• Anatomia,  Apparato respiratorio

    Cartilagini cuneiformi (di Morgagni)

    Le cartilagini cuneiformi (di Morgagni), che a volte mancano, sono due piccoli bastoncelli contenuti in ognuna delle pieghe ariepiglottiche, parallelamente al margine anteriore delle cartilagini aritenoidi. La loro estremità anteriore determina un rilievo delle pieghe ariepiglottiche che prende il nome di tubercolo cuneiforme. Vengono considerate come frammenti distaccati della cartilagine epiglottide. Sono formate da cartilagine elastica. Articolo creato il 10 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Sangue

    Plasma

    Il plasma è la sostanza liquida intercellulare, che costituisce il 55% circa della massa sanguigna; ha un peso specifico di 1027-1030 e pH leggermente alcalino (7,2-7,3). L’acqua è il principale componente del plasma (90-92%) nel quale si trovano disciolte sostanze diverse: Proteine (albumina, globuline, fibrinogeno) dal 7 al 9%. Costituenti inorganici (sodio, calcio, potassio, magnesio, fosforo, ferro, rame, ecc.) per circa lo 0,9%. Sostanze azotate non proteiche, grassi neutri, fosfolipidi, colesterolo, glucosio, anticorpi, ormoni, enzimi. Articolo creato il 5 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo peroniero breve

    Il muscolo peroniero breve è il più profondo e il più cortodei due muscoli laterali della gamba. È innervato dal nervo peroniero su­perficiale (L5-S1). Contraendosi, abduce e ruo­ta all’esterno il piede. Origina dal 3° medio della faccia laterale della fi­bula nonché dai circostanti setti intermuscolari.I fasci decorrono verticali in basso, continuando in un tendine che passa dietro al malleolo laterale, lo circonda in basso e in avanti e va a fissarsi alla parte dorsale della base del 5° osso metatarsale. È ricoperto dal muscolo pe­roniero lungo e medialmente è in rapporto con la fibula. Articolo creato il 20 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Vasi e nervi dei bronchi

    Le arterie dei bronchi derivano dalle arterie bronchiali, rami dell’aorta. Le vene dei bronchi si versano nelle vene bronchiali. I linfatici dei bronchi, molto numerosi, fanno capo ai linfonodi cervicali profondi, tracheali e bronchiali. I nervi dei bronchi provengono dai plessi polmonari anteriore e posteriore (vago e ortosimpatico). Articolo creato il 12 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Senza categoria

    Lavanda gastrica

    La lavanda gastrica si realizza mediante l’introduzione di una sonda nello stomaco lavando la cavità gastrica con acqua o soluzione fisiologica normale pura o diluita al 50%, per rimuovere il veleno assorbito. L'operazione dovrebbe essere eseguita con la massima tempestività, ma solo se le funzioni vitali del paziente non sono compromesse. Le controindicazioni a questa procedura generalmente sono le stesse che per gli emetici; in più esiste la potenziale complicazione di provocare una ferita meccanica alla gola, all'esofago e allo stomaco.

  • Istologia

    Metodo di von Kossa

    Il metodo di von Kossa è utilizzato per la dimostrazione dei sali di calcio e si basa sulla fissazione da parte dei sali di calcio dell’argento metallico ottenuto per riduzione dal nitrato mediante esposizione alla luce solare o ultravioletta. Il metodo di von Kossa trova, pertanto, utile applicazione nello studio dell’osso non decalcificato. Metodo di von Kossa (fonte: UNC – School of medicine) Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia microscopica

    Struttura del fegato

    La struttura del fegato è complessa. Al di sotto del rivestimento peritoneale, costi­tuito da mesotelio e da uno strato sottomesoteliale fortemente aderente alla superficie epatica, il fegato è ricoperto da un denso strato di tessu­to connettivo collagene con rare fibre elastiche. Questo strato di tessuto connettivo in cui decorrono vasi sanguiferi, linfatici e nervi costituisce una vera e propria capsula fibrosa strettamente legata al parenchima sottostante nel qua­le si addentra con brevi e robusti setti. In corri­spondenza dell’ilo del fegato la capsula fibrosa si ispessisce e penetra all’interno dell’organo, accompagnando le ramificazioni dei vasi, dei condotti biliari e dei nervi e contribuendo a delimitare aree più piccole e circoscritte di…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Vasi e nervi della tonsilla palatina

    La tonsilla palatina è fornita da arterie mino­ri provenienti dai vasi che si distribuiscono agli archi palatini e, principalmente, dall’arteria tonsillare, ramo della palatina ascendente. L’ar­teria tonsillare raggiunge l’organo sulla sua fac­cia laterale e ne perfora la capsula fibrosa di­stribuendosi al suo interno. Le vene formano sulla faccia laterale della tonsilla un plesso tonsillare che si scarica nella vena palatina ascendente. I linfatici fanno capo ai linfonodi cervicali giugulo-digastrici e ai linfonodi che trovansi nei pressi dell’angolo mandibolare. I nervi per la tonsilla provengono dal plesso tonsillare alla cui costituzione partecipano i ner­vi linguale e glossofaringeo. Articolo creato il 14 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.