• Istologia,  Sangue

    Linfocitopoiesi

    I linfociti hanno un ciclo funzionale complesso nel quale intervengono: Il sacco vitellino, il fegato fetale e il midollo osseo dai quali originano le cellule staminali. Il timo e l’analogo della borsa di Fabrizio (il fegato e la milza nella vita fetale, il midollo osseo nella vita postnatale) dove i linfociti acquisiscono la competenza immunitaria. Gli organi linfoidi secondari che rappresentano la sede di interazione dell’antigene con l’anticorpo o la cellula specifica. Il midollo rosso, quindi, durante la vita adulta produce anche linfociti B che migrano nel sangue colonizzando gli organi linfoidi secondari. Oltre a questa classe di cellule immunologicamente competenti, il midollo osseo fornisce i precursori staminali indifferenziati dei…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Piccolo omento (o piccolo epiploon)

    Il piccolo omento (o piccolo epiploon) si estende dal solco trasverso della faccia in­feriore del fegato alla piccola curvatura dello stomaco e al margine superiore della prima por­zione del duodeno. Il piccolo epiploon è diviso in due parti, una destra, il legamen­to epatoduodenale (o pars tensa), e una sinistra, il legamento epatogastrico (o pars flaccida). Il legamento epatoduodenale è formato da due foglietti peritoneali tra i quali si trovano le formazioni del peduncolo epatico; esso delimita anteriormente il foro epiploico attraverso il qua­le si accede alla retrocavità degli epiploon. È teso fra il solco trasverso del fegato e il margine superiore della prima porzione duodenale. Il suo margine destro, nella…

  • Anatomia microscopica

    Struttura dell’utricolo e del sacculo

    I due organi risultano costituiti da un epitelio all’interno e da una tonaca connettivale all’esterno. L’epitelio, che è formato da uno strato semplice di cellule appiattite, si differenzia assumendo particolari caratteristiche a livello delle macule. Le macule dell’utricolo e del sacculo hanno infatti struttura analoga a quella delle creste ampollari, con cellule di sostegno ed elementi neurosensoriali cigliati. Le cellule di sostegno, alte e sottili, raggiungono la membrana basale; il loro corpo appare ingrossato nella zona in cui si trova il nucleo e termina alla superficie libera dell’epitelio con un bordo ispessito. Le cellule cigliate, così come avviene a livello delle creste ampollari, si distinguono in cellule del 1° tipo…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazioni

    Le articolazioni sono dispositivi giunzionali che riuniscono le ossa. Le giunzioni presenti tra capi scheletrici, che si effettuano tramite tessuti connettivi interposti a riempire lo spazio tra le estremità articolari, prendono il nome di sinartrosi. In questo caso il tessuto interposto fa sì che ci sia quasi una continuità tra i capi articolari e perciò sono virtualmente immobili o semimobili. Le diartrosi, invece, sono caratterizzate dalla discontinuità e dal contatto tra le cartilagini di incrostazione dei capi articolari; questo contatto è mantenuto tramite legamenti. Sinartrosi (o anfiartrosi) In questo gruppo si considerano suture, sincondrosi e sinfisi. Nelle suture il connettivo presente tra i capi articolari è di tipo denso. Di…

  • Anatomia microscopica

    Perimetrio

    Il perimetrio rappresenta la tonaca sierosa dell’utero. Ha la struttura tipica del peritoneo ed è unito al miometrio per mezzo di un sottile strato sottosieroso, più sviluppato in corrispondenza del collo uterino. Articolo creato il 6 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Muscolo retto mediale dell’occhio (o bulbo oculare)

    Il muscolo retto mediale dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal nervo oculomotore comune (III paio dei nervi encefalici); la sua contrazione determina una rotazione del bulbo oculare sul piano orizzontale, con spostamento del polo anteriore in senso mediale. È il più sviluppato dei quattro muscoli retti. Origina dal segmento mediale dall’anello tendineo, si porta in avanti costeggiando la parete mediale dell’orbita e termina inserendosi con un corto e largo tendine sulla superficie mediale della sclera, a circa 5 mm dall’orlo sclerocorneale. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Sangue

    Elementi figurati del sangue

    Gli elementi figurati rappresentano il 45% della massa del sangue. Raccogliendo una goccia di sangue su un vetrino portaoggetti e distribuendola strisciando accuratamente, si ottiene uno strato uniforme in cui sono distribuite le diverse componenti morfologiche del sangue, che può così essere facilmente osservato al microscopio ottico direttamente “a fresco”, o “a contrasto di fase” o dopo colorazione.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo grande pettorale

    Insieme al muscolo piccolo pettorale, al muscolo succlavio e al muscolo dentato anteriore, costituisce i muscoli toracoappendicolari (muscoli estrinseci del torace). Il muscolo grande pettorale è innervato dai nervi toracici anteriori del plesso brachiale (C5-C8 e T1); contrandosi, adduce e ruota all’interno l’omero oppure, se prende punto fisso all’omero, solleva il tronco. È situato anteriormente nel torace e forma gran parte della parete anteriore del cavo ascellare. Vi si distinguono una parte clavicolare, una parte sterno-costale ed una parte addominale. La parte clavicolare origina dai 2/3 mediali del margine anteriore della clavicola. La parte sterno-costale origina dalla faccia anteriore dello sterno e delle prime sei cartilagini costali. La parte addominale…