Arteria surrenale media
L’arteria surrenale media è un ramo collaterale viscerale dell’aorta addominale. È un’arteria pari che origina dalle facce laterali dell’aorta addominale e si dirige lateralmente e in alto, incrociando il pilastro mediale del diaframma, per raggiungere la superficie del surrene, dove si anastomizza con le diramazioni dell’arteria surrenale superiore (ramo dell’arteria frenica inferiore) e dell’arteria surrenale inferiore (ramo dell’arteria renale). Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Recettore del TNF-alfa
Esistono due tipi di recettore del TNF-α (fattore di necrosi tumorale-alfa). Il recettore del TNF-α tipo 1 è definito anche recettore di apoptosi in quanto nella parte intracellulare possiede il “dominio di morte” che può reclutare un complesso proteico in grado di attivare enzimi coinvolti nell’apoptosi (la caspasi 8). Il recettore del TNF-α tipo 2 è implicato nell’attivazione di un effettore, il fattore nucleare-kB (NF-kB) che ha il compito di attivare la trascrizione di geni che codificano per proteine proinfiammatorie. In ultima analisi, quindi, l’attivazione del recettore di tipo 2 ha funzione proinfiammatoria. Quando TNF-α si lega al suo recettore, affinché lo attivi è necessaria la partecipazione di una proteina…
Anastomosi arterovenose
Le anastomosi arterovenose sono comunicazioni fra arterie e vene che si realizzano a livello precapillare. Si presentano sotto due aspetti fondamentali: Come comunicazioni dirette di una arteria con una vena (anastomosi arterovenose di 1° tipo). Nelle anastomosi arterovenose di 1° tipo (più semplici) esistono, in corrispondenza dello sbocco dell’arteria o dell’imbocco della vena, minuscole formazioni sfinteriche o cuscinetti intimali di muscolatura liscia ai quali è affidato il compito di chiusura dell’anastomosi. Come comunicazioni tra una arteria e una vena mediate da un condotto intermedio a struttura speciale (anastomosi arterovenose di 2° tipo). Queste ultime, dette anche anastomosi arterovenose vere, possono presentare morfologia diversa. Il segmento intermedio può avere infatti andamento…
Rapporti della vescica urinaria
Per quanto riguarda i rapporti della vescica urinaria, si distinguono quelli della base, del corpo e dell’apice. Nel maschio, anteriormente, la base della vescica urinaria poggia sulla faccia superiore della prostata alla quale aderisce intimamente. Subito al di dietro contrae rapporti con le vescichette seminali e con le ampolle dei canali deferenti che si trovano medialmente a queste e sono dirette in basso, in avanti e all’interno. Fra le due ampolle rimane uno spazio triangolare ad apice inferiore (trigono interseminale) in corrispondenza del quale la base della vescica è separata dall’ampolla rettale per la sola interposizione di una lamina fibrosa, la fascia rettovescicale. Il tratto inferiore dell’uretere, dopo avere incrociato…
Muscoli del rachide
I muscoli del rachide si distinguono in intrinseci ed estrinseci. I muscoli intrinseci del rachide, cioè che hanno origine e terminazione sulla colonna vertebrale, sono considerati muscoli propri del rachide. Per la maggior parte, questi muscoli sono situati dorsalmente alla colonna, immediatamente a ridosso dello scheletro e vengono denominati muscoli delle docce vertebrali (o muscoli spinodorsali o muscoli erettori della colonna vertebrale). Essi costituiscono lo strato profondo dei muscoli del dorso e sono ricoperti, dalla profondità verso la superficie, da due altri strati muscolari, i muscoli spinocostali e i muscoli spinoappendicolari.
Cellule dell’organismo
Nell’organismo sono presenti circa 200 tipi di cellule, ognuno specializzato in particolari funzioni e quindi con particolari caratteristiche strutturali. Articolo creato il 29 luglio 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Tubuli retti e rete testis
I tubuli retti rappresentano l’inizio delle vie spermatiche e sono contenuti nel testicolo: fanno bruscamente seguito ai segmenti terminali dei tubuli seminiferi ed emergono dall’apice dei lobuli testicolari. Ciascun tubulo retto è rappresentato da un canalicolo del diametro di 20-90 µm. Dopo un breve decorso rettilineo in seno al mediastino (200-400 µm), i tubuli retti si anastomizzano fra loro per costituire la rete testis. La rete testis è formata da un complicato sistema di canalicoli e di lacune irregolari ampiamente anastomizzate, scavate nel tessuto connettivo del mediastino testicolare. L’ampiezza dei canalicoli e delle lacune varia da 20 µm a 300 µm; il loro lume è sovente attraversato da tralci cilindrici…
Palato molle
Il palato molle fa seguito dietro al palato duro e si presenta come una lamina muscolare rivestita sulle due facce da mucosa. Ha la funzione di isolare il rinofaringe rispetto alla cavità orale durante la deglutizione; il ricco corredo muscolare lo rende molto mobile. Il palato molle, quasi orizzontale nella sua porzione anteriore, si fa poi obliquo dall’alto in basso e dall’avanti in dietro. Presenta: Una faccia inferiore (o buccale), liscia e concava che è percorsa nel mezzo dal rafe del palato molle. Una faccia superiore (o faringea), con la superficie irregolare per la presenza di piccoli rilievi, che prosegue in avanti nel pavimento delle cavità nasali. Un margine anteriore…
Vasi e nervi dell’epididimo
Le arterie per l’epididimo provengono dall’arteria testicolare (rami epididimali) e dall’arteria deferenziale; questi rami si anastomizzano fra loro a livello della coda dell’epididimo. Le vene della testa dell’epididimo si scaricano nel plesso pampiniforme anteriore, mentre quelle del corpo e della coda terminano nel plesso posteriore. I linfatici, insieme a quelli del testicolo, si portano ai linfonodi pre- e paraaortici. I nervi, satelliti dei vasi sanguigni, sono dati dal plesso testicolare. Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Recettori metabotropici glutammatergici (o del glutammato)
Oltre a recettori ionotropici del glutammato (iGlu), esistono recettori metabotropici glutammatergici (o del glutammato, mGlu) che, a differenza dei primi che sono responsabili della trasmissione sinaptica eccitatoria, fungono da modulatori della sinapsi glutammatergica, in quanto reclutati solo in condizioni di elevate concentrazioni extracellulari del neurotrasmettitore. Si conoscono 8 sottotipi di mGlu (mGlu1-8) suddivisi in tre gruppi in base all’omologia di sequenza, al profilo farmacologico e ai meccanismi di trasduzione del segnale. Al I gruppo appartengono i recettori mGlu1 e mGlu5. Essi sono localizzati prevalentemente a livello postsinaptico dove la loro funzione è quella di rinforzare la trasmissione glutammatergica durante fenomeni di plasticità (apprendimento, memoria e coordinazione motoria), interagendo con i…