• Istologia,  Tessuto cartilagineo

    Tessuto cordoide

    Il tessuto cordoide è una particolare forma di tessuto con funzione di sostegno che costituisce la notocorda (o corda dorsale). Nell’uomo adulto, inoltre, il tessuto cordoide è rappresentato dal nucleo polposo del disco intervertebrale, che è un vestigio della notocorda. Il tessuto cordoide consiste in grosse cellule vescicolose, accostate le une alle altre senza o quasi interposizione di sostanza intercellulare, e ripiene di un materiale fluido ricco in glicogeno. Il tessuto notocordale ha un’origine embrionale diversa da quella della cartilagine e degli altri tessuti connettivi. Articolo creato il 3 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo piccolo psoas

    Il muscolo piccolo psoas è uno dei due muscoli interni dell’anca; è innervato da rami muscolari del plesso lombare (L1-L4) e, con la sua contrazione, tende la fascia iliaca. È un muscolo ru­dimentale, piccolo e fusiforme, posto davanti al muscolo grande psoas.Origina dalle facce laterali dei corpi dell’ultima vertebra toracica e della 1a lombare e dal disco tra esse interposto. Di qui si porta in basso e lateralmente e va a terminare sull’eminenza ileopettinea e sulla fa­scia iliaca. Si trova anteriormente e medialmente rispetto al grande psoas. Articolo creato il 18 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Malattie infettive e tropicali

    Malattie infettive

    Le malattie infettive sono quelle sostenute da microrganismi. Si distinguono in endogene ed esogene. Le malattie da infezione endogena sono causate da: Abnorme espansione numerica di una o più specie presenti nella popolazione microbica normale di un distretto dell’organismo, per la rottura dell’equilibrio dell’ecosistema microbico, a causa di trattamenti con farmaci antibatterici inattivi nei loro confronti che, però, riducono il numero di altri batteri che competono con i primi. Un esempio può essere una mucosite da Candida. Trasferimento di microrganismi presenti nella popolazione microbica normale di un distretto in altre sedi dell’organismo, diversi da quelli normalmente colonizzati. Un esempio è la peritonite per trasferimento di batteri intestinali nel peritoneo. Le…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori NMDA

    I recettori NMDA rappresentano uno dei tre tipi di recettori ionotropici glutammatergici (o del glutammato); sono così chiamati in base al ligando selettivo: l’N-metil-D-aspartato N-metil-D-aspartato. Sono postsinaptici con una cinetica molto più lenta (nell’ordine di centinaia di millisecondi) dei recettori AMPA e KA; sono altamente permeabili al calcio. L’influsso di calcio determina l’attivazione di secondi messaggeri.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli interossei del piede

    I muscoli interossei del piede sono sette e sono di­stinti in tre plantari e quattro dorsali. I tre muscoli interossei plantari sono innervati dal nervo plantare laterale (S1-S2). Con la loro azione flettono la 1a falange ed estendono le re­stanti due falangi del 3°, 4° e 5° dito; portano inoltre medialmente queste stesse dita. Occupano il 2°, il 3° e il 4° spazio intermetatarsale. Origina­no dalla faccia mediale del 3°, 4° e 5° osso me­tatarsale e dalla faccia inferiore della rispettiva base. Si portano in avanti e vanno a terminare sulla porzione mediale della base della falange prossimale del dito corrispondente, inviando anche un’espansione al tendine del muscolo estensore lungo…

  • Biologia

    Podociti

    I podociti sono cellule presenti nel rene, più precisamente nel nefrone a livello del corpuscolo renale (di Malpighi), dove vanno ad abbracciare con numerosi prolunga­menti (processi maggiori), al pari dei tentacoli di una piovra, i capillari glomerulari, affiancandosi agli analoghi processi dei podociti adiacenti.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Farmaci e barriera ematoencefalica

    La barriera ematoencefalica è costituita da cellule endoteliali che danno origine ad un endotelio continuo, non fenestrato, ossia senza spazi tra una cellula e l’altra. Le cellule endoteliali sono unite tra di loro da giunzioni cellulari occludenti (o tight junction). Questa maggiore compattezza impedisce il passaggio di sostanze idrofile e/o con grande peso molecolare dal flusso sanguigno all’interstizio (e quindi ai neuroni) con una capacità di filtraggio molto più selettiva rispetto a quella effettuata dalle cellule endoteliali dei capillari di altre parti del corpo. Un’ulteriore fattore che contribuisce alla formazione di questa unità anatomo-funzionale è costituito dalle proiezioni delle cellule astrocitarie, chiamate peduncoli astrocitari (conosciuti anche come “limitanti gliali”), che…

  • Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Linfonodi mediastinici posteriori

    I linfonodi mediastinici posteriori, in numero di 8-12, si distinguono in iuxtaaortici, iuxtaesofagei, interaorticoesofagei e mediastinici posteriori diaframmatici. Ricevono collettori afferenti dalle pareti del­l’aorta e dell’esofago, dal muscolo diaframma, dal pericardio e dai linfonodi mediastinici an­teriori diaframmatici. I collettori efferenti si portano al dotto toracico e ai linfonodi bron­chiali. Articolo creato il 6 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.