• Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Vasi e nervi del pene

    Arterie del pene Le arterie per le formazioni erettili del pene derivano dalle arterie pudende interne e sono rappresentate dalle due arterie del pene, ciascu­na delle quali fornisce: l’arteria profonda del pene, che decorre profondamente lungo ciascun corpo cavernoso, l’arteria bulbouretrale, desti­nata al bulbo dell’uretra, e l’arteria uretrale, che percorre longitudinalmente il corpo spongioso dell’uretra, situata ventralmente al canale uretrale. Agli involucri del pene si distribuisco­no le arterie pudende esterne (rami delle arterie femorali) e le arterie dorsali del pene, che rap­presentano i rami terminali delle arterie del pe­ne e decorrono nel solco dorsale del pene, ai lati della vena dorsale profonda impari, coperte dalla fascia del pene. Vene del…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Effetto teratogeno

    Per effetto teratogeno s’intende quell’effetto che viene ad essere prodotto in un animale gravido interferendo sullo sviluppo del feto. Tali effetti possono essere diversi a seconda del periodo di esposizione al trattamento durante la gravidanza. Nel primo periodo si può avere l'embrioletalità, in seguito malformazioni, poi alterazione della crescita e nell'ultimo periodo taratogenesi funzionale.

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Conformazione interna del midollo spinale

    Già all’osservazione macroscopica di una sezione trasversa del midollo è possibile riconoscere l’esistenza di due costituenti distinti, la sostanza grigia e la sostanza bianca. La sostanza grigia occupa la parte centrale dell’organo; la sostanza bianca si dispone alla periferia. All’interno della sostanza grigia si vede, inoltre, la sezione del canale centrale (o canale dell’ependima) che si estende, con calibro variabile, per tutta la lunghezza del midollo spinale.

  • Medicina legale

    Comportamento vittimogeno

    In criminologia l'attenzione posta alla vittima ed al suo ruolo, più o meno attivo o passivo che sia stato, è di fondamentale importanza per capire la genesi e lo sviluppo dell'evento criminale. Agli inizi della criminologia, l'attenzione veniva riposta completamente sul criminale o sull'azione deviante, mentre la vittima veniva percepita come totalmente passiva ed in balia degli eventi. Quando è stato rilevato che alcuni soggetti avevano avuto delle "responsabilità" per la propria vittimizzazione (ad es., avevano provocato l'aggressore oppure avevano ignorato dei segnali di pericolo) il "focus" di indagine si è spostato, comprendendo tutti gli attori della scena criminale.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Congiuntiva

    La congiuntiva è una membrana con le caratteristiche di una mucosa che tappezza la faccia posteriore delle palpebre (congiuntiva palpebrale) e la superficie esterna della sclera, nella parte anteriore del bulbo (congiuntiva bulbare). La zona di riflessione della congiuntiva palpebrale in quella bulbare prende il nome di fornice congiuntivale. Si distinguono un fornice congiuntivale superiore, in rapporto con il limite superiore della parte orbitaria della palpebra superiore, e un fornice congiuntivale inferiore, in rapporto con il limite inferiore della palpebra inferiore (parte orbitaria). I fornici congiuntivali delimitano la periferia del sacco congiuntivale descrivendo una circonferenza completa. Medialmente essi s’incontrano in corrispondenza della caruncola lacrimale, lateralmente continuano l’uno nell’altro. Nella parete…

  • Istologia,  Tessuto epiteliale

    Specializzazioni della superficie libera

    La superficie libera delle cellule degli epiteli cilindrici a funzione assorbente (ad esempio, dell’intestino o del tubulo prossimale del rene) presenta sottili propaggini cellulari di forma cilindrica denominate microvilli che corrispondono all’orletto a spazzola o orletto striato visibile col microscopio ottico. Ogni microvillo ha in media un diametro di 80 nm e, poiché una singola cellula può formarne alla sua superficie circa 2000, la superficie libera assorbente dell’epitelio risulta notevolmente aumentata. Il citoplasma all’interno dei microvilli contiene un fascio di microfilamenti actnici che decorrono longitudinalmente e si connettono alla base dei microvilli stessi con la trama terminale. Le cellule epiteliali dell’epididimo e dei condotti deferenti sono ricoperte da sottili propaggini…

  • Anatomia,  Apparato tegumentario

    Ghiandole sudoripare eccrine

    Le ghiandole sudoripare eccrine sono largamente rappresentate nella cute (in numero di 2-3 milioni); mancano solo a livello del glande, del clitoride, della superficie interna del prepuzio, delle piccole labbra e della faccia interna del padiglione auricolare. La loro densità massima si ha alla fronte, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi; non esistono differenze di numero legate al sesso mentre, per quanto riguarda la razza, i negri possiedono più ghiandole sudoripare eccrine dei bianchi.

  • Medicina legale

    Lesioni da arma bianca

    Si definiscono lesioni da arma bianca quelle prodotte sui tessuti da strumenti ap­puntiti e/o taglienti. Il termine “bianca” trae origine dal fatto che si tratta di un’arma nobile che determina un modesto sanguinamento esterno nei confronti della più estesa emorragia interna. Si distinguono in tale gruppo le lesioni prodotte da armi da punta, da taglio, da punta e taglio e da fendente. L’azione dell’arma è rappresentata da un meccanismo di pressione, strisciamento e rotazione, ciascuno singolarmente o in combinazione tra loro. È importante, nel vivente, fotografare la lesione perché da subito si assiste a fenomeni riparativi (ove possibile). Articolo creato il 23 gennaio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.