Muscolo condroglosso
Il muscolo condroglosso è un muscolo estrinseco della lingua; contraendosi, trae la lingua in basso e indietro. Origina dal piccolo corno dell’osso ioide e si porta in alto e in avanti; raggiunta l’estremità posteriore del margine laterale del corpo linguale, i suoi fasci si espandono terminando sul muscolo longitudinale inferiore. Articolo creato il 14 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Cervelletto
Il cervelletto è una formazione soprassiale che deriva dalle pareti laterali e dalla volta della vescicola metencefalica. A sviluppo ultimato si localizza al di dietro del ponte e del bulbo e al di sotto della lamina quadrigemina del mesencefalo. Il cervelletto è situato nella fossa cranica posteriore, accolto nelle fosse cerebellari della squama dell’occipitale; è separato dai lobi occipitali degli emisferi telencefalici, che lo sovrastano, per mezzo di una robusta lamina orizzontale di dura madre denominata tentorio del cervelletto. Il cervelletto rappresenta, dopo gli emisferi telencefalici, la parte dell’encefalo maggiormente sviluppata. Al pari degli emisferi telencefalici, esso appare grigio in superficie dove si trova uno spesso strato corticale reso irregolare…
Arteria intercostale suprema
L’arteria intercostale suprema discende davanti al collo della 1a e 2a costa, lateralmente al tronco dell’ortosimpatico, incrociando i primi nervi toracici. Fornisce, nel 1° spazio intercostale, la 1a arteria intercostale posteriore che si distribuisce in modo analogo alle arterie intercostali posteriori aortiche. Termina come 2a arteria intercostale posteriore. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Struttura del linfonodo
Il linfonodo è formato da una capsula, stroma reticolare, tessuto linfoide, vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi. Capsula linfonodale La capsula è costituita da tessuto connettivo collageno denso. Essa presenta un’estesa superficie convessa che, in corrispondenza di un margine, si approfonda per costituire l’ilo. Vasi linfatici afferenti attraversano la superficie convessa della capsula sboccando in un seno sottocapsulare (o marginale). La linfa filtra attraverso il linfonodo fino ai seni midollari, uscendo dall’ilo tramite l’unico vaso linfatico efferente. Dalla superficie interna della capsula si affondano verso l’interno sepimenti (o trabecole) di tessuto connettivo che circoscrivono spazi di forma irregolare denominati logge corticali nella parte periferica e canali midollari nella parte centrale.…
Cartilagini della laringe
Le cartilagini della laringe sono: La cartilagine tiroide, impari, a forma di scudo, costituita da due lamine che occupano le parti superiore, anteriore e laterali della laringe. La cartilagine cricoide, impari, a forma di anello, posta subito sopra la trachea. Le cartilagini aritenoidi, pari, a forma di piramidi, situate posteriormente al di sopra della cricoide. La cartilagine epiglottide, impari, in forma di foglia che sovrasta l’apertura superiore della laringe. A queste cartilagini principali si aggiungono piccole cartilagini accessorie che sono le cartilagini corniculate (di Santorini), le cartilagini cuneiformi (di Morgagni) e altre minori, per lo più comprese nello spessore di legamenti (come le cartilagini triticee).
Osso sfenoide
L’osso sfenoide è un osso impari e mediano che prende parte alla costituzione della base cranica e delle pareti delle cavità nasali e orbitarie. Vi si considerano un corpo, due coppie di prolungamenti laminari chiamati piccole e grandi ali e due processi pterigoidei. Il corpo dello sfenoide si trova in posizione mediana, tra la parte basilare dell’osso occipitale posteriormente e l’etmoide anteriormente, articolandosi con queste due ossa (mediante sinartrosi). Forma la parte posteriore della volta delle cavità nasali e la parte posteriore della parete mediale delle cavità orbitarie. Il corpo dell’osso sfenoide ha forma cubica; delle 6 facce, quella superiore e le due laterali sono endocraniche, l’anteriore e l’inferiore sono…
Muscoli spinoappendicolari
Insieme ai muscoli toracoappendicolari, ai muscoli spino-costali e al diaframma, costituiscono i muscoli estrinseci del torace. I muscoli spinoappendicolari hanno origine dalla colonna vertebrale e raggiungono le ossa del cingolo toracico e l’omero. Possono anche essere considerati muscoli estrinseci dell’arto superiore. I muscoli spinoappendicolari comprendono: Muscolo trapezio. Muscolo grande dorsale. Muscolo romboide. Muscolo elevatore della scapola. Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Femore
Il femore è un osso lungo che forma lo scheletro della coscia. Nella stazione eretta esso risulta obliquo in basso e medialmente; nella femmina, per la maggior larghezza del bacino, tale obliquità è più accentuata. Vi si distinguono un corpo e due estremità. Il corpo non è esattamente rettilineo, ma incurvato ad arco a concavità posteriore; è prismatico e vi si possono considerare tre facce (anteriore, postero-mediale e postero-laterale) e tre margini (mediale, laterale e posteriore). Le facce sono lisce e leggermente convesse. I margini mediale e laterale sono smussi; quello posteriore, invece, è spesso, rugoso e viene denominato linea aspra. Lungo il suo decorso si trova, di regola, il…
Ormone luteinizzante (LH)
L’ormone luteinizzante (LH) è un neuropeptide (è una glicoproteina) che, come l’ormone follicolo-stimolante (FSH), la gonadotropina corionica (HCG) e l’ormone tireotropo (o tireotropina, TSH), è formato da una subunità alfa (di 89 aminoacidi), necessaria per il legame della gonadotropina ai propri recettori, e da una subunità beta (di 115 aminoacidi) che differenzia quest’ormone dall’FSH, dall’HCG e dal TSH, ed è responsabile della specificità di azione ormonale. La secrezione di LH esibisce oscillazioni pulsatili che sono sincronizzate con quelle della secrezione di FSH, ma di maggior ampiezza.
Vena ileolombare
La vena ileolombare raccoglie il sangue refluo dai muscoli del dorso, dal muscolo psoas, dal muscolo iliaco e dalle due ultime vene intervertebrali della regione lombare. Origina dalla confluenza di un ramo iliaco e di un ramo lombare, decorre dietro al muscolo psoas e termina sboccando nel tratto prossimale della vena iliaca interna. Comunica, in alto, con la vena lombare ascendente, radice della vena azigos a destra, della vena emiazigos a sinistra. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.