• Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria meningea media

    L’arteria meningea media è un ramo collaterale della porzione mandibolare dell’arteria mascellare (o arteria mascellare interna). Risale lungo la faccia mediale del mu­scolo pterigoideo esterno e, passando nell’oc­chiello formato dalle due radici del nervo auricolotemporale, raggiunge il foro spinoso e pe­netra nella fossa cranica media dove decorre in un solco scavato nella parte squamosa dell’osso temporale dividendosi nei suoi rami terminali. Rami collaterali dell’arteria meningea media sono: Ramo meningeo ac­cessorio che penetra nel cranio attraverso il foro ovale e si distribuisce al ganglio semilunare e alla dura madre della fossa cranica media. Ramo petroso che penetra nello hiatus del canale faciale dove si anastomizza con l’arteria stilomastoidea, ramo dell’auricolare posteriore.…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori ionotropici glutammatergici (o del glutammato)

    Oltre a recettori metabotropici del glutammato (mGlu), esistono recettori ionotropici glutammatergici (o del glutammato, iGlu) che sono responsabili della trasmissione sinaptica eccitatoria (a differenza dei metabotropici che fungono da modulatori della sinapsi glutammatergica, in quanto reclutati solo in condizioni di elevate concentrazioni extracellulari del neurotrasmettitore).

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Assone (o neurite o cilindrasse)

    L’assone (o neurite o cilindrasse) è un prolungamento, di solito unico, presente in tutti i neuroni. Origina da una piccola protrusione conica del pericario, priva di zolle di Nissl, denominata cono di emergenza. Si distingue dai dendriti per il fatto di essere generalmente più lungo, di avere un contorno più regolare e privo di spine e di non emettere rami collaterali in vicinanza del corpo cellulare; si divide ripetutamente, invece, più distalmente. Le terminazioni dell’assone su altri neuroni o su cellule effettrici formano degli ingrossamenti denominati bottoni terminali (o bulbi sinaptici o piedi terminali).

  • Istologia,  Sangue

    Emopoiesi (o ematopoiesi)

    L’emopoiesi (o ematopoiesi) è l’insieme dei processi che conducono alla formazione e alla maturazione di tutti i tipi di cellule del sangue a partire dai loro precursori. Inizia precocemente (dopo circa 21 giorni dalla fecondazione e dopo circa 2 settimane dall’annidamento della blastocisti nella mucosa uterina) al di fuori dell’embrione, nel mesenchima extraembrionale della parete del sacco vitellino primitivo, dove nello spessore del mesoderma si formano i primi isolotti emopoietici di Wolff. Qui nascono le prime cellule eritroidi (nucleate) che, a circa 4 settimane dalla fecondazione, e dopo la formazione embrionale di un cuore pulsante, cominciano a circolare entro una rete vasale primitiva. L’emopoiesi vitellina diminuisce verso la 7a settimana…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Informatore farmaceutico

    L’informatore farmaceutico è un manuale posseduto da ciascun medico. Nella prima parte di questo manuale ci sono tutte le preparazioni in commercio in ordine alfabetico; la prima parte è costituta da: Nome della preparazione. Nome del principio attivo. Eccipienti che costituiscono la forma farmaceutica. Indicazioni per le patologie. Controindicazioni. Interazioni. Posologia. Tipo di confezioni che si possono trovare. Costo. Classificazione del farmaco (A o C o H). Tipo di ricetta che bisogna utilizzare per la prescrizione. C’è poi una seconda parte dove i principi attivi e le rispettive specialità medicinali in commercio vengono ad essere riportati secondo un ordine ed una classificazione ATC (anatomica-terapeutica-chimica). Tale classificazione è alfa-numerica, cioè costituita…

  • Istologia

    Metodo di May-Grunwald e Giemsa (o metodica panottica di Pappenheim)

    Il metodo di May-Grunwald e Giemsa (o metodica panottica di Pappenheim) si realizza a mezzo di due miscele di coloranti: quella di May-Grunwald, costi­tuita da una soluzione di blu di metilene e di eosina in alcool metilico, il quale funge da fissatore; e quella di Giemsa, corrispondente ad una soluzione in glicerina ed alcool metilico di eosina e di blu di metilene o Azur II. La miscela di May-Grunwald colora soprattutto le strutture acidofile e le granulazioni neutrofile dei leucociti, mentre la miscela di Giemsa colora i nuclei e le strutture azzurrofile. Agglomerato di piastrine colorate con metodo di May-Grunwald e Giemsa (o metodica panottica di Pappenheim) Articolo creato l’8…