Muscolo obliquo esterno dell’addome
Il muscolo obliquo esterno dell'addome è innervato dai nervi intercostali (T5-T12) e dai nervi ileoipogastrico e ileoinguinale (L1). Come il muscolo obliquo interno dell’addome, con la sua azione abbassa le coste, comportandosi quindi come muscolo espiratorio, flette il torace ma lo ruota dal lato opposto. Inoltre, determina anche un aumento della pressione addominale. Si trova nella parete anteriore e laterale dell’addome e risale sulla parete toracica laterale. Si presenta come una larga lamina appiattita, di forma quadrilatera.
Cellule di Merkel
Dopo i cheratinociti, i melanociti e le cellule di Langerhans, le cellule di Merkel rappresentano la quarta linea cellulare dell’epidermide, reperibili soltanto nella cute provvista di peli, in stretta associazione con le terminazioni nervose tattili dello strato basale. La funzione delle cellule di Merkel è probabilmente in relazione con la sensibilità tattile. Articolo creato il 16 luglio 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo otturatorio esterno
Il muscolo otturatorio esterno è uno dei muscoli esterni dell’anca in parte situato all'interno e in parte all'esterno della pelvi. È innervato dal nervo otturatorio (L2-L4). Con la sua azione, ruota lateralmente il femore e stabilizza l'articolazione dell'anca.
Vasi e nervi della sclera
La sclera è povera di vasi sanguigni propri. Le arterie sono rami delle arterie ciliari anteriori e delle posteriori brevi; esse formano un plesso sclerale più fitto intorno alla cornea. Le vene si raccolgono nelle vene ciliari (anteriori e posteriori) e nelle vene vorticose. Vasi linfatici veri non esistono nella sclera; gli spazi che separano i fasci connettivali della membrana comunicano ampiamente con i linfatici delle tonache più profonde e con quelli della fascia del bulbo. I nervi, per la massima parte rami dei nervi ciliari, terminano con arborizzazioni libere nel connettivo sclerale e nella parte dei vasi. Articolo creato il 25 settembre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Cellule indifferenziate delle ghiandole gastriche
Dalle cellule indifferenziate delle ghiandole gastriche propriamente dette (o ghiandole principali) derivano per mitosi sia le cellule dell’epitelio di rivestimento della mucosa (che hanno una vita di soli 3 giorni) sia le cellule dei tubuli ghiandolari. Queste cellule sono localizzate nelle immediate vicinanze dello sbocco delle ghiandole, nella regione di confine fra tubuli ghiandolari ed epitelio del fondo delle fossette. Il citoplasma delle cellule indifferenziate è povero di organelli, la superficie libera ha qualche microvillo e il nucleo è posto nella parte media del corpo cellulare. Articolo creato il 27 marzo 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Apparato respiratorio
L'apparato respiratorio è composto da un insieme di organi cavi, canaliformi, le vie respiratorie (o aeree o aerifere) e dai polmoni, organi parenchimatosi in cui avvengono gli scambi gassosi fra aria e sangue. Le vie respiratorie si distinguono in superiori e inferiori. Fanno parte delle prime le cavità nasali e paranasali e la parte nasale della faringe (o rinofaringe).
Astragalo (o talo)
L’astragalo (o talo) è un osso irregolarmente cuboide e allungato in senso antero-posteriore, interposto fra le ossa della gamba in alto, il calcagno in basso e in dietro e lo scafoide in avanti. Vi si possono distinguere tre porzioni e cioè un corpo posteriore, una testa anteriore e un collo, situato tra le due parti precedenti. Nell’insieme si descrivono nell’astragalo sei facce: superiore, inferiore, mediale, laterale, posteriore e anteriore. La faccia superiore è interamente occupata da una superficie articolare foggiata a troclea con l’asse di rotazione trasversale; la troclea presenta una gola centrale delimitata da due versanti rilevati, a decorso sagittale. La faccia inferiore porta due faccette articolari piane per…
Arecolina
L’arecolina è un alcaloide colinomimetico naturale, quindi un parasimpaticomimetico diretto, estratto da noci di Betel; chimicamente è un’ammina terziaria. Non ha indicazioni terapeutiche. Proprietà farmacologiche dell’arecolina L’arecolina possiede un’azione muscarinica predominate (come la pilocarpina), ma agisce anche a livello dei recettori nicotinici. Sempre come la pilocarpina, provoca una caratteristica eccitazione corticale, simile a quella prodotta dalla stimolazione elettrica della formazione reticolare nel tronco encefalico, tramite attivazione dei recettori muscarinici M1. L’arecolina stimola anche le ghiandole lacrimali, gastriche, pancreatiche e intestinali, e le cellule mucose del tratto respiratorio. Essa non è degradata dalle colin-esterasi. Articolo creato il 27 aprile 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Motilina
La motilina è un polipeptide a 32 aminoacidi prodotto da una sottopopolazione di cellule enterocromaffini (EC) denominate EC2. Si tratta di cellule ricche di granuli fortemente argirofili, che sono concentrate soprattutto nella mucosa duodenale e digiunale. Nelle stesse cellule si riscontra un elevato contenuto in 5-idrossitriptamina (o serotonina). La motilina provoca un aumento della motilità e dell’attività secretiva a livello gastrico. Articolo creato il 15 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Capillari fenestrati
Capillari fenestrati si trovano nei reni, nell'intestino tenue, nel pancreas, in alcuni organi endocrini.