Parti del corpo e loro limiti
Il corpo può essere suddiviso in: Testa Tronco Arti La testa è formata dal cranio (o scatola cranica) e dal massiccio faciale (o semplicemente faccia). Essa è sostenuta dal collo che la separa dal tronco. Il collo è posteriormente e lateralmente in continuità con il cranio, mentre anteriormente i limiti sono facilmente individuabili. Il limite tra cranio e faccia è dato da punti di repere rappresentati da: Anteriormente da una linea che, sulla linea mediana, inizia dal nasion (punto che corrisponde all’articolazione fronto-nasale); essa prosegue passando per il contorno superiore dell’orbita, per l’articolazione zigomatico-frontale, per il margine posteriore dell’osso zigomatico e per il processo zigomatico dell’osso temporale. Lateralmente, la linea…
Articolazioni interfalangee del piede
Le articolazioni interfalangee del piede sono articolazioni a ginglimo angolare conformate come quelle delle dita della mano. Ciascuna articolazione è provvista di una capsula articolare con un legamento plantare e legamenti collaterali. Articolo creato il 18 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Linfociti
I linfociti costituiscono il 25-35% dei leucociti. I linfociti vergini sono cellule che non sono mai state stimolate dall’antigene. Sono cellule globose, per lo più di piccole dimensioni, con un diametro di 6-9 µm (perciò detti piccoli linfociti circolanti), sono prive di attività fagocitaria, ma fornite di movimenti ameboidi mediante i quali possono, per diapedesi o per peripolesi, uscire o rientrare nel circolo. Nello striscio con colorazione di May-Grunwald-Giemsa o con colorazione di Wright, mostrano un ampio nucleo ovoidale o reniforme, con cromatina addensata, entro cui solitamente non è visibile il nucleolo.
Vene perforanti
Le vene perforanti nascono sulla faccia posteriore del muscolo grande adduttore, perforano assieme con le arterie omonime i muscoli adduttori e terminano sboccando nella vena femorale profonda. Comunicano fra loro mediante rami anastomotici longitudinali e, superiormente, con la vena glutea inferiore e con la vena circonflessa mediale del femore. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Secretina
La secretina è un polipeptide a 27 aminoacidi prodotto dalle cellule S che sono in maggior numero localizzate nella mucosa duodenale. Le cellule S possiedono granuli elettrondensi e argirofili, del diametro medio di 200 nm; fra la membrana e la matrice dei granuli s’individua in genere un alone elettrontrasparente. La secretina è un potente stimolatore della secrezione esocrina del pancreas. Articolo creato il 15 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vena ombelicale
La vena ombelicale, ramo affluente della vena porta in età prenatale, reca al feto ilsangue arterioso proveniente dalla placenta.
Paradidimo
Il paradidimo rappresenta un residuo del mesonefro ed è situato al di sopra della testa dell’epididimo, nella parte anteriore del tratto iniziale del funicolo spermatico. È costituito da un piccolo ammasso di canalicoli tortuosi, chiusi alle due estremità e rivestiti da epitelio cilindrico semplice cigliato. Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vene del bulbo (o midollo allungato)
Le vene del bulbo (o midollo allungato) sono ampiamente anastomizzate in basso con le vene del midollo spinale e in alto con le vene del ponte e, attraverso queste, con le vene del cervelletto. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo otturatorio interno
Il muscolo otturatorio interno è uno dei muscoli esterni dell’anca in parte situato all'interno e in parte all'esterno della pelvi. È innervato dal nervo otturatorio interno (L5-S1); contraendosi, ruota lateralmente il femore e contribuisce alla stabilizzazione dell'articolazione dell'anca.
Tessuto cordoide
Il tessuto cordoide è una particolare forma di tessuto con funzione di sostegno che costituisce la notocorda (o corda dorsale). Nell’uomo adulto, inoltre, il tessuto cordoide è rappresentato dal nucleo polposo del disco intervertebrale, che è un vestigio della notocorda. Il tessuto cordoide consiste in grosse cellule vescicolose, accostate le une alle altre senza o quasi interposizione di sostanza intercellulare, e ripiene di un materiale fluido ricco in glicogeno. Il tessuto notocordale ha un’origine embrionale diversa da quella della cartilagine e degli altri tessuti connettivi. Articolo creato il 3 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.