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Stimolatore elettrico transcutaneo dei nervi (TENS)
Lo stimolatore elettrico transcutaneo dei nervi (TENS = transcutaneous electrical nerve stimulation) è una tecnica che prevede l’applicazione di uno stimolo elettrico nei confronti delle terminazioni nervose sottocutanee; in relazione ai parametri utilizzati (ampiezza e durata dell’impulso) è possibile agire sulle terminazioni nervose attraverso un meccanismo neurofisiologico mirato.
Terminologia anatomica
Quando si descrive un organo o una parte del corpo è importante tenere a mente dei termini che possano descrivere al meglio ciò che si sta valutando, cercando di creare meno confusione possibile. Genericamente possiamo considerare i termini di posizione e i termini di movimento. Entrambi i termini si riferiscono al soggetto in stazione eretta, con gli arti superiori posti ai lati del tronco e le palme delle mani rivolte all’osservatore. Termini di posizione Sono definiti tali quei termini che caratterizzano la situazione di una qualsiasi parte del corpo; con parole più semplici s’intende stabilire se una parte del corpo si trova avanti, dietro, sopra, sotto, ecc. rispetto ad un’altra…
Cellule dell’organismo
Nell’organismo sono presenti circa 200 tipi di cellule, ognuno specializzato in particolari funzioni e quindi con particolari caratteristiche strutturali. Articolo creato il 29 luglio 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Sistema immunitario
Il sistema immunitario è l’insieme delle cellule e delle molecole responsabili della protezione dell’organismo da microbi o altre macromolecole estranee. La difesa nei confronti dei microbi poggia su risposte precoci mediate dall'immunità innata (o naturale) e su risposte più tardive mediate dall'immunità specifica (o acquisita). Le cellule responsabili della risposta innata sono i granulociti neutrofili, i macrofagi e i linfociti natural killer (NK); l’immunità innata, inoltre, presenta anche altri meccanismi di difesa (barriere chimico-fisiche dell’organismo, proteine).
Purganti
Il razionale d’uso di un purgante osmotico consiste nel minimizzare l’assorbimento accelerando il transito dell’agente tossico nel tratto gastrointestinale. Essi sono in genere considerati sicuri, a meno che il veleno non abbia danneggiato la parete del tratto gastrointestinale. I purganti sono indicati dopo l’ingestione di compresse rivestite gastroresistenti, quando sia trascorsa almeno un’ora dall’ingestione, e per gli avvelenamenti da idrocarburi volatili. Il sorbitolo è il più efficace, ma vengono utilizzati anche il solfato di sodio e il solfato di magnesio; hanno tutti un’azione veloce e solitamente una bassissima tossicità. Il solfato di magnesio, tuttavia, deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza renale o a soggetti predisposti a sviluppare…
Farmacologia
Farmacologia. Articolo creato il 17 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Anatomia topografica
L’anatomia topografica si occupa dello studio dei rapporti esistenti tra i vari organi, della zona che essi occupano e di come possono essere eventualmente proiettati sulla superficie corporea. Per facilitare questo studio si suddivide la superficie corporea mediante linee tracciate sulla cute che permettono di dividere il corpo in varie zone, denominate regioni, in cui si repertano determinate formazioni anatomiche. Queste linee non vengono tracciate in modo casuale, ma sono sottese tra precisi punti di riferimento, detti punti di repere. Inoltre, tali linee possono essere reali (se, ad esempio, corrispondono a margini ossei) o convenzionali (quando tracciate idealmente tra due punti di repere). Si parla di spazio (o sito o…
Muscarina
La muscarina è un alcaloide colinomimetico naturale, quindi un parasimpaticomimetico diretto, che deriva dal fungo Amanita Muscaria. È un composto contenente un ammonio quaternario che agisce quasi esclusivamente a livello dei recettori muscarinici, che da questa prendono il loro nome (non ha quindi attività nicotinica).
Trattamento dell’avvelenamento da piombo
Il trattamento della fase acuta dell'intossicazione da piombo prevede l'adozione di misure di supporto. È importante prevenire l'ulteriore esposizione.
Tubercolosi dell’utero (o genitale)
Dopo l’endometrite postabortiva e postpuerperale, la tubercolosi dell’utero (o genitale) rappresenta una delle più frequenti forme di endometrite. La tubercolosi del corpo dell’utero occupa il secondo posto (80%) nelle manifestazioni tubercolari dell’apparato genitale femminile, preceduta dalla salpingite tubercolare, seguita dalla tubercolosi dell’ovaio e della vagina. Abitualmente, la tubercolosi dell’endometrio e della cervice è secondaria ad una tubercolosi della salpinge; la propagazione dell’infezione avviene di regola per via canalicolare discendente. Possibile è anche la diffusione per contiguità o per via linfatica, partendo da una tubercolosi tubarica o peritoneale. Di gran lunga meno frequente è l’infezione per via ematica, che si verifica nella tubercolosi miliare generalizzata. Il bacillo di Koch ha la…