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Meccanismo di feedback
L’attività delle ghiandole endocrine è costantemente controllata da una serie di sistemi che tendono ad adeguare i livelli ormonali alle esigenze dell’organismo. Il meccanismo di feedback (o retroattivo) è quello principale attraverso cui una secrezione ormonale è regolata dalla concentrazione dell’ormone stesso o da funzioni da esso correlate. Il feedback è più frequentemente di tipo negativo e più raramente positivo. È definito negativo quando un ormone inibisce la secrezione degli ormoni che hanno indotto la secrezione del primo; viceversa, è definito positivo. Ancora, si possono distinguere feedback lunghi, corti e ultracorti. Il feedback lungo si verifica quando la secrezione di un ormone richiede l’intervento del sistema ipotalamo-ipofisario. Il feedback corto si…
Prevenzione dell’assorbimento di un veleno
Il trattamento degli avvelenamenti acuti deve essere tempestivo. Il primo obiettivo è il mantenimento delle funzioni vitali, se la loro compromissione è imminente. In secondo luogo, bisogna mantenere la concentrazione del veleno nei tessuti a rischio ai livelli più bassi possibili, prevenendone l’assorbimento e favorendone l’eliminazione. Il terzo obiettivo è combattere gli effetti farmacologici e tossicologici sui siti effettori. Si può agire in diversi modi: Emesi. Lavanda gastrica. Carbone attivo. Inattivazione chimica. Purganti. In caso di inalazione di una sostanza tossica, il primo provvedimento da mettere in atto è allontanare il paziente dalla fonte d’esposizione. Analogamente, è necessario lavare abbondantemente la cute, se è venuta a contatto con il veleno.…
Carbacolo
Il carbacolo è un estere sintetico della colina, quindi un farmaco parasimpaticomimetico diretto. Differisce strutturalmente dall’acetilcolina (ACh) per la presenza di un gruppo amminico (-NH2) sul terminale carbammilico (tant’è che si parla anche di carbamilcolina). Meccanismo d’azione del carbacolo Il carbacolo agisce legandosi ai recettori colinergici muscarinici. Proprietà farmacologiche del carbacolo Sono quelle tipiche dei parasimpaticomimetici. Il carbacolo, però, determina ipotensione transitoria alle dosi necessarie per ottenere gli effetti gastroenterici e urinari. Inoltre mantiene un’attività nicotinica rilevante, in particolare sui gangli autonomi. È probabile che sia la sua azione periferica sia quella a livello dei gangli siano dovute, almeno in parte, al rilascio di ACh endogena dalle terminazioni nervose colinergiche.…
Ormone follicolo-stimolante (FSH)
L’ormone follicolo-stimolante (FSH) è un neuropeptide (è una glicoproteina) che, come l’ormone luteinizzante (LH), la gonadotropina corionica (HCG) e l’ormone tireotropo (o tireotropina, TSH), è formato da una subunità alfa (di 89 aminoacidi), necessaria per il legame della gonadotropina ai propri recettori, e da una subunità beta (di 115 aminoacidi) che differenzia quest’ormone dall’LH, dall’HCG e dal TSH, ed è responsabile della specificità di azione ormonale. La secrezione di FSH esibisce oscillazioni pulsatili che sono sincronizzate con quelle della secrezione di LH, anche se di minor ampiezza.
Neurotrasmissione
La neurotrasmissione è l’insieme di tappe che ogni neurotrasmettitore segue dalla sua sintesi fino all’effetto finale; esse sono: Sintesi. Rilascio. Interazione con i recettori e avvio dell’attività postsinaptica. Catabolismo e/o dissipazione. Sintesi del neurotrasmettitore I neurotrasmettitori non peptidici (piccole molecole) vengono sintetizzati principalmente nella regione delle terminazioni assoniche e accumulati all’interno delle vescicole sinaptiche. I neurotrasmettitori peptidici (o i precursori peptidici) si trovano in grandi vescicole dense che vengono trasportate lungo l’assone dal loro luogo di sintesi nel corpo cellulare. Rilascio del neurotrasmettitore Il potenziale d’azione determina la liberazione sincrona di parecchie centinaia di quanti di neurotrasmettitore. Questo processo viene iniziato dalla depolarizzazione della terminazione assonica; una tappa critica per…
Nuclei del corno posteriore del midollo spinale
Il corno posteriore del midollo spinale ha funzione sensitiva; ad esso mettono infatti capo le fibre centrali dei neuroni a T dei gangli spinali, o i loro rami collaterali, che recano impressioni della sensibilità generale, sia somatica che viscerale, raccolte dai recettori che le fibre periferiche dei neuroni a T dei gangli spinali stessi formano nei diversi territori periferici del corpo. Il corno posteriore del midollo spinale accoglie pertanto i nuclei sensitivi, i quali danno origine a fasci nervosi che si recano all’encefalo: sono i nuclei somatosensitivi e i nuclei viscerosensitivi posti alla base del corno posteriore, distribuiti in diverse parti del corno posteriore e rappresentati dalla colonna intermedia mediale,…
Ormone tireotropo (o tireotropina, TSH)
L’ormone tireotropo (o tireotropina, TSH) è un neuropeptide (è una glicoproteina) che, come l’ormone luteinizzante (LH), l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e la gonadotropina corionica (HCG), è formato da una subunità alfa, necessaria per il legame del TSH ai propri recettori, e da una subunità beta che differenzia quest’ormone dall’LH, dall’FSH e dall’HCG, ed è responsabile della specificità di azione ormonale. Il TSH, di norma, circola nel plasma a concentrazioni variabili da 0,3 a 5 mU/ml (10-11 M). Funzioni dell’ormone tireotropo L’ormone tireotropo regola l’accrescimento, il metabolismo della tiroide e la secrezione dei suoi ormoni, la tetraiodotironina (o tiroxina, T4) e la triiodotironina (T3), stimolando ognuna delle fasi della sintesi della T4…
Ormone luteinizzante (LH)
L’ormone luteinizzante (LH) è un neuropeptide (è una glicoproteina) che, come l’ormone follicolo-stimolante (FSH), la gonadotropina corionica (HCG) e l’ormone tireotropo (o tireotropina, TSH), è formato da una subunità alfa (di 89 aminoacidi), necessaria per il legame della gonadotropina ai propri recettori, e da una subunità beta (di 115 aminoacidi) che differenzia quest’ormone dall’FSH, dall’HCG e dal TSH, ed è responsabile della specificità di azione ormonale. La secrezione di LH esibisce oscillazioni pulsatili che sono sincronizzate con quelle della secrezione di FSH, ma di maggior ampiezza.
Spazio (o area) di Traube
Lo spazio (o area) di Traube è un’area della parete toracica sinistra a forma di semiluna, con la convessità volta in alto e a sinistra, in diretto rapporto con la parete anteriore dello stomaco; corrisponde alla porzione fundica di quest’ultimo. Questo spazio è delimitato: Medialmente dal lobo sinistro del fegato e dal cuore. Lateralmente dalla milza o da una linea verticale che dalla 5a discende fino alla 9a costa, qualche centimetro esternamente alla linea emiclaveare. Inferiormente dal margine delle cartilagini costali, dal processo xifoideo fino alla 9a costa. Superiormente da una linea che parte a livello dell’estremità anteriore dell’8a cartilagine costale, costeggia il margine libero del lobo sinistro del fegato…
Lavanda gastrica
La lavanda gastrica si realizza mediante l’introduzione di una sonda nello stomaco lavando la cavità gastrica con acqua o soluzione fisiologica normale pura o diluita al 50%, per rimuovere il veleno assorbito. L'operazione dovrebbe essere eseguita con la massima tempestività, ma solo se le funzioni vitali del paziente non sono compromesse. Le controindicazioni a questa procedura generalmente sono le stesse che per gli emetici; in più esiste la potenziale complicazione di provocare una ferita meccanica alla gola, all'esofago e allo stomaco.