• Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Linfonodi (o linfoghiandole o gangli linfatici)

    I linfonodi (o linfoghiandole o gangli linfatici) sono organi pieni provvisti di capsula, di forma generalmente ovoidale. Alcuni linfonodi hanno dimensioni molto piccole, addirittura microscopiche, posseggono distribuzione variabile, sono intercalati lungo il decorso dei vasi linfatici più esili e periferici e sono detti linfonodi interruttori. Altri, di dimensioni maggiori, macroscopiche, anche unici ma più spesso raggruppati, hanno situazione per lo più fissa e costituiscono le vere e proprie stazionilinfonodali del sistema. In alcune sedi posseggono volume ragguardevole, anche più di 1 cm, sono riuniti in gruppi anche molto numerosi ai quali conver­gono vasi che raccolgono la linfa da estese re­gioni del corpo e costituiscono i cosiddetti linfocentri.

  • Anatomia microscopica

    Miocardio

    Il miocardio, ossia la tonaca muscolare del cuore, è, rispetto ad epicardio ed endocardio, lo strato di maggiore entità; dal suo sviluppo dipende lo spessore dell'intera parete. Deriva dal tratto di splancnopleura (mesoderma) che circonda il tubo endoteliale cardiaco ed è costituito da tessuto muscolare striato cardiaco che, adifferenza del tessuto muscolare striato scheletrico che è formato da sincizi polinucleati, è costituito da fibre muscolari che sono elementi cellulari distinti. Le fibre miocardiche (o fibre muscolari striate cardiache) presentano peculiarità rispetto alle fibre muscolari striate scheletriche.

  • Biologia

    Biogenesi dei lipidi di membrana

    I lipidi di membrana vengono sintetizzati nel reticolo endoplasmatico (RE) e quindi inseriti nei doppi strati della membrana in questa sede, per inserzione nell’emistrato rivolto verso il citoplasma circostante. Gli enzimi necessari per la sintesi sono presenti anch’essi sulla membrana plasmatica del RE. In seguito, essi vengono traslocati verso l’emistrato opposto ad opera di enzimi, chiamati flippasi, che fanno parte integrante della membrana del RE. Il mascheramento dei gruppi polari dei fosfolipidi durante il loro trasferimento da una parte all’altra del doppio strato, attraverso la regione idrofobica, probabilmente avviene grazie a modificazioni conformazionali delle flippasi.

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Arterie del tronco encefalico (o cerebrale)

    Il tronco cerebrale è irrorato dal sistema delle due arterie vertebrali, destra e sinistra. L’arteria vertebrale, dopo aver percorso il canale trasversario delle vertebre cervicali ed aver perforato la membrana occipito-atlantoidea posteriore e la dura madre, entra nello spazio sottoaracnoidale dove si trova a lato del bulbo (o midollo allungato). Decorrendo verso l’alto e medialmente, essa passa sulla faccia anteriore di quest’ultimo e, raggiunto il solco bulbo-pontino, si unisce con quella eterolaterale, formando l’arteria basilare. Quest’ultima, impari e mediana, sale verso l’alto sulla faccia anteriore del ponte, accolta nel solco basilare; giunta nel solco prepontino, si biforca nelle due arterie cerebrali posteriori, destra e sinistra, che piegano lateralmente, circondando ciascuna…

  • Anatomia,  Apparato tegumentario

    Vasi e nervi dei peli

    Il pelo in sé non è vascolarizzato né innervato, mentre il follicolo pilifero è vascolarizzato da un plesso arteriolocapillare originato dalla rete sottodermica e da vasi provenienti dalle arterie muscolocutanee. La vascolarizzazione si modifica in rapporto al ciclo del pelo. Nell’anagen sono molto sviluppati piccoli vasi longitudinali, paralleli all’asse maggiore del pelo, dotati di tortuosi collegamenti trasversali, particolarmente a livello del bulbo. Un anello vascolare si costituisce, solitamente, nella parte terminale del pelo; anche gli annessi del pelo sono avvolti irregolarmente da numerosi vasi. Durante il catagen il quadro non si modifica, se non nell’ultima fase, quando il follicolo è ridotto a un ammasso compatto di cellule. Inizia da questo…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria circonflessa mediale del femore

    L’arteria circonflessa mediale del femore decorre fra i muscoli ileopsoas e pettineo, circondando la parte anteriore del collo del femore; si divide in un ramo ascendente che si distribuisce all’articolazione dell’anca e si anastomizza con le arterie glutea infe­riore e 1a perforante e in un ramo discendente che si di­stribuisce ai muscoli posteriori della coscia. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Sangue

    Monocitopoiesi

    I monociti hanno un progenitore in comune con gli elementi granulocitari, denominato in vitro Unità Formante Colonie Granulocito-Monocitarie (CFU-GM). I monociti sono presenti in scarsa quantità nel midollo, dove hanno fasi maturative morfologicamente mal definite. È stato riconosciuto uno stadio monocitario giovanile, il promonocito, con dimensioni maggiori del monocito, con abbondante citoplasma basofilo, povero di lisosomi, e con un grosso complesso di Golgi, il quale prolifera attivamente; il passaggio dal promonocito al monocito è caratterizzato dall’aspetto reniforme del nucleo, dall’aumento di lisosomi e dall’acquisizione della mobilità.

  • Istologia,  Tessuto linfoide

    Tessuto linfoide associato alle mucose

    Il tessuto linfoide associato alle mucose (MALT) è responsabile dell’immunità a livello delle mucose cioè delle risposte umorali e cellulari che fanno seguito a stimolazione antigeniche locali. Le risposte umorali comportano produzione di immunoglobuline, soprattutto IgA che, attraverso l’epitelio, vengono trasportate sulla superficie delle mucose. Le risposte cellulari, prevalentemente di tipo citotossico, possono essere dirette contro cellule trasformate (neoplastiche) o contro cellule infettate da virus o da altri patogeni intracellulari.