• Farmacologia e tossicologia clinica

    Farmaci e barriera placentare

    La barriera placentare è costituita dai villi corionici che sono delle formazioni localizzate a livello di lacune nelle quali circola il sangue materno; questi villi contengono capillari fetali. Affinché le sostanze passino dal sangue materno, che si trova in queste lacune, al sangue fetale, devono attraversare non solo l'epitelio dei villi, ma anche l'endotelio dei capillari.

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Microglia

    Le cellule della microglia, a differenza degli altri elementi cellulari della nevroglia che originano dall’ectoderma del tubo neurale, derivano dal mesoderma e compaiono nel sistema nervoso centrale verso la fine della vita fetale migrando dalla pia madre all’avventizia dei vasi sanguigni nell’encefalo e nel midollo spinale mediante movimenti ameboidi.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Gravidanza e risposta farmacologica

    In gravidanza qualsiasi farmaco dovrebbe essere usato con cautela, ad eccezione di quelli essenziali per il mantenimento della gravidanza stessa o per il trattamento di gravi patologie quali ipertensione, epilessia, asma e infezioni. I farmaci somministrati alla madre al momento del parto possono indurre effetti che persistono nel neonato. Quest’ultimo non solo può essere privo dei meccanismi necessari per l’inattivazione di molti farmaci, ma perde anche quelli della madre non appena il contatto con la circolazione materna viene interrotto.

  • Citologia

    Cellule beta-pancreatiche

    Le cellule beta-pancreatiche (o cellule B) sono le più numerose tra quelle costituenti gli isolotti pancreatici (circa il 75-80%), hanno forma poliedrica od ovale e contengono granuli ben colorabili con l'ematossilina cromica e con la paraldeide fucsina, ma non con i metodi all'argento; i granuli sono insolubili in acqua, solubili in alcool e non resi­stono all'autolisi.

  • Istologia

    Metodi e mezzi di indagine

    Le cellule e i tessuti possono essere studiati a diversi livelli: morfologico, biochimico e funzionale. L’analisi morfologica o strutturale si prefigge di conoscere la forma, le dimensioni, la distribuzione, i rapporti e, in generale, l’organizzazione strutturale della cellula, delle sue parti e dei costituenti extracellulari.  Essa si avvale dei microscopi. L’analisi biochimica e funzionale ha lo scopo di studiare la natura chimica e le modalità di funzionamento dei costituenti delle cellule e dei tessuti.

  • Anatomia microscopica

    Struttura della milza

    La milza è avvolta da una spessa capsula di tessuto connettivo denso contenente un esiguo corredo di tessuto muscolare liscio. Dalla superficie interna della capsula ha origine un complesso di spesse trabecole che si arrestano a breve distanza dalla capsula stessa e, pertanto, non suddividono l’organo in lobi e lobuli. Sulla faccia mediale della milza, la capsula si approfonda nella regione dell’ilo. I vasi arteriosi si distribuiscono nello spessore delle trabecole capsulari e le abbandonano quindi per passare nel parenchima dell’organo.

  • Anatomia microscopica

    Epicardio

    L’epicardio èuna membrana sierosa sottile e trasparente che riveste la superficie esterna del cuore e si estende fino alla radice dei grossi vasi dove si ri­flette nello strato sieroso parietale che tappezza il pericardio fibroso. È costi­tuito da un singolo strato di cellule mesoteliali appiattite che riposa su una sottile lamina di tessuto connettivo denso, ricca di fibre elasti­che. Sotto l’epicardio si trova uno strato sottoepicardico, connettivale lasso, dove si può racco­gliere, particolarmente in corrispondenza dei solchi, tessuto adiposo che forma il grasso sottoepicardico. Articolo creato il 12 luglio 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Canali del calcio

    I canali del calcio hanno un’organizzazione strutturale molto simile a quella dei canali per il sodio, con una subunità acentrale e subunità accessorie: α2, β, gamma e delta; α2 e delta si trovano sul versante extracellulare, β sul versante intracitoplasmatico; esse garantiscono la corretta localizzazione ed il funzionamento del canale.

  • Anatomia microscopica

    Struttura del tubulo retto e della rete testis

    Sia i tubuli retti che la rete testis non hanno parete propria essendo rappresentati da un sistema canalicolare, contenente spermatozoi li­beri, scavato nel tessuto fibroso del mediastino testicolare. L’epitelio che riveste la superficie interna dei tubuli retti fa seguito al­l’epitelio germinativo dei tubuli seminiferi ed è rappresentato da un epitelio cubico semplice, privo di caratteristiche particolari. Anche l’epi­telio che tappezza le cavità della rete testis è cu­bico semplice: l’apice delle cellule è fornito di corti e radi microvilli e presenta sovente un ci­glio solitario. Articolo creato il 16 marzo 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato genitale femminile

    Peritoneo dell’utero

    L’utero è in gran parte rivestito dal peritoneo che, a questo livello, prende il nome di perimetrio. Il peritoneo che, provenendo dalla parete addominale anteriore, riveste la cupola e la faccia posteriore della vescica, si riflette da quest’ultima sulla faccia anteriore dell’utero, a livello dell’istmo, delimitando tra i due organi uno spazio detto cavo vescicouterino. Proseguendo dalla faccia anteriore dell’utero, il peritoneo ne riveste il fondo e quindi la faccia posteriore del corpo e la parete posteriore della porzione sopravaginale del collo, sino al fornice vaginale posteriore. Di qui, passando sul pavimento pelvico, raggiunge l’intestino retto e la parete posteriore della pelvi, formando una profonda tasca o cavo rettouterino di…