• Farmacologia e tossicologia clinica

    Canali del potassio calcio-dipendenti

    I canali del potassio calcio-dipendenti sono canali del potassio a 6 α-eliche transmembrana (6 STM) e si distinguono in canali ad alta (BKCa) e bassa conduttanza (SKCa). Nella cellula a riposo questi canali sono chiusi (a causa della bassa concentrazione di calcio). In seguito a depolarizzazione, nella cellula entra sodio per cui si aprono i canali del calcio; aumentando la concentrazione intracellulare di Ca++ si ha l’apertura di questi canali del potassio che così può uscire dalla cellula. Caratteristicamente, hanno un tempo di apertura prolungato.

  • Quiz

    Examen oficial MIR 2016

    In questa pagina è possibile effettuare una prova ufficiale del concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche 2016 in Spagna (MIR 2016) secondo le regole ufficiali, ovvero: 225 domande (+ 10 di riserva) a risposta multipla, ognuna con 4 possibili risposte; 1 sola risposta corretta; 3 punti per risposta corretta; 0 punti per risposta non data; -1 punto per risposta errata; 300 minuti di tempo. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate al termine della prova. Il risultato sarà visualizzato entro 30 secondi, quindi attendere dopo aver cliccato su “Risultato”. Se la prova non è completata nel tempo stabilito, il quiz sarà automaticamente terminato e visualizzato il punteggio. Ogni volta che…

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Vestibolo del naso

    Il vestibolo del naso è una fessura allungata sagittalmente; presenta un orifizio inferiore, la narice, un orifizio superiore, tramite per la cavità nasale propriamente detta, e due pareti, laterale e mediale. La parete mediale è formata in alto dalla cartilagine del setto e, inferiormente, dal ramo mediale della cartilagine alare.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori-canale di classe III

    I recettori-canale di classe III sono recettori dei nucleotidi ciclici (cAMP e cGMP) a struttura tetramerica in cui 2 delle subunità sono omomeri. Le estremità amino- e carbossi-terminale sono intracellulari. Questi recettori sono formati da 6 eliche transmembrana che la attraversano a tutto spessore. C’è una sequenza di amminoacido che entra dal lato extracitoplasmatico, la attraversa in parte, ripiega su se stessa, e fuoriesce dallo stesso lato della membrana. Questa sequenza aminoacidica con l’elica M6 partecipa alla formazione della parete del poro-canale. Il legame dei ligandi avviene sul versante intracellulare ed è stato osservato che si legano alla sequenza aminoacidica carbossi-terminale in continuità con l’elica M6 del recettore. D’altra parte,…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Gengive

    Le gengive sono formate da quella parte ispessita, consi­stente e non mobile della mucosa del vestibolo e della cavità buccale propriamente detta che, nelle ossa mascellari e nella mandibola, si di­spone a rivestire la faccia esterna (vestibolare) e interna (buccale) dei processi alveolari, insinuandosi negli spazi interdentali e costituendo un anello intorno al colletto dei denti e a quella porzione della loro radice che sporge dagli al­veoli. In ciascuna gengiva si distinguono perciò una parte vestibolare, una parte linguale (o buc­cale) e una parte interdentale. La parte vestibo­lare delle gengive continua con la mucosa dei solchi vestibolari, la parte linguale prosegue su­periormente nella mucosa del palato duro e in­feriormente nella…

  • Biologia

    Proteine G

    Le proteine G sono così denominate perché legano il guanosin-trifosfato (GTP) o il guanosin-difosfato (GDP) e sono dotate di attività GTPasica, importante per idrolizzare il GTP. Esistono due tipi di proteine G: Proteine G trimeriche, costituite dalle subunità polipeptidiche alfa, beta, gamma (esistono 20 tipi di subunità alfa, 5 tipi beta e 10 gamma). Tutte e tre le subunità sono associate alla superficie interna della membrana plasmatica, come proteine periferiche. Piccole proteine G monomeriche (Ras, Rho; Rab, Arf). Le proteine G trimeriche si trovano sulla superficie interna della membrana cellulare, accoppiate ad un recettore di membrana (o di superficie). Esse vanno continuamente incontro ad un ciclo di attivazione e deattivazione…

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Flusso assonico (o trasporto assoplasmatico)

    L’assone può raggiungere una lunghezza enorme. Ad esempio, l’assone di un motoneurone del midollo spinale che innerva un muscolo di un dito del piede è circa 5000 volte il diametro del corpo cellulare (o pirenoforo). Un processo così lungo e sottile richiede un’impalcatura interna di sostegno che è garantita dai numerosi microtubuli, microfilamenti e neurofilamenti che corrono nel citoplasma del pirenoforo e di tutti i processi del neurone. A parte la loro funzione citoscheletrica, essi presiedono al movimento di costituenti citoplasmatici e di membrana in quanto l’assone è privo dell’apparato per le sintesi proteiche e quindi è sotto il controllo del corpo cellulare. Questa dipendenza metabolica si manifesta con un…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Archi palatini

    Gli archi palatini sono rappresentati, su ciascun lato, dall’arco glosso­palatino (o anteriore) e dall’arco faringopalatino (o posteriore). L’arco glossopalatino termina inferiormente sulla base della lingua, dietro l'estremità latera­le del solco terminale della lingua stessa, in cor­rispondenza cioè della parte iniziale del margine laterale del corpo. Circoscrive l'apertura ante­riore dell'istmo delle fauci e accoglie nel pro­prio spessore il muscolo glossopalatino.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Istmo delle fauci

    L’istmo delle fauci è un breve tratto del canale alimentare che pone in comunicazione la bocca con la faringe. Vi si distinguono un pavimento, una volta e due pareti laterali. Il pavimento è rappresentato dalla base della lingua. La volta è rappresentata dal mar­gine libero del palato molle con l’ugola. Le pareti laterali sono forma­te dai due archi palatini, glossopalatino e faringopalatino che, dal margine libero del palato molle, si portano in basso e in fuori divergendo; tra gli archi palatini si delimita la fossa tonsilla­re che accoglie la tonsilla palatina. Articolo creato il 14 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto epiteliale ghiandolare

    Ghiandole olocrine, apocrine e merocrine

    Sono distinte in base alle modalità con cui le cellule che compongono le ghiandole esocrine emettono il secreto. Nelle ghiandole olocrine (holos = tutto) l’intera cellula dopo aver accumulato il prodotto di sintesi è eliminata, costituendo essa stessa il secreto; ne sono un esempio le ghiandole sebacee della cute. Data la modalità, è necessario che le ghiandole olocrine abbiano una riserva di cellule staminali indifferenziate che proliferano e si differenziani sostituendo quelle che sono eliminate. Nelle ghiandole apocrine il citoplasma apicale degli elementi secernenti viene eliminato assieme al prodotto di secrezione che contiene. Un esempio è dato dalla ghiandola mammaria. Le ghiandole merocrine sono le più comuni. In questo tipo…