Muscolo tiroioideo
Il muscolo tiroioideo è innervato dai rami anteriori dei primi tre nervi cervicali attraverso l’ansa dell’ipoglosso. Con la sua azione abbassa l’osso ioide e innalza la laringe. Fa seguito al muscolo sternotiroideo e ricopre la cartilagine tiroidea e la membrana tiroioidea; è situato profondamente ai muscoli sternoioideo ed omoioideo. Origina dalla linea obliqua della cartilagine tiroidea e si inserisce al margine inferiore del corpo e al grande corno dell’osso ioide. Articolo creato il 25 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vasi e nervi della pleura
Le arterie della pleura viscerale nascono da rami delle arterie bronchiali. Le arterie della pleura parietale derivano da rami delle arterie intercostali (pleura costale), delle freniche superiori e inferiori (pleura diaframmatica), delle mediastiniche (pleura mediastinica). Le vene della pleura corrispondono alle arterie e si versano, per la maggior parte, nel sistema delle azigos. I linfatici della pleura viscerale formano una rete nello strato sottosieroso, in connessione con i linfatici che accompagnano le vene polmonari e fanno capo ai linfonodi bronchiali.
Recettori purinergici P1 dell’adenosina
I recettori purinergici P1 dell’adenosina sono recettori di membrana accoppiati a proteine G, di cui si distinguono 4 sottotipi: A1, A2A, A2B e A3. I recettori A1 sono accoppiati a proteine Gi/o, quindi determinano riduzione dell’attività dell’adenilato-ciclasi, attivazione della fosfolipasi C. I recettori A2A sono accoppiati a proteine Gs, quindi determinano aumento dell’attività dell’adenilato-ciclasi, ma anche delle MAP-chinasi. I recettori A2B sono accoppiati a proteine Gs e Gq/11, quindi determinano aumento dell’attività dell’adenilato-ciclasi, della fosfolipasi C e delle MAP-chinasi. I recettori A3 sono accoppiati a proteine Gi e Gq/11, quindi determinano riduzione dell’attività dell’adenilato-ciclasi, attivazione della fosfolipasi C e delle MAP-chinasi. Articolo creato il 30 ottobre 2010. Ultimo aggiornamento: vedi…
Sopracciglio
Il sopracciglio è un rilievo cutaneo foggiato ad arco a concavità inferiore, ricoperto di peli irti e diretti lateralmente. Separa la fronte dalla palpebra superiore e risulta costituito da una estremità mediale (o testa) ingrossata, da una estremità laterale (o coda) assottigliata e da una parte intermedia (o corpo). Le arterie provengono dai rami dell’oftalmica. Le vene sono tributarie dell’oftalmica superiore. I vasi linfatici sono diretti per la maggior parte ai linfonodi parotidei. I nervi motori sono rami del faciale, quelli sensitivi provengono dall’oftalmico. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arteria suprema del ginocchio
L’arteria suprema del ginocchio nasce nel canale degli adduttori e fornisce un ramo superficiale che attraversa la parete del canale stesso con il nervo safeno e si distribuisce alla superficie mediale del ginocchio e un ramo profondo che scende sul condilo mediale del femore partecipando alla formazione della rete articolare del ginocchio. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo popliteo
Il muscolo popliteo è un muscolo posteriore dello strato profondo della gamba.È innervato dal nervo tibiale (L4-S1) e con la sua azione flette e ruota all'interno la gamba. È un muscolo appiattito, posto sotto al muscolo plantare e ai gemelli del muscolo gastrocnemio. Origina dalla faccia esterna del condilo laterale del femore e dalla corrispondente porzione della capsula articolare del ginocchio. S’inserisce sul labbro superiore della linea obliqua e sulla faccia posteriore della tibia, al di sopra di tale linea.
Struttura del canale semicircolare membranoso
La parete dei canali semicircolari membranosi ha la struttura comune a tutto il labirinto membranoso; è cioè formata da uno strato connettivale esterno e da uno strato epiteliale interno. L’epitelio di rivestimento, cubico o pavimentoso semplice, subisce una differenziazione a livello di certe zone dei canali semicircolari, dove si trasforma in un apparato recettore per particolari tipi di stimolazioni cinetiche. Nella superficie interna di ciascuna ampolla, infatti, nella zona prossima all’utricolo, l’epitelio si rileva nella cresta ampollare, che ha la forma di una piega disposta perpendicolarmente all’asse del canale. La cresta ampollare risulta costituita da un insieme di cellule di sostegno e di cellule recettrici cigliate. Le cellule di sostegno…
Prima costa
La 1a costa delimita l’apertura superiore del torace; è diretta da dietro in avanti e dall’alto in basso. La testa è fornita di un’unica faccetta articolare che si articola con la 1a vertebra toracica. Il tubercolo costale è molto pronunciato. Nel corpo della 1a costa manca il solco costale; vi si possono considerare un tratto dorsale, dove le due facce volgono esternamente e internamente come nelle altre coste e un tratto ventrale, dove l’orientamento delle facce muta in quanto quella esterna volge in alto (faccia superiore) e quella interna in basso (faccia inferiore).
Arterie intercostali posteriori
Le arterie intercostali posteriori sono rami collaterali parietali dell’aorta toracica. Nascono dalla faccia posteriore dell’aorta toracica e presentano disposizione segmentaria. In numero di dieci per lato, decorrono negli ultimi nove spazi intercostali e sotto il margine inferiore della 12a costa. L’ultima arteria intercostale è detta anche sottocostale. I vasi dei due lati presentano decorso simmetrico; tuttavia, poiché la parte superiore dell’aorta toracica è situata a sinistra della colonna vertebrale, la maggior parte delle arterie intercostali posteriori destre incrocia i corpi vertebrali, passando dietro all’esofago, al dotto toracico e alla vena azigos. Tutte le arterie intercostali posteriori, per raggiungere lo spazio intercostale corrispondente,decorrono sulla superficie laterale del corpo vertebrale e passano…
Struttura dell’osso dell’adulto
Il tessuto osseo dell’adulto è caratterizzato da una struttura lamellare. Il tessuto osseo lamellare (o stratificato) è organizzato in lamelle spesse da 3 a 7 µm aggregate in strati paralleli e disposte in vario modo. Ciascuna lamella è costituita da cellule e da sostanza intercellulare. Le cellule ossee (o osteociti) sono accolte in cavità scavate nella matrice calcificata a forma di lente biconvessa denominate lacune ossee. Dalle lacune si irradiano ad angolo retto in tutte le direzioni canalicoli ossei ramificati che si anastomizzano con quelli delle lacune vicine appartenenti alla stessa lamella e a lamelle contigue e si connettono con i canali di Havers e di Volkmann contenenti i vasi…