Tessuto cartilagineo
Cartilagine ialina
La cartilagine ialina è il tipo più diffuso di cartilagine ed è così chiamata perché a fresco appare come una massa traslucida, opalescente, di colore bianco-bluastro; è dotata di un certo grado di elasticità. Il suo nome deriva dal greco “hyalos” (= vetro).
Tessuto condroide (o pseudocartilagine)
Il tessuto condroide (o pseudocartilagine) è una varietà di cartilagine rara nell’uomo, riscontrandosi nelle ossa sesamoidi e nel menisco. Assomiglia al tessuto cartilagineo non completamente differenziato ed è composto da cellule vescicolose fittamente stipate, circondate da una sottile capsula ricca di fibre collagene ma povera di proteoglicani. Articolo creato il 3 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Cartilagine fibrosa (o fibrocartilagine)
La cartilagine fibrosa (o fibrocartilagine) si riscontra nei dischi intervertebrali (e si continua in alto e in basso con la cartilagine ialina delle vertebre adiacenti ed in periferia con i legamenti spinali), nella sincondrosi tra prima costa e sterno, in vari menischi articolari, nei labbri glenoideo e aceta bolare, nella sinfisi pubica, nel legamento rotondo del femore e nella zona d’inserzione sull’osso di alcuni tendini. La cartilagine fibrosa è una forma di transizione tra il tessuto connettivo denso (o compatto) e la cartilagine; è caratterizzata da grossi fasci fibrosi immersi in una scarsa matrice cartilaginea contenente quantità variabili di proteoglicani.
Proprietà tintoriali della cartilagine
La presenza di elevate concentrazioni di proteoglicani nella cartilagine spiega le sue proprietà tintoriali. La sostanza amorfa della cartilagine è intensamente basofila e si colora metacromaticamente con il Blu di toluidina e con Azzurro A; si colora, inoltre, con la reazione al Ferro colloidale di Hale e con il metodo Alcian blu. La matrice amorfa si colora intensamente in rosso con la reazione PAS non per i proteoglicani (che sono PAS-negativi), ma per la presenza delle glicoproteine.
Tessuto cartilagineo
Insieme al tessuto osseo e a varietà istologiche minori, il tessuto cartilagineo appartiene ai tessuti scheletrici o tessuti connettivi di sostegno dotati di proprietà meccaniche, nonché di importanti funzioni nel ricambio elettrolitico. La cartilagine è una forma specializzata di tessuto connettivo, costituita da cellule denominate condrociti (o condroblasti) e da un’abbondante sostanza intercellulare costituita, a sua volta, da fibre extracellulari immerse in una sostanza fondamentale o matrice amorfa allo stato di gel.
Tessuto cordoide
Il tessuto cordoide è una particolare forma di tessuto con funzione di sostegno che costituisce la notocorda (o corda dorsale). Nell’uomo adulto, inoltre, il tessuto cordoide è rappresentato dal nucleo polposo del disco intervertebrale, che è un vestigio della notocorda. Il tessuto cordoide consiste in grosse cellule vescicolose, accostate le une alle altre senza o quasi interposizione di sostanza intercellulare, e ripiene di un materiale fluido ricco in glicogeno. Il tessuto notocordale ha un’origine embrionale diversa da quella della cartilagine e degli altri tessuti connettivi. Articolo creato il 3 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Sostanza intercellulare (o matrice)
L’abbondante sostanza intercellulare (o matrice) della cartilagine ialina è allo stato di gel compatto ed appare omogenea al microscopio ottico. Al microscopio elettronico appare costituita da due componenti: fibre collagene e sostanza fondamentale amorfa ricca in proteoglicani. Le fibre collagene non sono visibili al microscopio ottico perché sono mascherate dalla sostanza fondamentale che ha lo stesso indice di rifrazione. La loro presenza, però, può essere dimostrata digerendo la matrice amorfa con tripsina o con alcali diminuiti. Le fibrille collagene non sono raccolte in fasci come nel tessuto connettivo lasso e compatto, ma formano un delicato reticolo; hanno diametro di 10-20 nm e la caratteristica striatura periodica di 64-70 nm. Le…
Cartilagine elastica
Sono costituiti da cartilagine elastica le cartilagini del padiglione auricolare e del meato uditivo esterno, le cartilagini della tuba uditiva, l’epiglottide e la parte delle cartilagini corni culate e cuneiformi ed il processo vocale delle cartilagini aritenoidi. La cartilagine elastica differisce a fresco dalla cartilagine ialina per il colore giallastro e per la maggior opacità dovuta all’elevato numero di fibre elastiche nella matrice, per la flessibilità e l’elasticità, per il basso contenuto in proteoglicani e per la minore omogeneità della matrice.