Borsa omentale (o retrocavità degli epiploon)
La borsa omentale (o retrocavità degli epiploon), di forma irregolare, è localizzata al di dietro dello stomaco ma si estende oltre i suoi limiti. Il termine di borsa omentale con cui essa viene anche indicata è dovuto alla sua analogia con una borsa sierosa, facilitante in questo caso i movimenti gastrici.
Rete venosa cutanea della parete antero-laterale del tronco
Le vene epigastrica superficiale, circonflessa iliaca superficiale e toracoepigastrica, insieme con una vena affluente all’arco venoso del giugulo, con rami perforanti che comunicano con le vene toraciche interne, con le vene toraciche laterali e con le vene pudende esterne, formano una rete di vasi ampiamente anastomizzati, la rete venosa cutanea della parete antero-laterale del tronco. Questa in alto approda alla vena giugulare esterna, alla vena ascellare e al tronco venoso brachiocefalico, e in basso si connette con la vena femorale realizzando un vasto sistema di comunicazione fra vena cava superiore e vena cava inferiore. Inoltre le anastomosi che tale rete contrae con le vene paraombelicali costituiscono un’importante via collaterale intercalata…
Vomere
Il vomere è una lamina impari e mediana, disposta sagittalmente nella compagine del setto nasale. Ha forma quadrangolare con due facce, destra e sinistra e quattro margini. Le facce sono piane con alcuni solchi vascolari e nervosi. Il margine superiore corrisponde alla faccia inferiore del corpo dello sfenoide e si sdoppia nelle cosiddette ali del vomere che comprendono il rostro sfenoidale. Il margine inferiore è orizzontale e si articola con la cresta nasale formata dai margini mediali dei processi palatini delle due ossa mascellari e delle parti orizzontali delle due ossa palatine.
Diaframma pelvico
Il diaframma pelvico è innervato dal plesso pudendo (S3-S4) e, contraendosi, solleva il pavimento pelvico e agisce come costrittore del retto e, nella femmina, della vagina. È rappresentato da una lamina muscolare, incompleta nella porzione mediana, la quale chiude parzialmente in basso il piccolo bacino inserendosi in vicinanza dello stretto inferiore. Appare come una cupola rovesciata presentando una faccia superiore concava e una inferiore convessa. È costituito dai muscoli ischiococcigei e dai muscoli elevatori dell'ano.
Ependima
L’ependima è l’epitelio che riveste le cavità dell’encefalo (i ventricoli cerebrali) e del midollo spinale (il canale centrale). Come gli astrociti e gli oligodendrociti, le cellule dell’ependima derivano dall’ectoderma del tubo neurale. Nei primi stadi dello sviluppo embrionale la parete del tubo neurale è rappresentata da un epitelio semplice e successivamente si ispessisce per la proliferazione dei neuroblasti e dei precursori delle cellule di nevroglia; appare, pertanto, come cellule colonnari simil-epiteliali con la porzione ciliata/microvillosa che si affaccia alla superficie ventricolare e con un nucleo chiaro, vescicoloso, situato al polo della cellula opposto al lume. La lamina epiteliale che rimane a rivestire le cavità interne del nevrasse conserva per tutta…
Interazioni in fase di biotrasformazione
Le interazioni in fase di biotrasformazione sono rappresentate dai meccanismi di competizione, ma soprattutto da fenomeni di inibizione e induzione enzimatica che riguardano prevalentemente le reazioni ossidative mediate dal citocromo P450 e dai suoi isoenzimi. L’induzione enzimatica consiste nell’aumento di una determinata attività enzimatica conseguente alla somministrazione cronica di alcuni farmaci definiti induttori; essa si manifesta dopo tempi relativamente lunghi (2-3 settimane) poiché necessita della biosintesi ex novo degli enzimi e determina una riduzione dell’efficacia degli altri farmaci, i quali vengono più attivamente trasformati dalla via enzimatica indotta.
Melanociti
Nell’epidermide, dopo i cheranociti, i melanociti rappresentano la popolazione cellulare più rappresentata. Il loro numero corrisponde a circa ¼ di quello delle cellule basali e, pur variando in rapporto ai diversi distretti cutanei, è relativamente costante per unità di area epidermica nei diversi individui (circa 1500/mm2). Inoltre, la distribuzione dei due principali tipi cellulari dell’epidermide non è casuale, tanto che può riconoscersi un’unità epidermico-melanica in cui un melanocito risulta circondato da un insieme costituito da 36 cheratinociti.
Distribuzione dei farmaci
Per distribuzione di un farmaco s'intende il passaggio del farmaco dal sangue ai vari tessuti. La velocità d’ingresso di un farmaco in un tessuto dipende, da un lato, dal grado di idro/liposolubilità e dal peso molecolare del farmaco e, dall’altro, dal grado di vascolarizzazione tissutale e dalla massa del tessuto. La distribuzione di solito non è uniforme a causa delle differenze di perfusione ematica, legame tissutale, pH distrettuale e permeabilità delle membrane cellulari.
Parasimpaticolitici
I parasimpaticolitici sono farmaci antagonisti del recettore colinergico muscarinico; sono così chiamati perché prevengono gli effetti dell'acetilcolina (ACh) bloccando il suo legame ai recettori colinergici muscarinici a livello dei siti neuroeffettori a livello di muscolatura liscia, muscolatura cardiaca e cellule ghiandolari; agiscono inoltre a livello dei gangli periferici e del sistema nervoso centrale (SNC) se sono in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica.
Muscolo abduttore breve del pollice
Il muscolo abduttore breve del pollice è un muscolo della mano, più precisamente un muscolo dell’eminenza tenar, che è innervato dal nervo mediano (C6-C8). Come il muscolo flessore breve del pollice, flette e abduce il 1° osso metacarpale e flette la corrispondente falange prossimale. Origina dalla parte antero-laterale del legamento trasverso del carpo, dal tubercolo dello scafoide e da un fascetto tendineo che si distacca dal tendine dell'abduttore lungo del pollice; si inserisce alla parte laterale della base della falange prossimale e, con una espansione tendinea, al tendine del muscolo estensore lungo del pollice.