Ginecologia
La ginecologia è la branca della medicina che studia le patologie dell’apparato genitale femminile. La ginecologia si occupa anche delle problematiche legate alla sfera riproduttiva e alle tecniche di fecondazione assistita. Articolo creato il 5 febbraio 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Carbone attivo
Il carbone attivo adsorbe avidamente alla superficie delle sue particelle farmaci e sostanze chimiche, prevenendone l'assorbimento sistemico e quindi la tossicità. Non tutti gli agenti chimici sono adsorbiti dal carbone. Per esempio, gli alcoli, gli idrocarburi, i metalli e le sostanze corrosive non sono adsorbiti in modo soddisfacente dal carbone attivato. Il rapporto ottimale carbone/farmaco è di almeno 10:1. La somministrazione di carbone attivo da solo rappresenta il più importante intervento che può essere fornito a un paziente in caso di overdose.
Fascia della coscia (o femorale o lata)
La fascia della coscia (o femorale o lata) riveste a guisa di manicotto i muscoli superficiali della coscia. Ha forma di cilindro cavo, le cui circonferenze superiore e inferiore sono puramente convenzionali e corrispondono ai limiti della coscia stessa. In alto la fascia si fissa in avanti al legamento inguinale, al corpo del pube e alla branca ischiopubica, in dietro e lateralmente continua senza interruzione con la fascia glutea, in basso si fissa sulla fibula, sui due condili della tibia, sulla faccia anteriore della patella e continua poi nella fascia della gamba. Dalla sua superficie interna si dipartono due setti intermuscolari distinti in mediale e laterale.
Arteria mesenterica superiore
L’arteria mesenterica superiore è un ramo collaterale viscerale dell’aorta addominale. Nasce da quest’ultima 2 cm circa sotto il tronco celiaco e si dirige in avanti e in basso, passando dietro alla testa del pancreas, fra la testa e il processo uncinato; incrocia la porzione orizzontale del duodeno e penetra nella radice del mesentere. Seguendo l'inserzione parietale del mesentere si porta in basso, descrivendo una curva convessa verso sinistra, fino a raggiungere la fossa iliaca destra, dove termina anastomizzandosi con uno dei suoi rami collaterali, l'arteria ileocolica.
Farmaci e barriera placentare
La barriera placentare è costituita dai villi corionici che sono delle formazioni localizzate a livello di lacune nelle quali circola il sangue materno; questi villi contengono capillari fetali. Affinché le sostanze passino dal sangue materno, che si trova in queste lacune, al sangue fetale, devono attraversare non solo l'epitelio dei villi, ma anche l'endotelio dei capillari.
Microglia
Le cellule della microglia, a differenza degli altri elementi cellulari della nevroglia che originano dall’ectoderma del tubo neurale, derivano dal mesoderma e compaiono nel sistema nervoso centrale verso la fine della vita fetale migrando dalla pia madre all’avventizia dei vasi sanguigni nell’encefalo e nel midollo spinale mediante movimenti ameboidi.
Gravidanza e risposta farmacologica
In gravidanza qualsiasi farmaco dovrebbe essere usato con cautela, ad eccezione di quelli essenziali per il mantenimento della gravidanza stessa o per il trattamento di gravi patologie quali ipertensione, epilessia, asma e infezioni. I farmaci somministrati alla madre al momento del parto possono indurre effetti che persistono nel neonato. Quest’ultimo non solo può essere privo dei meccanismi necessari per l’inattivazione di molti farmaci, ma perde anche quelli della madre non appena il contatto con la circolazione materna viene interrotto.
Cellule beta-pancreatiche
Le cellule beta-pancreatiche (o cellule B) sono le più numerose tra quelle costituenti gli isolotti pancreatici (circa il 75-80%), hanno forma poliedrica od ovale e contengono granuli ben colorabili con l'ematossilina cromica e con la paraldeide fucsina, ma non con i metodi all'argento; i granuli sono insolubili in acqua, solubili in alcool e non resistono all'autolisi.
Metodi e mezzi di indagine
Le cellule e i tessuti possono essere studiati a diversi livelli: morfologico, biochimico e funzionale. L’analisi morfologica o strutturale si prefigge di conoscere la forma, le dimensioni, la distribuzione, i rapporti e, in generale, l’organizzazione strutturale della cellula, delle sue parti e dei costituenti extracellulari. Essa si avvale dei microscopi. L’analisi biochimica e funzionale ha lo scopo di studiare la natura chimica e le modalità di funzionamento dei costituenti delle cellule e dei tessuti.
Struttura della milza
La milza è avvolta da una spessa capsula di tessuto connettivo denso contenente un esiguo corredo di tessuto muscolare liscio. Dalla superficie interna della capsula ha origine un complesso di spesse trabecole che si arrestano a breve distanza dalla capsula stessa e, pertanto, non suddividono l’organo in lobi e lobuli. Sulla faccia mediale della milza, la capsula si approfonda nella regione dell’ilo. I vasi arteriosi si distribuiscono nello spessore delle trabecole capsulari e le abbandonano quindi per passare nel parenchima dell’organo.