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Ossitocina
L’ossitocina è un neuropeptide di 9 aminoacidi sintetizzato nei neuroni del nucleo sopraottico e del nucleo paraventricolare dell’ipotalamo. È stata trovata anche nell’ipotalamo, nel nucleo di Meynert, nel globo pallido, nell’amigdala anteriore e in neuroni del sistema nervoso periferico. L’ossitocina prodotta nel pirenoforo viene trasportata lungo gli assoni dei neuroni fino alla neuroipofisi (o ipofisi posteriore), dove viene liberata. L’organo bersaglio dell’ossitocina è il miometrio cioè la muscolatura dell’utero, come pure il mioepitelio delle ghiandole mammarie. Funzioni dell’ossitocina Verso la fine della gravidanza il miometrio uterino, per effetto degli estrogeni, diventa particolarmente sensibile all’ossitocina. L’ipofisi posteriore verso il 280° giorno di gravidanza secerne una maggiore quantità di questo ormone che…
Diffusione (o diffusione semplice)
Per diffusione (anche definita diffusione semplice per distinguerla dalla diffusione facilitata) s’intende un flusso netto di molecole da una regione ad un’altra. È un processo fisico che dipende dal flusso costante di molecole a temperature al di sopra dello zero assoluto (-273 °C). Se il gradiente di concentrazione si annulla, si arresta anche il movimento delle sostanze.
Parti del corpo e loro limiti
Il corpo può essere suddiviso in: Testa Tronco Arti La testa è formata dal cranio (o scatola cranica) e dal massiccio faciale (o semplicemente faccia). Essa è sostenuta dal collo che la separa dal tronco. Il collo è posteriormente e lateralmente in continuità con il cranio, mentre anteriormente i limiti sono facilmente individuabili. Il limite tra cranio e faccia è dato da punti di repere rappresentati da: Anteriormente da una linea che, sulla linea mediana, inizia dal nasion (punto che corrisponde all’articolazione fronto-nasale); essa prosegue passando per il contorno superiore dell’orbita, per l’articolazione zigomatico-frontale, per il margine posteriore dell’osso zigomatico e per il processo zigomatico dell’osso temporale. Lateralmente, la linea…
Patologia forense
La patologia forense ha lo scopo di: Determinare la natura e l’entità del danno, in base ai caratteri critici e anatomo-patologici delle lesioni osservate. Identificare la natura del trauma, lo strumento o il messo lesivo adoperato, la sua provenienza e la modalità d’azione. Accertare le circostanze del fatto, cioè se si tratta di omicidio, suicidio, disgrazia accidentale, infortunio e la modalità d’azione. Valutare gli effetti e le conseguenze della lesione in rapporto con una norma giuridica. Articolo creato il 21 gennaio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Metabolismo degli ormoni
Il metabolismo degli ormoni segue le solite tappe: sintesi, distribuzione, biotrasformazione ed eliminazione. Sintesi degli ormoni I processi di sintesi degli ormoni dipendono dalla loro natura chimica. Gli ormoni proteici (o peptidici) sono sintetizzati a livello ribosomiale nel reticolo endoplasmatico rugoso, in seguito alla traduzione delle sequenze aminoacidiche codificate dall’RNA-messaggero (mRNA). L’ormone, tuttavia, non viene prodotto nella forma biologicamente attiva ma come precursore ad alto peso molecolare, il cosiddetto preormone, che contiene anche la sequenza amminoacidica dell’ormone definitivo. La sequenza vera e propria dell’ormone verrà quindi separata enzimaticamente dal precursore attraverso un processo postraduzionale. Gli ormoni peptidici vengono riuniti in una matrice proteica e raccolti in granuli di secrezione, provvisti…
Pompa sodio-potassio
Perché una cellula possegga un potenziale di membrana di riposo stabile è necessario che la separazione delle cariche esistente ai capi della membrana si mantenga costante nel tempo, ossia l’ingresso di cariche positive deve essere bilanciato da un efflusso di cariche dello stesso segno. Se questi flussi non fossero uguali, la separazione delle cariche sulle due facce della membrana e quindi anche il potenziale di membrana varierebbero continuamente. I flussi di potassio (K+) che escono dalla cellula attraverso i canali passivi equilibrano quelli del sodio (Na+) diretti verso l’interno della cellula. Tuttavia, non è possibile che questi flussi ionici possano continuare indisturbati per un periodo di tempo apprezzabile; in caso…
Emesi
Benché l’emesi sia indicata nella maggior parte dei casi di avvelenamento provocato da ingestione orale di sostanze chimiche, in talune circostanze essa è tuttavia controindicata: Se il paziente ha ingerito un veleno corrosivo, come un acido o una base forte (come i prodotti per la pulizia degli scarichi igienici), l’emesi aumenta la probabilità di perforazione gastrica e di ulteriore necrosi dell’esofago. Se il paziente è comatoso o in stato di stordimento o delirio, l’emesi può causare aspirazione nelle vie aeree del contenuto gastrico. Se il paziente ha ingerito uno stimolante centrale, l’ulteriore stimolo dovuto alla sollecitazione del vomito può scatenare convulsioni. Se il paziente ha ingerito un derivato del petrolio…
Apomorfina
L’apomorfina è un derivato della morfina, dotato di analogie strutturali con la dopamina. L’apomorfina è pertanto usata nella terapia del morbo di Parkinson idiopatico ma essendo anche un potente emetico (agisce sulla zona chemorecettrice del vomito sita nel midollo allungato) è necessario preparare il paziente con farmaci antiemetici come domperidone o trimetobenzamide (tali farmaci vanno somministrati 3 giorni prima della terapia con apomorfina). Proprietà farmacologiche dell’apomorfina L’apomorfina è un agonista dopaminergico che possiede elevata affinità per i recettori dopaminergici D4, moderata affinità per i D2, D3, D5 e bassa per i D1. Ha anche moderata affinità per i recettori α-adrenergici. Meccanismo d’azione dell’apomorfina Come emetico, l’apomorfina agisce attivando i recettori…
Ormone di liberazione delle gonadotropine (GnRH)
L’ormone di liberazione delle gonadotropine (o GnRH), o ormone di liberazione dell’ormone luteinizzante (o LHRH) in quanto determina una maggior secrezione di ormone luteinizzante (LH) rispetto all’ormone follicolo-stimolante (FSH), è un neuropeptide di 10 aminoacidi prodotto dai neuroni localizzati nell’ipotalamo medio-basale tra il terzo ventricolo e l’eminenza mediana in contatto con il plesso capillare del circolo portale ipotalamo-ipofisario. Questi capillari consentono che il GnRH sia veicolato nel circolo sistemico senza dover attraversare la barriera ematoencefalica. Regolazione della secrezione dell’ormone di liberazione delle gonadotropine Il GnRH rappresenta il principale regolatore stimolatorio della secrezione dell’ormone luteinizzante (LH) e dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) da parte delle cellule gonadotrope ipofisarie. Il GnRH è secreto in…
Ormone della crescita (GH, o somatotropina, STH)
L’ormone della crescita (GH, o somatotropina, STH) è un neuropeptide di 191 aminoacidi sintetizzato dalle cellule somatotrope dell’adenoipofisi. I livelli circolanti di somatotropina variano in relazione all’età: sono elevati durante l’infanzia, raggiungono il picco durante la pubertà e si riducono progressivamente con l’avanzare dell’età nell’adulto. La concentrazione plasmatica di GH varia anche durante la giornata, essendo massima durante la notte, in particolare durante il sonno profondo (da cui “I bambini crescono di notte”). La normale concentrazione plasmatica basale di GH varia da 1 a 5 ng/ml. Funzioni dell’ormone della crescita L’ormone della crescita esercita numerose funzioni in relazione al tessuto bersaglio, tra cui si distinguono azioni dirette ed indirette, mediate…