• Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo abduttore breve del pollice

    Il muscolo abduttore breve del pollice è un muscolo della mano, più precisamente un muscolo dell’eminenza tenar, che è  innervato dal nervo mediano (C6-C8). Come il muscolo flessore breve del pollice, flette e abduce il 1° osso metacarpale e flette la corri­spondente falange prossimale. Ori­gina dalla parte antero-laterale del legamento trasverso del carpo, dal tubercolo dello scafoide e da un fascetto tendineo che si distacca dal ten­dine dell'abduttore lungo del pollice; si inserisce alla parte laterale della base della falange pros­simale e, con una espansione tendinea, al tendi­ne del muscolo estensore lungo del pollice.

  • Biologia

    Recettori intracellulari

    Così definiti per distinguerli dai recettori di membrana (o di superficie), i recettori intracellulari sono proteine nucleari o citoplasmatiche (solo i recettori dei glucocorticoidi, dei mineralcorticoidi e del progesterone) che in seguito all’interazione con i rispettivi ligandi sono in grado di controllare l’espressione genica. I ligandi devono attraversare la membrana cellulare per entrare nel citoplasma, perciò devono essere molecole lipofiliche o avere un carrier specifico. In generale, tutti i recettori intracellulari sono formati da una singola catena polipeptidica di 400-1000 aminoacidi che presenta: Una regione N-terminale. Una regione che lega il DNA di circa 70 amminoacidi, composta da un dominio denominato “zinc finger”, ricco in cisteine organizzate intorno ad un…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo obliquo inferiore della testa

    Il muscolo obliquo inferiore della testa è innervato dai nervi sottooccipitale e grande occipitale; contraendosi, ruota la testa. Origina dalla superficie laterale del processo spinoso dell’epistrofeo e si porta in alto e in fuori, per inserirsi alla faccia inferiore e al margine posteriore del processo trasverso dell’atlante. Si trova profondamente al muscolo semispinale della testa e superficialmente rispetto all’articolazione atlo-assiale posteriore. Tra il margine laterale del muscolo grande retto posteriore e i margini mediali dei muscoli obliqui superiore e inferiore, si delimita uno spazio triangolare in cui passano l’arteria vertebrale e il ramo posteriore del nervo sottooccipitale. Articolo creato il 23 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arterie sacrali laterali

    Le arterie sacrali laterali sono rami collaterali del tron­co posteriore dell’arteria iliaca interna. Sono in genere due per lato, una superiore e una inferiore. La superiore si dirige medialmente ed entra nel 1° o 2° foro sacrale anteriore dove si divide in un ramo spinale per il canale vertebrale sacrale e in un ramo muscolocutaneo che esce dal 1° foro sacrale posteriore e si distribuisce ai muscoli della doccia sacrale. L’inferiore scende davanti ai nervi sacrali ventra­li e termina a livello dell’articolazione sacrococcigea, anastomizzandosi con l’arteria del lato opposto e con l’arteria sacrale mediana. Dà rami spinali che penetrano nei fori sacrali anteriori. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo…

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Vascolarizzazione del polmone

    Nel polmone esistono due diversi sistemi vascolari: un sistema funzionale, quello dei vasi polmonari che costituiscono la piccola circolazione, e un sistema nutritizio, quello dei vasi bronchiali, che fa parte della grande circolazione. Tra i due sistemi si stabiliscono anastomosi. Sistema dei vasi polmonari I due rami, destro e sinistro, dell’arteria polmonare entrano nei polmoni a livello dell’ilo e si ramificano accollandosi ai rami bronchiali e seguendo le loro suddivisioni fino a dare arteriole terminali che decorrono lungo i bronchioli e i condotti alveolari. Questi minuscoli vasi si risolvono infine in una rete capillare contenuta nella parete degli alveoli. Dalla rete capillare perialveolare hanno origine le venule che decorrono nei…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Mesoappendice (o mesenteriolo)

    Il mesoappendice (o mesenteriolo) è una piega triangolare del peritoneo che circonda l’appendice vermiforme e si attacca al di dietro della porzione terminale sinistra del mesentere, in stretta vicinanza del pas­saggio ileocecale. Le sue due lamine, di estensio­ne variabile, racchiudono vasi, nervi e linfatici diretti all’appendice, insieme a un linfonodo. Articolo creato il 21 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Biologia

    Pompe di tipo P

    Le pompe di tipo P, come le pompe di tipo V, sono direttamente dipendenti dall’ATP e sono definite “P” perché durante il loro ciclo di pompaggio legano temporaneamente un gruppo fosforico sottratto dall’ATP. Si trovano sulla membrana plasmatica e si attivano per fosforilazione della subunità alfa. Si tratta di proteine transmembranarie in cui un unico polipeptide svolge tutte le funzioni della pompa che comprendono l’idrolisi dell’ATP, il legame del fosfato e il trasporto dello ione da veicolare attraverso la membrana. Le pompe contengono 10 alfa-eliche transmembrana; l’80% circa della loro massa è costituito da tre estesi domini citoplasmatici. Il primo accoppia l’energia rilasciata dall’idrolisi dell’ATP con il trasporto attivo. Il…

  • Anatomia microscopica

    Struttura del dotto coledoco

    Nella parete del coledoco si riconoscono una tonaca mucosa e una tonaca fibromuscolare. La tonaca mucosa si infossa in più punti a formare cripte tappezzate dall’epitelio di rivestimento. Questo è di tipo batiprismatico semplice ed è formato da cellule assorbenti. Nella lamina propria si trovano ghiandole biliari che si spingono in profondità nella compagine della tonaca fibromuscolare. Nella tonaca fibromuscolare il componente muscolare liscio prevale su quello fibroelastico. I fascetti muscolari sono in prevalenza orientati longitudinalmente e si fanno più consistenti in vicinanza dello sbocco duodenale. Articolo creato il 28 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.