• Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo quadrato della pianta del piede

    Il muscolo quadrato della pianta del piede è un muscolo intermedio del piede.È innervato dal nervo plantare laterale (S1-S2) e, insieme al muscolo flessore lungo delle dita del piede, flette le ultime quattro dita e concorre alla flessione plantare del piede. Origina mediante due capi, laterale e mediale. Il primo nasce dalla faccia inferiore del calcagno, in prossimità del processo laterale della tuberosità calcaneale, il secondo dalla faccia mediale del calcagno. I due capi convergono e si fondono in una lamina che va a inserirsi sul tendine del muscolo flessore lungo delle dita. Articolo creato il 20 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Medicina legale

    Lesioni da punta

    Le lesioni da punta rientrano tra le lesioni da arma bianca e sono determinate da strumenti appuntiti e generalmente dotati di sezione circolare e forma cilindrica o conica. Sono strumenti pungenti tipici: aghi, chiodi, spilli, punteruoli, ecc.. Sono strumenti pungenti atipici: punte di bastone, punte di ombrello, aste di legno, ecc.. Sono pungenti naturali: spine vegetali, spine di pesce, corna animali. Tali strumenti agiscono mediante compressione e determinano la diastasi dei tessuti cutanei e sot­tocutanei. La lesività è minima a livello della superficie cutanea e si estende in profondità in misura direttamente proporzionale all’entità della forza applicata, all’acuità dell’estremità dello strumento, nonché alla lunghezza dello stesso. Si caratte­rizzano per la…

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Tropomiosina

    Come l’actina, la tropomiosina è una proteina filamentosa; è lunga 38,5 nm. Ciascuna molecola di tropomiosina si estende su una lunghezza di 7 monomeri di G-actina lungo gli spazi della molecola di F-actina, per una lunghezza che corrisponde a mezzo giro del filamento di actina. Nel muscolo scheletrico la tropomiosina è composta da due subunità, alfa e beta, che sono presenti in rapporti diversi nei diversi tipi di muscolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Fasce dei muscoli antero-laterali dell’addome

    I muscoli delle pareti antero-laterali dell’addome si presentano sottoforma di lamine avvolte da fasce superficiali e profonde che ne costituiscono gli organi accessori. Una fascia ricopre superficialmente il muscolo obliquo esterno dell’addome; posteriormente essa si porta sul muscolo grande dorsale, medialmente si fonde con la guaina del muscolo retto, in basso aderisce alla cresta iliaca e al legamento inguinale mentre in alto continua con la fascia del muscolo grande pettorale e del muscolo dentato anteriore. Una seconda fascia si trova tra il muscolo obliquo interno e il muscolo obliquo esterno ed una terza fascia tra il muscolo obliquo interno e il muscolo trasverso.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene satelliti dei rami collaterali dell’arteria ascellare

    Le vene satelliti dei rami collaterali dell’arteria ascellare, in genere doppie, hanno denominazione e decorso uguali a quelli delle arterie. Sono le vene toraciche su­preme, toracoacromiali, toraciche laterali, sottoscapolari, circonflesse anteriori e posteriori dell’omero. Il lo­ro territorio di drenaggio corrisponde al territorio di distribuzione degli omonimi rami arteriosi. Di queste, le vene toraciche laterali ricevo­no vene costoascellari (rami di comunicazione con le ve­ne intercostali) e sono anastomizzate con la vena epiga­strica superficiale (affluente della vena femorale), stabilendo così un circolo anastomotico tra il sistema della vena ca­va superiore e quello della vena cava inferiore. Articolo creato il 26 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria mascellare

    L’arteria mascellare (o mascellare interna) è il ramo terminale più voluminoso dell’arteria carotide esterna; nasce dietro il collo della mandibola, attraversa la fossa infratemporale e, passando superficial­mente o profondamente al capo inferiore del muscolo pterigoideo esterno termina nella fossa pterigopalatina; si divide in tre porzioni: mandibolare, pterigoidea e pterigopalatina. La prima porzione, mandibolare, si porta orizzontal­mente in avanti, fra il collo della mandibola e il lega­mento sfenomandibolare, lungo il margine inferiore del muscolo pterigoideo esterno; è accompagnata dalla ve­na omonima e decorre parallelamente al nervo auricolo-temporale. Sono rami collaterali della porzione mandibolare: Arteria auricolare profonda che attraver­sa la parete anteriore del condotto uditivo esterno e ir­rora la cute di questo…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo flessore breve del mignolo

    Il muscolo flessore breve del mignolo è un muscolo della mano, più precisamente un muscolo dell’eminenza ipotenar. È innerva­to dal nervo ulnare (C8-T1) e, contraendosi, flette la 1a falange del mignolo. Si trova superficialmente e lateralmente nell’emi­nenza ipotenar. Origina dalla parte mediale del legamento trasverso del carpo e dal processo dell’uncinato; si inserisce alla parte mediale del­la base della 1a falange del mignolo. Articolo creato il 18 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato tegumentario

    Mammella

    La mammella è un organo ghiandolare pari e simmetrico che si presenta come un rilievo cutaneo sulla superficie anteriore del torace, ai lati della linea mediana. È determinato dalla presenza di un gruppo di ghiandole, particolarmente sviluppate nella femmina durante l’allattamento. Le mammelle occupano lo spazio tra la 3a e la 7a costa; si estendono in larghezza tra la linea parasternale e la linea ascellare media. Tra le due mammelle s’interpone un solco più o meno ampio, il seno, corrispondente al corpo dello sterno. Nella mammella si distinguono la parte ghiandolare e la parte cutanea che riveste la prima. La ghiandola mammaria ha forma discoidale con superficie anteriore convessa e…