Cartilagine ialina
La cartilagine ialina è il tipo più diffuso di cartilagine ed è così chiamata perché a fresco appare come una massa traslucida, opalescente, di colore bianco-bluastro; è dotata di un certo grado di elasticità. Il suo nome deriva dal greco “hyalos” (= vetro).
Apparato emolinfopoietico
L’apparato emolinfopoietico è deputato alla produzione degli elementi figurati del sangue e della linfa, ossia eritrociti, leucociti e piastrine, tramite organi molto diversi tra loro per sede, struttura, derivazione embriologica e proprietà funzionali.
Vene epatiche
Le vene epatiche, in numero di 15-20, drenano il sangue refluo dal parenchima epatico, pervenuto al fegato attraverso la vena porta e l'arteria epatica. Emergono dall'organo in corrispondenza della doccia retroilare (o fossa della vena cava).
Placca motrice (o sinapsi neuromuscolare)
La fibra muscolare si contrae in risposta ad un impulso che vi giunge tramite l’assone di una fibra nervosa di moto. La membrana plasmatica della fibra muscolare è strutturalmente simile al plasmalemma degli altri tipi cellulari; è elettricamente polarizzata e quando è eccitata da uno stimolo appropriato, di solito portato da una fibra nervosa, diventa depolarizzata e si verifica la contrazione muscolare. La zona di contatto tra fibra nervosa e fibra muscolare, attraverso la quale l’impulso passa da un tipo cellulare all’altro, prende il nome di placca motrice (o sinapsi neuromuscolare).
Muscoli prevertebrali
I muscoli prevertebrali si trovano sulla faccia anteriore delle vertebre cervicali e delle prime vertebre toraciche e sono ricoperti in avanti dalla fascia cervicale profonda. Sono rappresentati da: - Muscolo lungo del collo. - Muscolo lungo della testa. - Muscolo retto anteriore della testa.
Farmacologia
Farmacologia. Articolo creato il 17 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Struttura del capillare linfatico
I capillari linfatici hanno la parete di una sottigliezza estrema (più sottile di quella dei capillari sanguiferi) e delimitata unicamente dagli esili velamenti citoplasmatici delle cellule endoteliali. La lamina basale è discontinua o addirittura assente e mancano i periciti. Le cellule endoteliali sono pertanto a contatto diretto con l’ambiente extravasale. Esistono, tra i lembi citoplasmatici delle cellule endoteliali, oltre a giunzioni chiuse, che sono le più numerose ma dotate di una certa plasticità, anche giunzioni aperte, vale a dire vere e proprie discontinuità nella parete del capillare, delimitate da lembi cellulari più o meno ravvicinati, attraverso le quali il lume del capillare è in comunicazione diretta con l’ambiente circostante. Non…
Colorazione con ematossilina-eosina
L’ematossilina è una sostanza vegetale che viene estratta dal legno di campeggio (Haematoxylon campechianum). Non è di per sé un colorante, ma diventa tale per ossidazione ad emateina. L’emateina esercita attività tintoriale in presenza di un mordenzatore che di solito è un allume. Trattandosi di colorante basico, questo ha affinità per le sostanze acide, ossia basofile. Si spiega così come esso colori in blu violaceo i nuclei, la mucina e le sostanze fondamentali dei connettivi ad alto tenore di mucopolisaccaridi, come la matrice cartilaginea. L’eosina, che è un derivato dell’anilina e viene usata come colorante di contrasto, è un colorante acido che tinge in rosa la maggioranza delle strutture citoplasmatiche…
Struttura della ghiandola bulbouretrale
Le ghiandole bulbouretrali, del tipo tubuloalveolare composto, sono avvolte da una sottile capsula connettivale contenente fascetti di fibrocellule muscolari lisce; da questa si dipartono i setti che suddividono il parenchima in lobuli irregolari.
Vena femorale
Come nell'arto superiore, anche nell'arto inferiore il circolo venoso refluo si realizza attraverso due sistemi di vasi: le vene profonde, satelliti delle corrispondenti arterie, e le vene superficiali, poste nel sottocutaneo e indipendenti dalla ramificazione arteriosa.