Agenti chelanti
Gli agenti chelanti sono antagonisti dei metalli pesanti e sono sintetizzati espressamente allo scopo di competere con questi ultimi per i gruppi funzionali così da prevenire o neutralizzare gli effetti tossici da essi causati e aumentarne l’escrezione. L’efficacia di un agente chelante nel trattamento degli avvelenamenti da metalli pesanti dipende da vari fattori, in particolare dall’affinità per il metallo pesante rispetto a quella per i metalli essenziali presenti nell’organismo e dalla capacità del chelante di mobilizzare il metallo dall’organismo una volta chelato. Il chelante ideale dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche: Alta solubilità in acqua. Resistenza alla biotrasformazione. Capacità di raggiungere i siti di accumulo del metallo, di formare complessi non…
Tonsilla palatina
La tonsilla palatina (o amigdala) è un organo linfoide pari, accolto nella fossa tonsillare. Insieme alla tonsilla linguale e ad alcune formazioni linfoidi della faringe (tonsille faringea e tubarica) e della laringe (tonsilla laringea), la tonsilla palatina costituisce l’anello linfatico (di Waldeyer), un complesso linfoide che svolge funzioni difensive nel primo tratto delle vie digestive e aeree.
Umore acqueo
L’umore acqueo è un liquido trasparente contenuto nella camera anteriore e in quella posteriore dell’occhio. Esso si estende dunque dalla cornea, attraverso il foro pupillare, fino al cristallino, che circonda per giungere a contatto con il corpo vitreo. Ha un peso specifico di 1006, ph 7,3 e una pressione osmotica superiore a quella del sangue. Certi elettroliti (anioni) si trovano nell’umore acqueo ad una concentrazione nettamente superiore a quella del plasma del sangue; le proteine vi sono invece presenti in quantità assai più bassa e così pure il glucosio. Vi si trovano rarissimi elementi figurati del sangue, per lo più linfociti che aumentano considerevolmente durante i processi infiammatori dell’occhio. La…
Articolazione astragaleo-navicolare
L'articolazione astragaleo-navicolare è una delle due articolazioni che costituiscono l’articolazione trasversa del tarso (di Chopart); è una tipica enartrosi in cui si distinguono due superfici articolari a forma di segmenti di sfera, piena e rispettivamente cava. Il segmento pieno è dato dalla testa dell'astragalo che può essere ripartita in tre zone di cui una anteriore, convessa, faccia articolare scafoidea dell'astragalo, una inferiore, cui corrispondono le facce articolari calcaneali anteriore e media in diretta continuazione tra loro e, infine, una superficie intermedia, a forma di triangolo, che si articola con la fibrocartilagine navicolare.
Pelvi (o bacinetto) renale
La pelvi (o bacinetto) renale, insieme ai calici renali, rappresenta la prima parte delle vie urinarie extrarenali tramite cui l'urina è trasportata dalle papille renali all'uretere.
Muscolo lungo del collo
Il muscolo lungo del collo è innervato dai rami anteriori dei nervi cervicali, dal 2° al 6° (C2–C6) e con la sua azione flette e inclina lateralmente la colonna vertebrale. È formato da una parte mediale, da una parte laterale superiore e da una parte laterale inferiore. La parte mediale origina dai corpi delle prime tre vertebre toraciche e dai corpi delle ultime tre vertebre cervicali; si porta in alto per inserirsi all’arco anteriore e ai corpi delle vertebre cervicali, dalla 2a alla 4a. La parte laterale superiore origina dai tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali dalla 2a alla 5a e risale medialmente per fissarsi al tubercolo anteriore…
Biodisponibilità e bioequivalenza
Tra gli studi in fase di sperimentazione sono effettuati studi sulla biodisponibilità (assoluta) (F), un parametro farmacocinetico che rappresenta la misura della frazione somministrata disponibile per l'azione farmacologica, rispetto alla somministrazione endovenosa di una stessa dose di farmaco.
Osso frontale
L’osso frontale è un osso impari e mediano che delimita anteriormente la cavità cranica. Entra nella costituzione della volta del cranio e della base in corrispondenza della fossa cranica anteriore. Forma, inoltre, gran parte del tetto delle cavità orbitarie. Vi si distinguono una porzione verticale, a concavità posteriore, e una orizzontale. La parte verticale (o squama) si trova innanzi alle due ossa parietali. La parte orizzontale è al davanti dello sfenoide e si mette in rapporto con l’etmoide, il processo frontale dell’osso mascellare e con le ossa nasali; vi si distinguono una porzione mediana o nasale e due porzioni laterali od orbitarie. In entrambe le parti, verticale e orizzontale, si distinguono una…
Arteria epigastrica inferiore
L’arteria epigastrica inferiore è un ramo collaterale dell’arteria iliaca esterna.
Oliva bulbare
L’oliva bulbare è un rilievo ovalare, a grande asse verticale, di circa 12-15 mm di altezza e 4-5 mm di larghezza, visibile sulla superficie del bulbo (o midollo allungato od oblongata). Il suo polo superiore giunge fin quasi al solco bulbo-pontino; quello inferiore corrisponde alla metà circa della piramide bulbare. L’oliva risulta spesso solcata da piccoli fascetti obliqui di fibre che si estendono dalla fessura mediana anteriore al peduncolo cerebellare inferiore e corrispondono alle fibre arciformi esterne.