• Anatomia microscopica

    Perimetrio

    Il perimetrio rappresenta la tonaca sierosa dell’utero. Ha la struttura tipica del peritoneo ed è unito al miometrio per mezzo di un sottile strato sottosieroso, più sviluppato in corrispondenza del collo uterino. Articolo creato il 6 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Muscolo retto mediale dell’occhio (o bulbo oculare)

    Il muscolo retto mediale dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal nervo oculomotore comune (III paio dei nervi encefalici); la sua contrazione determina una rotazione del bulbo oculare sul piano orizzontale, con spostamento del polo anteriore in senso mediale. È il più sviluppato dei quattro muscoli retti. Origina dal segmento mediale dall’anello tendineo, si porta in avanti costeggiando la parete mediale dell’orbita e termina inserendosi con un corto e largo tendine sulla superficie mediale della sclera, a circa 5 mm dall’orlo sclerocorneale. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Sangue

    Elementi figurati del sangue

    Gli elementi figurati rappresentano il 45% della massa del sangue. Raccogliendo una goccia di sangue su un vetrino portaoggetti e distribuendola strisciando accuratamente, si ottiene uno strato uniforme in cui sono distribuite le diverse componenti morfologiche del sangue, che può così essere facilmente osservato al microscopio ottico direttamente “a fresco”, o “a contrasto di fase” o dopo colorazione.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo grande pettorale

    Insieme al muscolo piccolo pettorale, al muscolo succlavio e al muscolo dentato anteriore, costituisce i muscoli toracoappendicolari (muscoli estrinseci del torace). Il muscolo grande pettorale è innervato dai nervi toracici anteriori del plesso brachiale (C5-C8 e T1); contrandosi, adduce e ruota all’interno l’omero oppure, se prende punto fisso all’omero, solleva il tronco. È situato anteriormente nel torace e forma gran parte della parete anteriore del cavo ascellare. Vi si distinguono una parte clavicolare, una parte sterno-costale ed una parte addominale. La parte clavicolare origina dai 2/3 mediali del margine anteriore della clavicola. La parte sterno-costale origina dalla faccia anteriore dello sterno e delle prime sei cartilagini costali. La parte addominale…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Superficie esterna della volta (o callotta) cranica

    La superficie esterna della volta (o callotta) cranica appare liscia e convessa. È formata dall’osso frontale in avanti, dai due parietali nella parte intermedia e dall’osso occipitale in dietro. Queste ossa sono tra loro congiunte nelle suture fronto-parietale o coronale, interparietale o sagittale e parieto-occipitale o lambdoidea. Il contorno della volta, guardando il cranio dall’alto, può essere ovale o più o meno circolare; il maggior diametro si trova più prossimo alla regione occipitale che a quella frontale. La superficie esterna delle ossa che formano la volta si presenta regolare ma non uniformemente convessa; la massima convessità si trova in corrispondenza delle due bozze parietali. Il punto più elevato della volta,…

  • Anatomia,  Sistema endocrino

    Ghiandole endocrine pluricellulari

    Le ghiandole endocrine pluricellulari sono rappresentate da: Ipofisi. Epifisi. Tiroi­de. Paratiroidi. Isolotti pancreatici. Ghiandole surrenali. Ghiandola interstiziale del testicolo. Teca interna dei follicoli oofori. Ghiandola interstiziale dell’ovaia. Corpo luteo. Le ghiandole endocrine pluricellulari presen­tano un’organizzazione strutturale diversa da organo a organo. Da un punto di vista morfo­logico esse possono infatti essere distinte in: 1) ghiandole a struttura compatta, costituite cioè da cordoni o nidi cellulari; 2) ghiandole a struttura follicolare, nelle quali le cellule sono disposte a circoscrivere cavità contenenti colloi­de; 3) ghiandole interstiziali, formate da gruppi di cellule endocrine sparsi nello stroma di un or­gano non endocrino. Dal punto di vista dell’origine embriologica si distinguono: 1) ghiandole di origine…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Canali del calcio non dipendenti da voltaggio

    I canali del calcio non dipendenti da voltaggio si suddividono in diversi tipi: ROCC (recettori-canale), di cui fanno parte: Recettore nicotinico neuronale per l’ACh (nAChR). Recettore per il glutammato di tipo NMDA. Recettore per l’ATP di tipo X (P2X). Recettore per la serotonina di tipo 3 (R 5HT3). SOCC (canali del calcio attivati dallo svuotamento degli organelli di deposito -reticolo endoplasmatico-): si aprono direttamente in seguito all’attivazione di una proteina G o in seguito alla produzione di cAMP, cGMP, ADP-ribosio, acido arachidonico, sfingosina. Sono canali del calcio di tipo T. Questi canali si trovano a livello del reticolo endoplasmatico che rappresenta un deposito intracitoplasmatico di calcio. Quando si riduce la…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Tronco (o tripode) celiaco

    Il tronco (o tripode) celiaco è un ramo collaterale viscerale dell’aorta addominale. È una grossa arteria, lunga circa 1,5 cm che nasce dalla faccia anteriore dell'aorta addomi­nale, sotto l'orifizio aortico del diaframma e le arterie freniche inferiori. Decorre in avanti e verso destra e si divide in tre rami, l'arteriagastrica sinistra, l'arteria epatica (o gastroepatica), l'arteria lienale (o gastrolienale).

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Arterie del midollo spinale

    Per quanto riguarda la vascolarizzazione del midollo spinale, i vasi sono in continuità con quelli dell’encefalo, particolarmente del tronco encefalico. Alla sua vascolarizzazione partecipano le arterie vertebrale, cervicale ascendente e intercostale suprema (collaterali dell'arteria succlavia), le arterie intercostali posteriori (collaterali del­l'aorta toracica), le arterie lombari (collaterali dell'aorta ad­dominale e della sacrale mediana), le arterie sa­crali laterali (collaterali dell'arteria iliaca interna).

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo opponente del mignolo

    Il muscolo opponente del mignolo è un muscolo della mano, più precisamente un muscolo dell’eminenza ipotenar. È innervato dal nervo ulnare (C8-T1) e, contraendosi, flette il mignolo e lo abduce. Si trova profondamente ai muscoli abduttore breve e flessore breve del mignolo. Origina dal processo dell’uncinato e dal legamento trasverso del car­po; si inserisce alla faccia mediale e al capitello del 5° osso metacarpale. Articolo creato il 18 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.