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Gonadotropina corionica (HCG)
La gonadotropina corionica (HCG) è un ormone glicoproteico che, come l’ormone luteinizzante (LH), l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e l’ormone tireotropo (o tireotropina, TSH), è formato da una subunità alfa (di 89 aminoacidi), necessaria per il legame della gonadotropina ai propri recettori, e da una subunità beta (di 115 aminoacidi) che differenzia quest’ormone dall’LH, dall’FSH e dal TSH, ed è responsabile della specificità di azione ormonale.
Muscoli del braccio
I muscoli del braccio si distinguono in anteriori e posteriori. Sono anteriori: il muscolo bicipite brachiale, il muscolo coracobrachiale e il muscolo brachiale. Posteriormente si trova il muscolo tricipite brachiale. Articolo creato l’11 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Loggia lienale (o splenica)
La loggia lienale (o splenica) che accoglie la milza si trova nel piano sovramesocolico della cavità addominale e si proietta nella regione dell’ipocondrio sinistro. Essa è delimitata superiormente, posteriormente e lateralmente dal diaframma. In basso è chiusa dalla faccia anteriore e dal margine laterale del rene sinistro e dal surrene posteriormente, dalla flessura sinistra del colon e dal legamento freno-colico sinistro anteriormente. Medialmente la loggia lienale è aperta e corrisponde alla faccia posteriore dello stomaco e alla coda del pancreas. Articolo creato l’8 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Cevimelina
La cevimelina è un parasimpaticomimetico diretto di sintesi che agisce sui recettori muscarinici M3. Questi recettori si trovano sull’epitelio delle ghiandole salivari e lacrimali. La cevimelina stimola la salivazione per un periodo di tempo prolungato e potrebbe avere effetti indesiderati minori rispetto alla pilocarpina. Articolo creato il 27 aprile 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Herpes genitale
Herpes genitale: immagini, cos'è, come si trasmette, cause, sintomi, diagnosi.
Fisiologia
La fisiologia è la disciplina che studia il funzionamento degli organismi viventi. È una scienza integrata che utilizza principi chimico-fisici per spiegare il funzionamento degli esseri viventi, siano essi vegetali o animali, mono o pluricellulari. L’etimologia della parola deriva dalle parole greche “φÏσις” e “λÏŒγος” tradotte come “discorso sui fenomeni naturali”. La fisiologia opera su diversi livelli, occupandosi sia dei meccanismi di base a livello molecolare sia di funzioni di cellule e organi, come pure dell’integrazione delle funzioni d’organo negli organismi complessi. Articolo creato il 24 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Funzioni del fegato
Il fegato ha funzioni ghiandolari esocrine che svolge elaborando la bile che, attraverso le vie biliari extraepatiche, viene immessa nel duodeno dove svolge funzioni importanti, particolarmente ai fini della digestione dei grassi. Per le sue complesse funzioni il fegato può essere considerato non solo come una ghiandola a secrezione esterna in quanto elabora la bile che, per mezzo dei condotti biliari, riversa nel duodeno, ma anche come una particolare ghiandola a secrezione interna, non perché secerne ormoni, ma in quanto riversa direttamente nel sangue (endocrinia) numerosi elaborati (glucosio, proteine, lipoproteine).
Anatomia patologica
L’anatomia patologica è una branca della medicina che studia le basi fisiopatologiche e morfologiche della malattia. Studia le malattie a livello molecolare, subcellulare, tessutale e d’organo; considera il malato come un’entità clinica con un substrato morfologico. L’anatomia patologica spiega uno o più sintomi di una malattia attraverso l’espressione morfologica della malattia stessa; i sintomi sono dovuti ad alterazioni cellulari di tipo molecolare, biochimico, alterazioni cellulari fino alla necrosi e alla crescita tumorale di una cellula. L’anatomia patologica studia la malattia anche da un punto di vista genetico per spiegare le alterazioni, quindi è una scienza “dinamica”; scende in dettaglio studiando alterazioni funzionali e molecolari, cioè la patogenesi. Le alterazioni si…
Herpes labiale
Herpes labiale: immagini, cos'è, come si trasmette, cause, sintomi, diagnosi.
Recettori per l’adesione cellulare
I recettori per l’adesione cellulare Sono recettori che captano segnali dalla matrice extracellulare per regolare la proliferazione, la forma, la motilità e la morfologia delle cellule, sia in condizioni fisiologiche che in condizioni patologiche. Quando l’interazione si verifica tra due molecole di adesione dello stesso tipo si parla di interazione omofilica; quando si verifica tra due molecole diverse o tra una molecola d’adesione e la matrice extracellulare si parla di interazione eterofilica. In base alla sequenza aminoacidica e alle proprietà di legame, i recettori di adesione sono distinti in: IgCAM. Integrine. Caderine. Una via di trasduzione comune a tutti i recettori per adesione cellulare è rappresentata dall’attivazione della MAP-chinasi ERK.…