Arteria iliaca comune
L’arteria iliaca comune è un vaso pari che nasce dall’aorta a livello della 4a vertebra lombare e si dirige in basso e in fuori, fino all’articolazione sacroiliaca, dove termina dividendosi nelle arterie iliache esterna e interna. Provvede all’irrorazione delle pareti e dei visceri pelvici, degli organi genitali esterni e degli arti inferiori. L’arteria iliaca comune destra decorre obliquamente davanti al corpo dell’ultima vertebra lombare, dietro al peritoneo parietale. Anteriormente è incrociata dai rami dell’ortosimpatico per il plesso ipogastrico e, nel punto di divisione, dall’uretere. In dietro è separata dai corpi della 4a e 5a vertebra lombare dalla catena dell’ortosimpatico e dalle due vene iliache comuni che confluiscono a formare la…
Dotto coledoco
Il dotto coledoco origina per la confluenza del dotto epatico comune con il dotto cistico, percorre il legamento epatoduodenale, unitamente agli altri elementi del peduncolo epatico, quindi passa posteriormente alla prima porzione del duodeno e alla testa del pancreas e penetra nella parete mediale della seconda porzione duodenale per sboccare nell'ampolla duodenale maggiore. Ha una lunghezza di 6-8 cm e un diametro di circa 4-5 mm.
Prevenzione dell’assorbimento di un veleno
Il trattamento degli avvelenamenti acuti deve essere tempestivo. Il primo obiettivo è il mantenimento delle funzioni vitali, se la loro compromissione è imminente. In secondo luogo, bisogna mantenere la concentrazione del veleno nei tessuti a rischio ai livelli più bassi possibili, prevenendone l’assorbimento e favorendone l’eliminazione. Il terzo obiettivo è combattere gli effetti farmacologici e tossicologici sui siti effettori. Si può agire in diversi modi: Emesi. Lavanda gastrica. Carbone attivo. Inattivazione chimica. Purganti. In caso di inalazione di una sostanza tossica, il primo provvedimento da mettere in atto è allontanare il paziente dalla fonte d’esposizione. Analogamente, è necessario lavare abbondantemente la cute, se è venuta a contatto con il veleno.…
Struttura della tonsilla palatina
La faccia mediale della tonsilla, prospiciente l'istmo delle fauci, è ricoperta da una tonaca mucosa che, in corrispondenza dei poli e dei margini tonsillari, prosegue nella mucosa che tappezza le parti contigue dell'istmo delle fauci. La faccia laterale dell'organo è invece avvolta da tessuto fibroso che forma una capsula.
Metodo di Weigert
Utilizzata per la colorazione delle fibre elastiche, la colorazione di Weigert viene eseguita a mezzo della complessa miscela resorcina-fucsina basica di Weigert, la quale conferisce alle fibre elastiche un colorito blu scuro, quasi nero, mentre le restanti strutture si rivelano grigio-chiare, quasi incolori.
Vene genitali (o vene spermatiche interne)
Le vene genitali (o vene spermatiche interne) raccolgono il sangue dalle gonadi e hanno origine e decorso differenti nei due sessi.
Recettori enzimatici ad attività tirosin-chinasica intrinseca
I recettori enzimatici ad attività tirosin-chinasica intrinseca (TRK) sono recettori di membrana (o di superficie) dotati di attività enzimatica, precisamente di attività fosforilante, selettiva nei confronti dei residui di tirosina. Di questi recettori fanno parte quelli per i fattori di crescita (EGF, IGF, NGF, PDGF, M-CSF, FGF, VEGF), per alcune citochine e per gli ormoni peptidici (insulina); sono recettori simili tra loro e il legame del ligando determina dimerizzazione tranne per il recettore dell’insulina che è già un dimero. Questi recettori sono formati da un’unica α-elica transmembrana di 25 aminoacidi con: Un dominio extracellulare su cui si lega il ligando; Un dominio intracellulare juxtamembrana che lega il dominio catalitico. Un…
Classificazione dei recettori-canale
Ci sono diversi modi per classificare i recettori-canale (o canali ionici ligando-dipendenti): In base alla carica ionica che è trasferita attraverso il canale, i recettori-canale sono classificati in recettori permeabili ai cationi e recettori permeabili agli anioni: Sono recettori permeabili ai cationi: Recettore colinergico nicotinico (muscolare e neuronale) (R ACh). Recettori del glutammato (GluR). Recettore della serotonina di tipo 3 (R 5-HT3). Recettori dei nucleotidi ciclici (cAMP e cGMP). Recettore purinergico di tipo X (R P2X) (dell’ATP). Recettori-canale che determinano variazioni transitorie di potenziale (TRP – Transient Receptor Potential Channels). Sono recettori permeabili agli anioni: Recettori del GABA (tipi A e C). Recettore della glicina di tipo A (Gly RA).…
Farmaco
Farmaco: definizione, da cosa è costituito, quali tipi ci sono.
Sinusoidi
I sinusoidi si differenziano dai capillari comuni (capillari continui e fenestrati) per il lume ampio, irregolare e per il calibro non uniforme. I sinusoidi si anastomizzano largamente fra loro e hanno un decorso tortuoso in quanto si adattano strettamente alla disposizione degli elementi parenchimali degli organi nei quali decorrono. L’endotelio dei sinusoidi può essere costituito oltre che da comuni elementi endoteliali appiattiti, anche da cellule dotate di proprietà granulopessiche e fagocitarie. Queste ultime, che si considerano come istiociti in posizione endoteliale, presentano spesso forma irregolare, fusata o stellata, e si distinguono dalle cellule endoteliali perché, oltre alle numerose vescicole di pinocitosi, presentano numerosi corpi densi nei quali sono localizzate le…