Parasimpatico del nervo vago
Raggruppa un elevato contingente di fibre effettrici viscerali e sensitive viscerali. La componente effettrice viscerale controlla il cuore, riducendo la frequenza del battito cardiaco e abbassando la velocità della trasmissione degli impulsi; determina nei polmoni la costrizione dei bronchioli e un aumento della secrezione delle ghiandole bronchiali; agisce sull’esofago, sullo stomaco, sull’intestino e sul colon ascendente determinando l’aumento della peristalsi e della secrezione ghiandolare e il rilasciamento degli sfinteri; stimola la secrezione pancreatica esocrina, la secrezione di insulina e l’emissione di bile da parte della cistifellea; ha azione dilatatrice sui vasi polmonari. La componente sensitiva viscerale, che ha origine nel ganglio nodoso, raccoglie stimoli della sensibilità specifica dai calici gustativi…
Muscolo stilofaringeo
Il muscolo stilofaringeo contraendosi eleva la faringe e la laringe. Origina dalla faccia interna del processo stiloideo, in prossimità della base e si porta obliquamente in basso, in dentro e in avanti, raggiungendo la parete laterale della faringe dove si mette in rapporto con i muscoli costrittori superiore e medio. Alcuni fasci si inseriscono alla parte posteriore della fascia faringea, altri vanno al margine laterale dell’epiglottide, al margine superiore della cartilagine tiroide (parte posteriore) e al margine superiore dell’arco della cricoide. Articolo creato il 30 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Nefrone
Il nefrone rappresenta l’unità funzionale del rene avendo il compito di formare l’urina (funzione uropoietica); i nefroni sono circa un milione per ciascun rene. Ogni nefrone è costituito da un corpuscolo renale (di Malpighi) e da un tubulo renale che può essere diviso in tre porzioni a struttura e funzione diverse: il tubulo prossimale (o di 1° ordine), l’ansa di Henle e il tubulo distale (o di 2° ordine). Si distinguono nefroni corticali (85% di tutti i nefroni), caratterizzati da un corpuscolo renale più piccolo e situato nella parte più periferica della corticale e da un tubulo più breve, e nefroni iuxtamidollari, forniti di un corpuscolo renale più voluminoso e…
Muscoli dell’avambraccio
I muscoli dell'avambraccio si distinguono in anteriori, laterali e posteriori.
Colorazione tricromica di Masson
La colorazione tricromica di Masson, utilizzata per la colorazione del collagene, usa tre diversi coloranti: l’ematossilina che conferisce ai nuclei una tonalità quasi nerastra, la fucsina (acida, basofila) che colora il citoplasma in rosso più o meno vivo, il blu di anilina (basica, acidofila) che dona alle fibre collagene ed al muco una colorazione azzurra. Funziona da mordenzatore per il blu di anilina l’acido fosfomolibdico. Colorazione tricromica di Masson Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vene tibiali anteriori e posteriori
Le vene tibiali anteriori e posteriori raccolgono il sangue refluo dai territori profondi del piede e della gamba. Le vene tibiali anteriori traggono origine dalle vene profonde della regione dorsale del piede, le vene tibiali posteriori dalle vene profonde della regione plantare; salgono nella gamba seguendo il decorso dei rami arteriosi corrispondenti; confluiscono all’altezza dell’arcata tendinea del muscolo soleo per formare la vena poplitea. Rami affluenti delle vene tibiali posteriori sono le vene peroniere, satelliti delle arterie omonime. Articolo creato il 9 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Tessuto connettivo lasso
Il tessuto connettivo lasso è il tipo più diffuso di tessuto connettivale. Deriva dal mesenchima, o connettivo embrionale, che è costituito da cellule di forma stellata dotate di vivace attività ameboide immerse in una sostanza amorfa piuttosto fluida. Nel corso della differenziazione le cellule mesenchimali perdono le proprietà ameboidi e diventano fisse, elaborano tutti costituenti chimici della sostanza amorfa e si trasformano nei vari tipi cellulari del tessuto connettivo. Tra di esse si deposita un intreccio di esili fibre reticolari e successivamente si raccolgono in fasci assumendo le proprietà tintoriali del collagene.
Canali del potassio rettificanti anomali (o inward rectifiers)
I canali del potassio rettificanti anomali (o inward rectifiers) sono canali del potassio a 2 α-eliche transmembrana (2 STM) che permangono aperti in condizioni di iperpolarizzazione della membrana e si chiudono quanto questa si depolarizza. Tipici delle cellule muscolari cardiache, stabilizzano il potenziale quando la membrana è nello stato di riposo, ma quando uno stimolo sovrasoglia induce un potenziale d’azione, i canali si chiudono e permettono allo stimolo una durata maggiore.
Miofilamenti spessi del tessuto muscolare liscio
Come per la fibra striata, i miofilamenti spessi del tessuto muscolare liscio sono costituiti principalmente dalla proteina miosina che, in questo caso, ha un contenuto pari a solo ¼ rispetto alla fibra muscolare striata. Sono più lunghi rispetto a quelli della fibra muscolare striata, misurando 2,2 µm. I miofilamenti di miosina sono innanzitutto più piccoli rispetto a quelli del muscolo striato perché costituiti da poche decine di molecole di miosina, invece che da centinaia come nel muscolo striato.
Vene dell’organo dell’udito
Le vene dell’organo dell’udito sono tributarie dei seni della dura madre e comprendono la vena dell’acquedotto del vestibolo (dal vestibolo e dai canali semicircolari al seno petroso superiore) e le vene uditive interne (dal labirinto e dal nervo acustico, per il meato acustico interno, al seno petroso inferiore). Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.