• Farmacologia e tossicologia clinica

    Canali del calcio di tipo R

    I canali del calcio di tipo R sono canali ionici del calcio voltaggio-dipendenti, facenti parte della classe dei canali del calcio ad alto voltaggio (HVA), insieme ai canali del calcio di tipo L, N e P/Q. Si trovano su neuroni ma sono ancora poco caratterizzati. Articolo creato il 3 ottobre 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene cardiache

    Il sangue refluo dalle pareti del cuore è rac­colto dalle vene cardiache le quali, largamente anastomizzate tra loro, confluiscono in massi­ma parte in un grosso vaso, il seno coronario, che si apre nell’atrio destro. Altre vene, le vene cardiache anteriori e le vene car­diache minime sboccano nell’atrio e anche nel ventricolo di destra direttamente e separatamente: delle ultime, qualche esilissimo ramo venoso raggiunge anche le cavità sinistre del cuore. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Fasce dei muscoli toracoappendicolari

    I muscoli toracoappendicolari sono rivestiti da fasce: fascia del muscolo grande pettorale, fascia del muscolo dentato anteriore e fascia clavicoracopettorale (o caracoclavicolare). La fascia del muscolo grande pettorale si fissa lungo la linea di origine del muscolo steso, ne riveste la faccia superficiale e continua superiormente con la fascia cervicale superficiale e lateralmente con la fascia deltoidea. Dal margine inferiore del grande pettorale la fascia si porta in fuori e in dietro per continuare nella fascia ascellare. La fascia del muscolo dentato anteriore riveste la faccia superficiale di questo muscolo. La fascia clavicoracopettorale (o caracoclavicolare) origina dalla faccia inferiore della clavicola con due foglietti che involgono il muscolo succlavio per…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena giugulare esterna

    La vena giugulare esterna origina in corri­spondenza dell'angolo della mandibola per la confluenza della vena auricolare posteriore con un ramo venoso anastomotico della vena faciale posteriore. Discende nella parte la­terale del collo, coperta dal musco­lo platisma e, diretta in basso e in dietro, incro­cia esternamente e obliquamente il muscolo sternocleidomastoideo; quindi giunta al margi­ne superiore della clavicola si approfonda, per­fora le fasce cervicali superficiale e media e ter­mina nella vena succlavia in prossimità della confluenza di questa con la vena giugulare in­terna. Ha situazione superficiale e, se distesa, diventa visibile sotto la cute.

  • Anatomia microscopica

    Capillari biliari

    I capillari biliari hanno un decorso tortuoso e presentano frequenti evaginazioni laterali rive­stite da microvilli. Queste possono considerarsi come vere e proprie diramazioni del canalicolo biliare. Alcune di queste evaginazioni dei capil­lari biliari prendono origine dalle zone esterne del citoplasma degli epatociti e sboccano nel fondo delle docce biliari. Questi diverticoli bene evidenti al microscopio elettronico vengono considerati come radici intracellulari dei capilla­ri biliari.

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Vasi e nervi del naso esterno

    Le arterie del naso esterno provengono dalla mascellare esterna e si anastomizzano con rami dell’arteria oftalmica. Le vene del naso esterno sono tributarie della vena faciale anteriore e comunicano con i grandi plessi situati all’interno delle cavità nasali. I linfatici del naso esterno seguono il decorso delle arterie e sono tributari dei linfonodi sottomandibolari. I linfatici della radice possono portarsi ai linfonodi parotidei superiori. L’innervazione del naso esterno è assicurata dal nervo faciale per i muscoli del naso e dal trigemino per la parte dei rami sensitivi per la pelle. Articolo creato il 7 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene pudende esterne

    Le vene pudende esterne trag­gono origine con un ramo superiore cutaneo che raccoglie il sangue dal monte del pube e con un ramo inferiore, sot­tofasciale, che prende sangue dallo scroto nel maschio, dalle grandi labbra nella femmina. Terminano nell’arco della vena grande safena o nella vena femorale. Comunicano con le vene sottocutanee della parete addominale. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto connettivo

    Tessuto connettivo denso (o compatto) regolare

    Il tessuto connettivo denso (o compatto) regolare è riscontrabile soprattutto nelle strutture sottoposte a trazione in una direzione (tendini, legamenti, aponeurosi e fasce) e nello stroma della cornea. Nei tendini e nei legamenti i fasci di fibre collagene sono fittamente stipati tra loro ed orientati tutti nella direzione della trazione; la sostanza fondamentale amorfa è molto scarsa e le uniche cellule presenti sono i fibroblasti disposti in lunghe file parallele negli interstizi tra i fasci di fibre collagene dove sono spesso interposte anche reti elastiche. I tendini sono costituiti da fasci tendinei più piccoli riuniti insieme da scarso tessuto connettivo lasso. Nelle fasce e nelle aponeurosi i fasci di fibre…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazione acromio-clavicolare

    L'articolazione acromio-clavicolare è un’artrodia che connette la clavicola alla scapola. Sia la clavicola sia l’acromion della scapola presentano una superficie articolare pianeggiante, a contorno ovale; la faccetta clavicolare volge in fuori e in basso, quella acromiale guarda medialmente e in alto. Tra le superfici articolari si trova un disco fibrocartilagineo che presenta variabile sviluppo; raramente esso è completo.