• Istologia,  Tessuto nervoso

    Neurone

    Il neurone (o cellula nervosa) è l’unità strutturale e funzionale del tessuto nervoso. In rapporto alla funzione di tale tessuto nella vita di relazione, i neuroni assumono una morfologia caratteristica e tra di essi si stabiliscono rapporti, chiamati sinapsi, specializzati a trasmettere gli impulsi da un elemento all’altro del sistema. A livello della sinapsi non vi è continuità protoplasmatica tra le cellule.

  • Anatomia microscopica

    Tubulo distale

    Il tubulo distale rappresenta la continuazione del braccio ascendente dell’ansa di Henle. Ha inizialmente un decorso rettilineo (segmento rettilineo), durante il quale risale da un raggio midollare verso la parte convoluta per portarsi in vicinanza del corpuscolo renale di origine, con il cui polo vascolare contrae intimi rappor­ti. Esso si pone infatti fra l’arteriola afferente e l’efferente e presenta, in questa sede, una parti­colare modificazione della sua struttura (macu­la densa). Il tubulo distale assume quindi un de­corso tortuoso (segmento contorto o convolu­to), descrivendo circonvoluzioni meno compli­cate rispetto a quelle del tubulo prossimale, e termina mediante un breve tratto reuniente in un dotto collettore situato nel raggio midollare più vicino. Il…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Legge di azione di massa e teoria di Clark

    Quasi tutte le reazioni chimiche sono reversibili. aA + bB <=> cC + dD Questo comporta che dai prodotti si possano ottenere i reagenti. Questa situazione si chiama equilibrio dinamico: si può considerare raggiunto quando la velocità di reazione diretta è eguale a quella della reazione inversa. Si chiama “dinamico” perché, anche quando l’equilibrio è raggiunto, le reazioni diretta e inversa continuano ad avvenire, ma senza modificare le concentrazioni delle specie presenti (sempre che non cambino i parametri: pressione, numero di moli dei singoli componenti, temperatura). Poiché all’equilibrio le concentrazioni dei componenti sono costanti, sarà costante anche un loro rapporto; ciò significa che se si modifica la concentrazione di un…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Seni venosi della dura madre

    I seni venosi della dura madre (alcuni impari e mediani, altri pari), sono canali venosi che decorrono nello spessore della dura madre encefalica. Hanno in sezione forma triangolare o circolare o semicir­colare. La loro parete è costituita esclusivamen­te dall’endotelio, da un esile strato sottoendoteliale connettivale elastico e dal tessuto fibroso della dura meninge. Sono pertanto immobili e costantemente beanti. Spesso la loro cavità è at­traversata da briglie, setti o trabecole. Presenta­no, lungo il loro decorso, cavità a forma di lacune irregolari, i laghi sanguigni (o lacune venose) che ricevono lo sbocco di vene meningee e di vene diploiche. Oltre a defluire principalmente nella vena giugulare interna i se­ni comunicano con…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso uncinato

    L’osso uncinato è l’osso più mediale della fila distale del carpo. È così chiamato per la presenza di un processo ad uncino che si distacca dalla sua faccia volare. Ha forma di piramide quadrangolare. La faccia distale corrisponde alla base della piramide e si articola con il 4° e 5° osso metacarpale. La faccia prossimale corrisponde all’apice che volge in alto e si articola con l’osso semilunare. La faccia mediale si articola con l’osso piramidale. La faccia laterale si articola con l’osso capitato. La faccia volare presenta il processo uncinato. La faccia dorsale è larga e rugosa. Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori degli acidi biliari

    I recettori degli acidi biliari (FXR) appartengono alla I classe dei recettori intracellulari. Sono recettori che legano gli acidi biliari attivando la sintesi di proteine importanti per la secrezione degli acidi biliari stessi come l’acido chenodessossicolico e l’acido colico, importanti per la solubilizzazione e l’assorbimento dei lipidi e delle vitamine liposolubili nell’intestino. Articolo creato il 20 ottobre 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Medicina legale

    Disidratazione tegumentaria

    La disidratazione tegumentaria rientra tra i fenomeni cadaverici consecutivi. L’arresto della circolazione fa sì che i tessuti del cadavere non vengano riforniti di liquidi andando incontro ad un fenomeno di evaporazione attraverso la cute e conseguente disidratazione. Tale fenomeno è ben rilevabile a carico del globo oculare e dei distretti tegumentari rivestiti da epitelio sottile ovvero abnormemente disepitelizzati.

  • Anatomia,  Apparato genitale femminile

    Ghiandole vestibolari maggiori (di Bartolino)

    Annesse al vestibolo della vagina si trovano due ghiandole piuttosto voluminose, le ghian­dole vestibolari maggiori (di Bartolino). Sono chiamate maggiori per distinguerle da altre pic­cole ghiandole sparse nel contesto della parete del vestibolo vaginale. Le ghiandole vestibolari maggiori sono analoghe alle ghiandole bulbouretrali maschili (di Cowper). Sono poste lateralmente e posteriormente all’orifizio vaginale. Hanno la forma di una piccola mandorla con un diametro massimo di 12-15 mm e un peso di circa 5 g. Sono in rapporto in alto con il trigono urogenitale, nel cui spessore possono essere in­clusi alcuni lobuli e sono in parte nascoste dal muscolo bulbocavernoso, in parte dai bulbi del vestibolo. Il loro dotto escretore, staccatosi…

  • Senza categoria

    Anatomia topografica

    L’anatomia topografica si occupa dello studio dei rapporti esistenti tra i vari organi, della zona che essi occupano e di come possono essere eventualmente proiettati sulla superficie corporea. Per facilitare questo studio si suddivide la superficie corporea mediante linee tracciate sulla cute che permettono di dividere il corpo in varie zone, denominate regioni, in cui si repertano determinate formazioni anatomiche. Queste linee non vengono tracciate in modo casuale, ma sono sottese tra precisi punti di riferimento, detti punti di repere. Inoltre, tali linee possono essere reali (se, ad esempio, corrispondono a margini ossei) o convenzionali (quando tracciate idealmente tra due punti di repere). Si parla di spazio (o sito o…