• Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Vene del ponte

    Le vene del ponte convergono sulla faccia anteriore del ponte dove formano il plesso venoso prepontino, ricco plesso venoso cui mette capo anche la vena mediana inferiore del bulbo e che comunica sui lati con le vene flocculari del cervelletto. Questo plesso venoso si scarica nelle vene basilari (di Rosenthal) e, tramite queste, nella grande vena cerebrale (di Galeno); si scarica inoltre nelle vene flocculari e, mediante queste, nei seni petrosi sia superiori che inferiori della dura madre. Le vene del ponte fanno capo a quelle del mesencefalo in alto, a quelle bulbari in basso e a quelle cerebellari lateralmente e in dietro.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Biotrasformazione dei farmaci

    L’organismo considera il farmaco una sostanza estranea e tende perciò ad eliminarla. Affinché tali sostanze possano penetrare nel nostro organismo devono avere delle caratteristiche di liposolubilità e non ionizzazione. Allo stesso tempo, però, se tali caratteristiche dovessero permanere, il farmaco resterebbe nell’organismo e non sarebbe eliminato. L’organismo cerca tramite processi di biotrasformazione (o metabolizzazione) di trasformare le caratteristiche del farmaco in modo da renderlo: Più ionizzato, quindi meno liposolubile, in modo che possa andare incontro a processi di eliminazione ed escrezione a livello dei vari organi escretori. Meno affine per le proteine plasmatiche e tissutali. Questo discorso è molto importante per i farmaci liposolubili mentre quelli idrosolubili, di solito, vengono…

  • Anatomia,  Apparato genitale femminile

    Mezzi di fissità dell’utero

    L’utero è un organo molto mobile e quindi può subire notevoli spostamenti soprattutto nella parte corrispondente al corpo; peraltro, numerose formazioni concorrono a limitarne la mobilità, fissando soprattutto il collo nella sua posizione al centro della pelvi. In primo luogo, hanno importanza in questo senso le connessioni con gli organi vicini, in particolare con la vagina e, tramite questa, con il pavimento pelvico. La porzione sopravaginale del collo è inoltre unita alla vescica in avanti tramite connettivo lasso e lateralmente, per mezzo di fasci di cellule muscolari lisce, costituenti i muscoli uterovescicali. In dietro, al di sotto dell’istmo, due fasci di fibre muscolari lisce, provenienti dalla parete uterina e dalla…

  • Biologia

    Pompe cellulari

    Le pompe cellulari sono proteine di membrana che trasportano i soluti contro gradiente elettrochimico e di concentrazione utilizzando l’energia che deriva dall’idrolisi dell’ATP; rappresentano, quindi, un trasporto attivo. Esistono 4 tipi di pompe: Pompe di tipo P. Pompe di tipo V. Pompe di tipo F. Pompe di tipo ABC. Articolo creato il 24 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Quiz

    Examen oficial MIR 2020

    In questa pagina è possibile effettuare una prova ufficiale del concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche 2020 in Spagna (MIR 2020) secondo le regole ufficiali, ovvero: 175 domande (+ 10 di riserva) a risposta multipla, ognuna con 4 possibili risposte; 1 sola risposta corretta; 3 punti per risposta corretta; 0 punti per risposta non data; -1 punto per risposta errata; 240 minuti di tempo. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate al termine della prova. Il risultato sarà visualizzato entro 30 secondi, quindi attendere dopo aver cliccato su “Risultato”. Se la prova non è completata nel tempo stabilito, il quiz sarà automaticamente terminato e visualizzato il punteggio. Ogni volta che…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria poplitea

    L’arteria poplitea rappresenta la continuazione dell’arteria femorale quando fuoriesce dal canale dei muscoli adduttori. Situata dietro l'articolazione del ginocchio, si estende dal canale degli adduttori all'arcata tendinea del muscolo soleo, al di là della quale si divide nelle arterie tibiale ante­rioree tibiale posteriore.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo abduttore lungo del pollice

    Il muscolo abduttore lungo del pollice è il più laterale dei muscoli posteriori profondi dell’avambraccio. È innervato dal nervo radiale (C6-C7) e agisce abducendo il pollice e la mano. Origina dalla faccia posteriore dell’ulna, dalla membrana interossea e dalla faccia posteriore del radio. Il suo ventre si porta in basso e all’esterno, sulla faccia laterale del radio, e prosegue in un tendine che attraver­sa il 1° condotto del legamento dorsale del car­po per inserirsi sulla parte laterale della base del 1° osso metacarpale. Dal tendine si può distac­care un fascetto fibroso che dà origine al muscolo abduttore breve del pollice. Articolo creato il 16 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto…