Effetti del colesterolo sulla transizione di fase
Il colesterolo ha un duplice effetto: Alle basse temperature amplia l’intervallo di temperature entro il quale si verifica la transizione di fase, quindi aumenta la fluidità delle membrane. Inoltre, alle basse temperature c’è un aumento del numero dei doppi legami nei fosfolipidi di membrana; ciò è particolarmente importante per gli organismi ibernanti. Alle alte temperature limita la velocità di movimento delle catene aciliche, il che porta ad una riduzione della fluidità di membrana. Per questo motivo il colesterolo è considerato un fattore che regola la plasticità delle membrane. Ciò è dovuto al posizionamento del colesterolo all’interno del doppio strato: esso si intercala tra le molecole di fosfolipide di un emistrato,…
Nervo statoacustico
L’8° paio dei nervi encefalici (nervo statoacustico) è composto da 2 parti distinte: il nervo vestibolare il nervo cocleare. Il nervo statoacustico emerge dal tronco encefalico a livello della fossetta retroolivare. Si dirige in avanti ed esternamente, passa davanti al flocculo cerebellare e raggiunge il meato acustico interno. Mentre lo percorre, il nervo che alla sua emergenza appare come un unico grosso tronco, si divide nei 2 nervi vestibolare e cocleare. Il nervo vestibolare incontra il suo ganglio sensitivo e si prolunga poi in 2 rami, superiore e inferiore. Il superiore si risolve in numerosi ramuscoli che escono dal meato acustico interno passando per i forellini dell’area vestibolare superiore e…
Tessuto muscolare striato scheletrico
Il tessuto muscolare striato scheletrico forma i muscoli inseriti sullo scheletro ed è costituito da grossi elementi polinucleati sinciziali (significa una cellula costituita dalla fusione di più cellule -ecco perché contiene più nuclei-), denominati fibre muscolari. Anche i muscoli della lingua, che non si inseriscono sullo scheletro, sono costituiti da tessuto muscolare striato scheletrico. Deriva dai somiti (miotomi) tranne il tessuto muscolare di alcuni muscoli del collo e del capo, che originano dagli archi branchiali, e del diaframma che almeno in parte deriva dalla splancnopleura (mesoderma).
Apparato genitale maschile
L’apparato genitale maschile, nell’insieme degli organi che lo costituiscono, è deputato alla copulazione, alla produzione delle cellule germinali maschili, alla produzione di ormoni sessuali maschili e, infine, permette anche l’espulsione dell’urina raccolta in vescica. Costituiscono l’apparato genitale maschile: Gonadi, che nel maschio sono chiamate testicoli (o didimi). Vie spermatiche: Tubuli retti e rete testis. Epididimi. Canali deferenti. (Funicoli o cordoni spermatici). Condotti eiaculatori. Uretra comune. Ghiandole annesse alle vie spermatiche: Vescichette seminali. Prostata. Ghiandole bulbouretrali. Genitali esterni: Pene. Borsa scrotale (scroto). Organi rudimentali: Appendice del testicolo. Appendice dell’epididimo. Paradidimo. Condottini aberranti. I testicoli, situati nella borsa scrotale, al di fuori cioè della cavità addominale, svolgono la duplice funzione di produrre…
Danno biologico, patrimoniale, morale
La parola danno deriva dal latino “demere” che significa “togliere”, quindi privare un individuo di un bene che gli appartiene. I determinanti del danno fondamentali per la sua produzione sono: la causa lesiva, la lesione e la menomazione. La causa lesiva è un fatto esterno che costituisce il primum movens del danno (ad esempio, la garza dimenticata in addome e il trauma contusivo al femore sono cause lesive). La lesione (o lesione iniziale) è l’alterazione dello stato fisico e psichico che consegue alla causa lesiva: negli esempi anzidetti, la lesione consiste nell’infiammazione del peritoneo e nella frattura del femore. Talora il rapporto causale tra fatto esterno e lesione è di…
Nervo glossofaringeo
Il 9° paio dei nervi encefalici è il nervo glossofaringeo, un nervo misto nel quale sono rappresentati tutti e 4 i tipi di fibre. L’esiguo contingente di fibre motrici somatiche ha origine reale dalla parte rostrale del nucleo ambiguo del midollo allungato e si distribuisce al muscolo costrittore superiore della faringe e al muscolo stilofaringeo; le fibre effettrici viscerali nascono nel bulbo dal nucleo salivatorio inferiore e recano stimoli secretori per la ghiandola parotide e per le ghiandole salivari minori; le fibre sensitive somatiche, prolungamenti di neuroni del ganglio superiore, raccolgono alla periferia stimoli sensitivi della mucosa della cassa del timpano, della tuba uditiva e di un ristretto territorio del…
Terminologia anatomica
Quando si descrive un organo o una parte del corpo è importante tenere a mente dei termini che possano descrivere al meglio ciò che si sta valutando, cercando di creare meno confusione possibile. Genericamente possiamo considerare i termini di posizione e i termini di movimento. Entrambi i termini si riferiscono al soggetto in stazione eretta, con gli arti superiori posti ai lati del tronco e le palme delle mani rivolte all’osservatore. Termini di posizione Sono definiti tali quei termini che caratterizzano la situazione di una qualsiasi parte del corpo; con parole più semplici s’intende stabilire se una parte del corpo si trova avanti, dietro, sopra, sotto, ecc. rispetto ad un’altra…
Proteine G monomeriche
Le proteine G monomeriche Sono proteine che, al pari delle proteine G trimeriche, legano numerosi nucleosidi guaninici e possiedono un’attività intrinseca GTPasica. La loro attività è regolata da sistemi recettoriali indipendenti da quelli coinvolti nell’attività delle proteine G eterotrimeriche. Sono proteine G monomeriche: Ras: fosforila le proteine citoplasmatiche che regolano la proliferazione e la differenziazione cellulare. È costituita da una subunità legata al GDP; questo viene sostituito dal GTP da una proteina che cede il gruppo guanilico (GNRp); ciò attiva ras che fosforila le proteine intracellulari. Per lo spegnimento del segnale, anziché le fosfodiesterasi, avviene una defosforilazione grazie alla proteina GAP (GTPase Activating Proteins). Rap1: inibisce Ras ma attiva le…
Arteria surrenale media
L’arteria surrenale media è un ramo collaterale viscerale dell’aorta addominale. È un’arteria pari che origina dalle facce laterali dell’aorta addominale e si dirige lateralmente e in alto, incrociando il pilastro mediale del diaframma, per raggiungere la superficie del surrene, dove si anastomizza con le diramazioni dell’arteria surrenale superiore (ramo dell’arteria frenica inferiore) e dell’arteria surrenale inferiore (ramo dell’arteria renale). Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Recettore del TNF-alfa
Esistono due tipi di recettore del TNF-α (fattore di necrosi tumorale-alfa). Il recettore del TNF-α tipo 1 è definito anche recettore di apoptosi in quanto nella parte intracellulare possiede il “dominio di morte” che può reclutare un complesso proteico in grado di attivare enzimi coinvolti nell’apoptosi (la caspasi 8). Il recettore del TNF-α tipo 2 è implicato nell’attivazione di un effettore, il fattore nucleare-kB (NF-kB) che ha il compito di attivare la trascrizione di geni che codificano per proteine proinfiammatorie. In ultima analisi, quindi, l’attivazione del recettore di tipo 2 ha funzione proinfiammatoria. Quando TNF-α si lega al suo recettore, affinché lo attivi è necessaria la partecipazione di una proteina…