Vene della circolazione generale
Le vene della circolazione generale fanno capo al sistema delle vene cave. Articolo creato il 25 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Metodo di May-Grunwald e Giemsa (o metodica panottica di Pappenheim)
Il metodo di May-Grunwald e Giemsa (o metodica panottica di Pappenheim) si realizza a mezzo di due miscele di coloranti: quella di May-Grunwald, costituita da una soluzione di blu di metilene e di eosina in alcool metilico, il quale funge da fissatore; e quella di Giemsa, corrispondente ad una soluzione in glicerina ed alcool metilico di eosina e di blu di metilene o Azur II. La miscela di May-Grunwald colora soprattutto le strutture acidofile e le granulazioni neutrofile dei leucociti, mentre la miscela di Giemsa colora i nuclei e le strutture azzurrofile. Agglomerato di piastrine colorate con metodo di May-Grunwald e Giemsa (o metodica panottica di Pappenheim) Articolo creato l’8…
Arterie del ponte
La vascolarizzazione arteriosa del ponte dipende principalmente dal tronco basilare che si forma per confluenza delle due arterie vertebrali. Il tronco basilare decorre ventralmente nel solco mediano anteriore del ponte e dà origine alle arterie penetranti centrali, che si affondano nel ponte in corrispondenza del solco basilare e vanno ad irrorare i nuclei motori dei nervi encefalici situati nel ponte; dà luogo poi ad una serie di rami collaterali che si ramificano e si anastomizzano sulla faccia anteriore del ponte, formando una rete arteriosa entro la pia madre. Da tale rete arteriosa prendono origine le arterie penetranti periferiche, che si affondano nel ponte per irrorare gli altri nuclei e la…
Osso zigomatico
L'osso zigomatico è un osso pari di forma quadrangolare che si trova lateralmente al mascellare, al di sotto dell’osso frontale, al davanti del temporale e della grande ala dello sfenoide. Riunendosi con il processo zigomatico dell’osso temporale forma l’arcata zigomatica che rappresenta un ponte di connessione tra la scatola cranica e il massiccio faciale. Presenta due facce, quattro margini (due superiori e due inferiori) e quattro angoli. La faccia laterale o malare è liscia e convessa. La faccia mediale o temporale è concava e concorre a delimitare le fosse temporale e infratemporale.
Centro primario (o diafisario)
La prima indicazione di inizio dell’ossificazione della cartilagine ialina di un osso lungo si riscontra nel centro delle diafisi. I centri primari (o diafisari) compaiono molto precocemente tra il 2° e il 3° mese di vita intrauterina. Il primo centro di ossificazione diafisario a comparire è quello della clavicola (5a-6a settimana di vita intrauterina).
Cavo del timpano
Il cavo del timpano è una cavità ossea contenuta nella rocca petrosa dell’osso temporale e posta tra l’orecchio esterno e l’orecchio interno. Accoglie la catena degli ossicini e comunica attraverso la tuba uditiva con la faringe e mediante l’aditus ad antrum con l’apparato mastoideo. Ha la forma di una lente biconcava in cui si considerano due pareti (laterale e mediale) più estese e una circonferenza, più ristretta, che può essere suddivisa in quattro pareti: anteriore, posteriore, superiore e inferiore. La parete laterale è costituita per i 3/5 dalla membrana del timpano e per la restante parte da una cornicetta ossea che circonda la membrana. Tale cornicetta è molto ristretta (1-2…
Vasi linfatici
Procedendo dalla periferia, i vasi linfatici si distinguono in: Capillari linfatici e reti d’origine, che costituiscono, nella compagine dei tessuti e degli organi, la sezione periferica assorbente del sistema. Precollettori, che sono gli esili e brevi tronchicini linfatici di raccordo e di connessione tra la sezione periferica assorbente e le vere e proprie vie linfatiche di deflusso. Collettori linfatici, che costituiscono, nel loro insieme, il vasto e complesso sistema delle vie linfatiche di deflusso e sono pre- e postlinfonodali, in quanto lungo il loro decorso sono intercalate le stazioni linfonodali. Tronchi linfatici principali, che sono i vasi linfatici di maggior calibro; si formano per la confluenza dei collettori efferenti dei più…
Articolazioni intercuneiformi
Le articolazioni intercuneiformi fanno parte delle articolazioni tra le ossa della fila distale del tarso esi stabiliscono tra il 1° e il 2° e tra il 2° e il 3° osso cuneiforme; sono artrodie. Le faccette articolari, piane, sono poste sulla faccia laterale del 1° e del 2° osso cuneiforme e corrispondono a quelle mediali del 2° e del 3°. I capi ossei sono riuniti da una capsula articolare incompleta che continua con quelle delle articolazioni cuneo-navicolare e tarso-metatarsale.
Mammella durante l’allattamento
La ghiandola mammaria assume la sua compiuta espressione morfologica e funzionale solo con l'instaurarsi della secrezione lattea. Solo in questo periodo si osserva una proliferazione dell’epitelio dei tubuli che forma estroflessioni bulbari cave che corrispondono agli alveoli. All'aumento della componente epiteliale corrisponde una riduzione rispettiva del tessuto connettivo e adiposo.
Osso compatto (o denso)
L’osso compatto appare sottoforma di una massa solida continua. Osservando al microscopio sottili sezioni trasversali e longitudinali di diafisi di osso lungo macerato, è possibile osservare che la sostanza ossea è attraversata da numerosi canali longitudinali, o talora obliqui: sono i canali di Havers. Una seconda categoria di canali, di calibro inferiore, attraversano l’osso obliquamente o perpendicolarmente al suo asse maggiore, connettendosi con i canali di Havers, e si aprono alle superfici periostale ed endostale: sono i canali di Volkmann. Piccoli vasi sanguigni e nervi penetrano dall’endostio e dal periostio nei canali di Volkmann e da questi nei canali di Havers. I canali di Havers e di Volkmann, quindi, sono…