Equo Indennizzo
L’equo indennizzo è una prestazione una tantum (ossia una e una sola volta) che viene corrisposta, a domanda, contestualmente al riconoscimento della causa di servizio o entro sei mesi dalla notifica del provvedimento di riconoscimento della causa di servizio, dagli enti datori di lavoro ai propri dipendenti che, a seguito di lesioni o infermità, hanno subito una menomazione a carattere permanente della loro integrità psicofisica. I requisiti per ottenere questo beneficio sono: Il nesso causale o concausale tra infermità e fatti di servizio. Invalidità permanente. Ascrivibilità della menomazione ad una delle categorie delle tabelle A e B annesse al D.P.R. 834 del 1981. Articolo creato il 14 febbraio 2014. Ultimo…
Quiz di reumatologia
In questa pagina è possibile esercitarsi su quiz di reumatologia. Puoi scegliere un test da 10, 25, 50, 100 o 140 domande, estratte da un archivio di centinaia di domande (della stessa disciplina). Ogni volta che si ripete un quiz le domande saranno diverse e l’ordine delle risposte mescolato. Ogni domanda presenta 5 possibili risposte di cui 1 sola corretta. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate subito dopo aver risposto, nonché al termine del quiz. Per esercitarti su altre discipline o simulazioni, vai qui. Hai riscontrato errori? Invia un messaggio per comunicarlo! Attenzione! Tutti i quiz possono essere svolti liberamente, senza registrazione al sito. Se si desidera archiviare le prove effettuate nella propria…
Linfonodi (o linfoghiandole o gangli linfatici)
I linfonodi (o linfoghiandole o gangli linfatici) sono organi pieni provvisti di capsula, di forma generalmente ovoidale. Alcuni linfonodi hanno dimensioni molto piccole, addirittura microscopiche, posseggono distribuzione variabile, sono intercalati lungo il decorso dei vasi linfatici più esili e periferici e sono detti linfonodi interruttori. Altri, di dimensioni maggiori, macroscopiche, anche unici ma più spesso raggruppati, hanno situazione per lo più fissa e costituiscono le vere e proprie stazionilinfonodali del sistema. In alcune sedi posseggono volume ragguardevole, anche più di 1 cm, sono riuniti in gruppi anche molto numerosi ai quali convergono vasi che raccolgono la linfa da estese regioni del corpo e costituiscono i cosiddetti linfocentri.
Articolazione scapolo-omerale (o articolazione della spalla)
L'articolazione scapolo-omerale (o articolazione della spalla) è un’enartrosi le cui superfici articolari sono date dalla testa dell’omero e dalla cavità glenoidea della scapola. La testa dell’omero si presenta come un terzo di sfera, è liscia e rivestita di cartilagine ialina.
Arteria genitale
L’arteria genitale è un ramo collaterale viscerale dell’aorta addominale. È un vaso pari che irrora le gonadi; nel maschio prende il nome di arteria testicolare, nella femmina di arteria ovarica.
Miocardio
Il miocardio, ossia la tonaca muscolare del cuore, è, rispetto ad epicardio ed endocardio, lo strato di maggiore entità; dal suo sviluppo dipende lo spessore dell'intera parete. Deriva dal tratto di splancnopleura (mesoderma) che circonda il tubo endoteliale cardiaco ed è costituito da tessuto muscolare striato cardiaco che, adifferenza del tessuto muscolare striato scheletrico che è formato da sincizi polinucleati, è costituito da fibre muscolari che sono elementi cellulari distinti. Le fibre miocardiche (o fibre muscolari striate cardiache) presentano peculiarità rispetto alle fibre muscolari striate scheletriche.
Biogenesi dei lipidi di membrana
I lipidi di membrana vengono sintetizzati nel reticolo endoplasmatico (RE) e quindi inseriti nei doppi strati della membrana in questa sede, per inserzione nell’emistrato rivolto verso il citoplasma circostante. Gli enzimi necessari per la sintesi sono presenti anch’essi sulla membrana plasmatica del RE. In seguito, essi vengono traslocati verso l’emistrato opposto ad opera di enzimi, chiamati flippasi, che fanno parte integrante della membrana del RE. Il mascheramento dei gruppi polari dei fosfolipidi durante il loro trasferimento da una parte all’altra del doppio strato, attraverso la regione idrofobica, probabilmente avviene grazie a modificazioni conformazionali delle flippasi.
Arterie del tronco encefalico (o cerebrale)
Il tronco cerebrale è irrorato dal sistema delle due arterie vertebrali, destra e sinistra. L’arteria vertebrale, dopo aver percorso il canale trasversario delle vertebre cervicali ed aver perforato la membrana occipito-atlantoidea posteriore e la dura madre, entra nello spazio sottoaracnoidale dove si trova a lato del bulbo (o midollo allungato). Decorrendo verso l’alto e medialmente, essa passa sulla faccia anteriore di quest’ultimo e, raggiunto il solco bulbo-pontino, si unisce con quella eterolaterale, formando l’arteria basilare. Quest’ultima, impari e mediana, sale verso l’alto sulla faccia anteriore del ponte, accolta nel solco basilare; giunta nel solco prepontino, si biforca nelle due arterie cerebrali posteriori, destra e sinistra, che piegano lateralmente, circondando ciascuna…
Vasi e nervi dei peli
Il pelo in sé non è vascolarizzato né innervato, mentre il follicolo pilifero è vascolarizzato da un plesso arteriolocapillare originato dalla rete sottodermica e da vasi provenienti dalle arterie muscolocutanee. La vascolarizzazione si modifica in rapporto al ciclo del pelo. Nell’anagen sono molto sviluppati piccoli vasi longitudinali, paralleli all’asse maggiore del pelo, dotati di tortuosi collegamenti trasversali, particolarmente a livello del bulbo. Un anello vascolare si costituisce, solitamente, nella parte terminale del pelo; anche gli annessi del pelo sono avvolti irregolarmente da numerosi vasi. Durante il catagen il quadro non si modifica, se non nell’ultima fase, quando il follicolo è ridotto a un ammasso compatto di cellule. Inizia da questo…
Arteria circonflessa mediale del femore
L’arteria circonflessa mediale del femore decorre fra i muscoli ileopsoas e pettineo, circondando la parte anteriore del collo del femore; si divide in un ramo ascendente che si distribuisce all’articolazione dell’anca e si anastomizza con le arterie glutea inferiore e 1a perforante e in un ramo discendente che si distribuisce ai muscoli posteriori della coscia. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.