• Citologia

    Piastrine (o trombociti)

    Le piastrine (o trombociti) sono piccoli elementi corpuscolati, privi di sostanza nucleare e quindi non da considerare elementi cellulari in senso classico. Le piastrine partecipano, insieme ad altri fattori, all’emostasi, ossia alla serie di eventi che determinano impedimento o arresto del sanguinamento che si verifica quando un vaso sanguigno è leso.

  • Senza categoria

    Nucleoide batterico

    Il DNA batterico si presenta sottoforma di un materiale filamentoso immerso nel citoplasma senza interposizione di una membrana; pertanto, nella cellula procariotica si parla di nucleoide per sottolineare la differenza col nucleo delle cellule eucariotiche che hanno, invece, un sistema di membrane atte a separare il materiale genetico dal citosol.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Linea alba

    La linea alba è un rafe tendineo che si trova nella parte di mezzo della parete addominale anteriore. In generale, per rafe s’intende una linea che segna i margini di contatto o di fusione di due parti di una o di due formazioni anatomiche simmetriche. La linea alba si trova tra i margini dei due muscoli retti e si estende dal processo xifoideo al pube, aumentando la larghezza fino all’ombelico e restringendosi progressivamente al di sotto di questo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazioni sternali

    Insieme alle articolazioni sterno-costali e alle articolazioni intercondrali, costituiscono il gruppo anteriore delle articolazioni del torace. Tutte queste articolazioni, conferendo elasticità e una certa mobilità ai pezzi che formano la parte anteriore della gabbia toracica, rendono possibili i movimenti di elevazione e di abbassamento delle coste che si effettuano a livello delle articolazioni costo-vertebrali e che hanno importanza nella respirazione. Le articolazioni sternali si distinguono in superiore ed inferiore e uniscono, rispettivamente, il manubrio al corpo dello sterno e il corpo al processo xifoideo. L’articolazione sternale superiore è una sinfisi. Le superfici articolari del manubrio e del corpo sono infatti riunite mediante l’interposizione di una fibrocartilagine che, lateralmente, continua con…

  • Anatomia microscopica

    Tubulo prossimale

    Il tubulo prossimale origina dal polo urinario del corpuscolo renale (di Malpighi); alla sua origine presenta un restringimento anulare, il colletto; assume quindi un de­corso estremamente tortuoso (segmento contor­to o convoluto) compiendo numerose anse con­tenute nella parte convoluta della corticale. Nel­la sua porzione terminale si fa rettilineo (seg­mento rettilineo) e penetra nel raggio midollare più vicino dove prosegue nell'ansa del nefrone. Ha un diametro di 40-60 mm e una lunghezza media di circa 14 mm.

  • Istologia,  Tessuto osseo

    Osso spugnoso

    L’osso spugnoso ha un aspetto alveolare ed è costituito di sottili trabecole (o spicole), formate da lamelle addossate le une alle altre, che si ramificano e si anastomizzano in una rete tridimensionale nelle cui maglie è accolto il midollo osseo; queste cavità midollari sono spazi intercomunicanti e si continuano nelle ossa lunghe con la cavità midollare della diafisi.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo estensore ulnare del carpo

    Il muscolo estensore ulnare del carpo è un muscolo epicondiloideo, quindi un muscolo posteriore superficiale dell’avambraccio. È innervato dal nervo radiale (C6-C8) e, contraendosi, estende e inclina medialmente la mano. Si trova medialmente al muscolo estensore proprio del mi­gnolo. Origina dall'epicondilo, dal legamento collaterale radiale dell'articolazione del gomito, dalla fascia antibrachiale, dai setti intermuscolari contigui e dal margine posteriore dell'ulna.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Dotto epatico comune

    Il dotto epatico comune è quel tratto della via biliare principale che si estende tra il punto di unione dei dotti epatici destro e sinistro e l’origine del coledoco, dove cioè nel dotto epatico stesso confluisce il dotto cistico. Di solito il ramo destro del­l’arteria epatica incrocia posteriormente l’origi­ne del dotto epatico, più raramente gli passa al davanti. Il dotto epatico comune ha una lun­ghezza variabile dai 2 ai 3 cm e un calibro me­dio di 5 mm; è compreso nel peduncolo epatico, tra i due foglietti del legamento epatoduodenale. È situato anteriormente e a destra rispetto all’arteria epatica propria e decorre dall’alto in basso e leggermente verso sinistra, trovandosi…