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    Tossicologia

    La tossicologia è la scienza che studia gli effetti sfavorevoli prodotti dalle sostanze chimiche sugli organismi viventi. Tale disciplina è suddivisa in diverse branche fondamentali. La tossicologia descrittiva ha il compito di effettuare prove di tossicità allo scopo di ottenere dati utilizzabili per valutare l’entità del rischio in seguito a esposizione agli agenti chimici. La tossicologia dei meccanismi ha il compito di determinare come tali sostanze esercitino i loro effetti dannosi. La tossicologia normativa giudica se un farmaco o un qualsiasi altro composto chimico comporti un rischio sufficientemente limitato da giustificarne l’impiego per gli scopi proposti. Il medico deve prendere in considerazione l’eventualità che i sintomi manifestati da un paziente possano…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso dell’anca (o coxale)

    L’osso dell’anca (o coxale) è un osso piatto, pari e simmetrico, derivato, nell’adulto, dalla fusione di tre parti che, nella vita prenatale e nell’infanzia, rappresentano os­sa distinte: l’ileo, l’ischio e il pube. L’osso dell’anca viene tuttavia considerato come un’unica entità e le tre parti costitutive come altrettanti abbozzi dello stesso osso. L’osso dell’anca ha forma irregolarmente quadrilatera, offre quindi a considerare due fac­ce, una interna e una esterna e quattro margini. La faccia esterna presenta nel suo centro una profonda cavità approssimativamente sferica detta acetabolo. Tale cavità è delimitata da un lembo osseo circolare, il ciglio cotiloideo (o mar­gine dell’acetabolo), interrotto in tre punti, cor­rispondenti ai punti di fusione dei…

  • Anatomia,  Apparato urinario

    Calici renali

    I calici renali, insieme alla pelvi (o bacinetto) renale, rappresentano la prima parte delle vie urinarie extrarenali tramite cui l'uri­na è trasportata dalle papille renali all'uretere. I calici sono contenuti nel seno renale, circon­dati da tessuto adiposo e da rami di divisione dei vasi e dei nervi renali; essi raccolgono l'urina fuoriuscita dai dotti papillari. Si distinguono in calici minori e calici maggiori.

  • Biologia

    Trasporto passivo

    Il trasporto passivo è una forma di diffusione, ovvero il movimento netto di ioni e molecole da una regione all’altra determinato solo dalle differenze di concentrazione (o di potenziale) delle sostanze tra l’interno e l’esterno della cellula. Se le molecole sono più concentrate all’esterno, il movimento sarà dall’esterno all’interno e viceversa se le molecole sono più concentrate all’interno. La differenza tra le concentrazioni interna ed esterna, che fornisce la fonte di energia per guidare il movimento delle molecole, viene definita gradiente di concentrazione. Per questo motivo, il trasporto passivo non richiede consumo di energia da parte della cellula. Poiché gli ioni sono carichi, la loro diffusione passiva è influenzata anche…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Parasimpatico annesso al nervo intermedio

    Comprende fibre effettrici che stimolano la secrezione delle ghiandole sottomandibolare e sottolinguale e hanno azione vasodilatatrice sui vasi annessi. Inoltre, è mediatore di stimoli viscerali della sensibilità specifica (gustativa) dei 2/3 anteriori della lingua. Gli assoni pregangliari che recano impulsi effettori alla ghiandola lacrimale, alla mucosa del naso e del palato, originano dal nucleo muconasolacrimale e seguono il nervo faciale fino al ganglio genicolato. Di qui corrono nel nervo grande petroso superficiale, poi nel nervo vidiano e mettono capo al ganglio sfenopalatino. I neuroni postgangliari a partire da quest’ultimo ganglio entrano nel nervo zigomatico per raggiungere la ghiandola lacrimale, oppure seguono i nervi nasali e i nervi palatini per distribuirsi…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vasi del cuore

    Le arterie che si distribuiscono al cuore sono le arterie coronarie. Le vene cardiache sono tributarie del seno coronario che sbocca nell’atrio destro. I vasi linfatici del cuore sono tributari dei linfono­di tracheobronchiali. Articolo creato il 6 febbraio 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto osseo

    Ossificazione membranosa (o intramembranosa o mesenchimale)

    Nell'ossificazione membranosa (o intramembranosa o mesenchimale) l’osso si forma direttamente in senso ad un tessuto connettivo primitivo per differenziazione delle cellule mesenchimali in osteoblasti. Questo tipo di osteogenesi interessa le ossa piatte della volta cranica (osso frontale, osso parietale, parte dell’osso occipitale e squama del temporale) e parte della mandibola; queste ossa sono perciò definite ossa membranose.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Fattori che influenzano la biotrasformazione

    I fattori che influenzano la biotrasformazione (o metabolismo) sono: Età Gli enzimi deputati alla metabolizzazione dei farmaci sono degli enzimi inducibili, cioè alla nascita tale corredo enzimatico è quasi nullo e necessita di un periodo di tempo affinché si abbia l’attivazione degli enzimi. Per esempio, andando a controllare la durata del sonno di un topo di 1 giorno di vita dopo somministrazione di un barbiturico, si osserva che utilizzando 10 mg pro kilo il sonno del topo dura un tempo superiore a 360 minuti; se si aumenta il dosaggio a 50 mg pro kilo ed a 100 mg pro kilo si avrà la morte del topo. Ripetendo l’esperimento con le…

  • Anatomia,  Sistema endocrino

    Vasi e nervi della tiroide

    Le arterie deputate all’irrorazione della tiroide sono: le arterie tiroidee su­periori, derivate per ciascun lato, dalla carotide esterna e dalle arterie tiroidee inferiori, che so­no rami del tronco tireocervicale dell'arteria succlavia. Un'arteria tiroidea ima, incostante, può nascere direttamente dal tronco brachiocefalico o dalla carotide comune. Le vene formano nello spazio peritiroideo un ricco plesso che fa capo, per mezzo della vena tiroidea superiore, alla vena giugulare interna e della vena tiroidea inferiore, al rispettivo tronco brachiocefalico.

  • Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Vasi e nervi della prostata

    Le arterie per la prostata provengono princi­palmente dalle arterie vescicali inferiori; piccoli rami accessori vengono forniti dalle arterie pu­dende interne, rettali medie e otturatorie. Le arterie costituiscono una rete su­perficiale dalla quale originano piccoli rami che si approfondano nell'organo. Le vene costituiscono, da ciascun lato della ghiandola, un ricco plesso nel quale confluisco­no anche vene vescicali (plessi vescicoprostatici, tributari delle vene iliache interne).