Dischi intercalari
I dischi intercalari sono zone di contatto e di adesione tra le estremità di fibre muscolari cardiache contigue. Sono ben visibili nei preparati colorati con ematossilina ferrica nei quali appaiono come sottili tratti trasversali interposti fra le estremità di fibre adiacenti. Il disco intercalare può decorrere rettilineo per tutto lo spessore della fibra, ma più spesso appare suddiviso in segmenti trasversali disposti a livelli diversi come i gradini di una scala e collegati da segmenti longitudinali; a questa particolare disposizione si deve il termine di strie scalariformi. A livello dei dischi intercalari non vi è passaggio di miofilamenti da una fibra all’altra.
Carpo
Il carpo è un complesso osseo a forma di doccia con la concavità anteriore e costituisce lo scheletro del segmento prossimale della mano, ossia del polso. Risulta composto di otto ossa, tutte brevi, che si dispongono in una fila prossimale e in una distale. Le ossa della fila prossimale, in direzione latero-mediale, sono: Osso scafoide (o navicolare) carpale. Osso semilunare. Osso piramidale. Osso pisiforme. Le ossa della fila distale, sempre in direzione latero-mediale, sono: Osso trapezio. Osso trapezoide. Osso capitato. Osso uncinato. Il carpo nell’insieme ha forma quadrangolare e appare più ristretto nella parte prossimale che in quella distale. Il suo margine superiore è convesso e può essere paragonato a…
Collettori linfatici
I collettori linfatici si distinguono in superficialie profondia seconda che decorrano nei tegumenti, accolti nello spessore del tessuto connettivo sottocutaneo, oppure che abbiano sede profonda rispetto alla fascia comune o che appartengano ai distretti viscerali. Sono riccamente provvisti di valvole che sono in questi vasi più numerose e regolarmente disposte che nelle vene.
Quiz di ematologia
In questa pagina è possibile esercitarsi su quiz di ematologia. Puoi scegliere un test da 10, 25, 50, 100 o 140 domande, estratte da un archivio di centinaia di domande (della stessa disciplina). Ogni volta che si ripete un quiz le domande saranno diverse e l’ordine delle risposte mescolato. Ogni domanda presenta 5 possibili risposte di cui 1 sola corretta. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate subito dopo aver risposto, nonché al termine del quiz. Per esercitarti su altre discipline o simulazioni, vai qui. Hai riscontrato errori? Invia un messaggio per comunicarlo! Attenzione! Tutti i quiz possono essere svolti liberamente, senza registrazione al sito. Se si desidera archiviare le prove effettuate nella propria…
Ghiandole sudoripare apocrine
Le ghiandole sudoripare apocrine sono poco rappresentate; si trovano solo in alcune sedi quali l’ascella, l’inguine, l’areola mammaria, il monte di Venere, la regione sottombelicale, le grandi labbra, lo scroto e il perineo. Nella femmina esse sono più diffuse che nel maschio e nei negri sono tre volte più numerose che nei bianchi. Tra le ghiandole sudoripare apocrine ci sono la ghiandola mammaria, le ghiandole perianali, le ghiandole ceruminose del meato acustico esterno e le ghiandole di Moll del margine palpebrale. La secrezione di queste ghiandole è continua e il secreto, accumulatosi nel lume, viene eliminato per contrazione delle cellule mioepiteliali innervate da fibre adrenergiche. Il sudore apocrino è un…
Tessuto connettivo propriamente detto
Il tessuto connettivo propriamente detto è suddiviso in due sottoclassi: il tessuto connettivo lasso e il tessuto connettivo denso o compatto. Nel primo le fibre sono bassamente intrecciate tra loro mentre nel secondo sono abbondantissime e raccolte in grossi fasci stipati che conferiscono al tessuto una notevole consistenza. Nel tessuto connettivo compatto le fibre possono avere una disposizione irregolare, disordinata, come nel derma (tessuto connettivo compatto irregolare), oppure essere raccolte in fasci paralleli, come nei tendini, nei legamenti, nelle aponeurosi (tessuto connettivo compatto regolare). Esistono, infine, varietà di tessuto connettivo lasso con proprietà speciali: tessuto mucoso, tessuto elastico, tessuto reticolare, tessuto adiposo, tessuto pigmentato. Articolo creato il 01 marzo 2010.…
Recettori-canale di classe II
I recettori-canale di classe II comprendono solo i recettori del glutammato (GluR). Sono tetrameri che hanno dei domini extracellulari formati da numerosissimi amminoacidi (molte centinaia) che formano una tasca in cui si adattano le molecole del glutammato. Solo 3 eliche, cioè M1, M3 e M4 occupano a tutto spessore la membrana mentre M2 è rappresentata da un’ansa composta da una sequenza di amminoacidi che entra nella membrana dal lato citoplasmatico ma non la attraversa a tutto spessore: la attraversa in parte per ripiegarsi su se stessa ed uscire dallo stesso lato. Tale sequenza è denominata sequenza di permeabilità perché nel recettore del glutammato è proprio quest’ansa che viene riarrangiata in…
Flessura sinistra del colon
La flessura sinistra del colon (o flessura lienale) è posta tra colon trasverso e discendente; si presenta come un tratto di colon incurvato ad angolo acuto aperto in basso, in avanti e medialmente. Si trova nell’ipocondrio sinistro, a un livello in genere superiore a quello della flessura destra. La flessura sinistra del colon è in rapporto: Anteriormente, con il corpo dello stomaco. Posteriormente, con la faccia anteriore del rene e con il surrene sinistro. Lateralmente, con il polo inferiore della milza. La flessura colica sinistra è mantenuta fissa soprattutto dal legamento frenocolico sinistro che, distaccandosi dall’angolo superiore della flessura stessa, raggiunge il diaframma. Questo legamento si mette in rapporto con…
Cellule del tessuto osseo
Nelle ossa in accrescimento si distinguono quattro tipi cellulari: Cellule osteoprogenitrici (o preosteoblasti). Osteoblasti. Osteociti. Osteoclasti. Normalmente, nella formazione dell’osso, le cellule mesenchimali si differenziano in cellule osteoprogenitrici che proliferano attivamente e si trasformano in osteoblasti; questi ultimi, dopo aver deposto la sostanza ossea, si trasformano in osteociti. Gli osteoclasti appartengono ad una linea cellulare diversa da quella degli osteoblasti ed osteociti in quanto discendono dalla cellula staminale emopoietica. Nel periostio e nell’endostio, al termine dei processi osteoformativi, lo strato epitelioide di osteoblasti attivi si trasforma in uno strato di cellule osteoprogenitrici, quiescenti. Questo cambiamento morfologico e funzionale reversibile è definito modulazione in contrapposizione alla differenziazione che comporta una trasformazione…
Cartilagini cuneiformi (di Morgagni)
Le cartilagini cuneiformi (di Morgagni), che a volte mancano, sono due piccoli bastoncelli contenuti in ognuna delle pieghe ariepiglottiche, parallelamente al margine anteriore delle cartilagini aritenoidi. La loro estremità anteriore determina un rilievo delle pieghe ariepiglottiche che prende il nome di tubercolo cuneiforme. Vengono considerate come frammenti distaccati della cartilagine epiglottide. Sono formate da cartilagine elastica. Articolo creato il 10 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.