• Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Vasi linfatici dell’arto superiore

    I vasi linfatici dell’arto superiore sono superficiali e profondi. I collettori linfatici superficiali originano dal­le reti linfatiche dei tegumenti e decorrono nel tessuto connettivo sottocutaneo. Le reti d'origi­ne sono particolarmente ricche nelle dita e nel palmo della mano. Nell'avambraccio i collettori linfatici che risalgono dal palmo e dal dorso della mano si riuniscono in tre gruppi, collettori mediali, laterali e anteriori(intermedi ai prece­denti).

  • Fisiologia

    Recettore dell’insulina

    Il recettore dell’insulina è costituito da due catene polipeptidiche alfa identiche che sporgono sulla superficie esterna della membrana plasmatica e da due subunità beta transmembrana, con il dominio carbossi-terminale che si estende nel citosol della cellula. Le catene alfa contengono il dominio con il sito di legame dell’insulina, mentre i domini intracellulari delle catene beta contengono il sito attivo della protein-chinasi. A differenza degli altri recettori TRK, quando l’insulina si lega il recettore non dimerizza perché è già presente sottoforma di dimero con le due catene beta legate tramite un ponte cistinico.

  • Senza categoria

    Coagulazione del sangue

    La coagulazione del sangue è la terza fase dell’emostasi che interviene per arrestare il sanguinamento in caso di danni di grave entità della parete vasale per i quali non è sufficiente la sola formazione del tappo piastrinico (seconda fase dell’emostasi). Nel sangue e nei tessuti sono state finora trovate più di 50 diverse sostanze capaci di influenzare la coagulazione del sangue, alcune promuovendola, procoa­gulanti, altre inibendola, anticoagulanti. Normalmente il sangue non coa­gula dentro i vasi per la prevalenza degli anticoagulanti, ma ove si determini rottura di un vaso sanguigno l’attività dei procoagulanti nella sede della lesione aumenta in mi­sura tale da portare alla formazione del coagulo. Il processo di coagulazione…

  • Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Appendice del testicolo (o idatide di Morgagni)

    L’appendice del testicolo (o idatide di Morgagni) è un piccolo corpicciuolo sferoidale del diametro di 3-4 mm attaccato, tramite un peduncolo di lunghezza variabile, al polo superiore del testicolo, subito al di sot­to della testa dell’epididimo. È rivestito da un epitelio cilindrico e contiene tessuto connettivo lasso ricco di va­si sanguigni e linfatici. L’appendice del testicolo rappre­senta il residuo dell’estremità craniale del dotto paramesonefrico (di Muller). Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento:vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli del piede

    I muscoli del piede sono muscoli dell’arto inferiore e si distinguono in: Muscoli dorsali del piede, tra cui: Muscolo estensore breve delle dita del piede (o pedidio). Muscoli plantari del piede, tra cui: Muscoli plantari mediali, tra cui: Muscolo abduttore dell’alluce. Muscolo flessore breve dell’alluce. Muscolo adduttore dell’alluce. Muscoli plantari laterali, tra cui: Muscolo abduttore del 5° dito del piede. Muscolo flessore breve del 5° dito del piede. Muscolo opponente del 5° dito del piede. Muscoli plantari intermedi, tra cui: Muscolo flessore breve delle dita del piede. Muscolo quadrato della pianta del piede. Muscoli lombricali (sono quattro). Muscoli interossei (sono sette). Articolo creato il 20 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi…

  • Anatomia microscopica

    Corpo spongioso dell’uretra

    Il corpo spongioso dell’uretra, impari e mediano, ha forma cilindrica ed è percorso, per quasi tutta la sua lun­ghezza (12-16 cm), dalla porzione spongiosa dell’uretra alla quale forma una specie di mani­cotto. Inizia nella loggia peniena del perineo anteriore, fra la radice dei corpi cavernosi del pe­ne, con un rigonfiamento, il bulbo dell’uretra, che aderisce intimamente alla superficie inferio­re del diaframma urogenitale, ricoperto dai mu­scoli bulbocavernosi. L’estremità posteriore del bulbo dista circa 1-1,5 cm dal canale anale ed è percorsa a metà da un solco verticale più o me­no accentuato. La faccia superiore del bulbo è attraversata obliquamente dall’uretra la quale, una volta penetrata nel bulbo, cambia direzio­ne, compiendo la…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Muscolo elevatore del palato (o peristafilino interno)

    Il muscolo elevatore del palato (o peristafilino interno) eleva il palato mol­le ed è costrittore dell’orifizio faringeo della tuba uditiva. È cilindrico all’origine e si fa appiattito verso l’inserzione. Si distacca dalla faccia inferiore della piramide del temporale e dalla lamina late­rale della cartilagine tubarica. Si porta in basso e medialmente per inserirsi alla faccia posterio­re dell’aponeurosi palatina. Articolo creato il 26 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Circolazione polmonare (o piccola circolazione)

    La circolazione polmonare (o piccola circolazione) è il circuito di vasi che parte dal ventricolo destro del cuore, si capillarizza a livello degli alveoli polmonari e torna al cuore nell'atrio sinistro tramite le vene polmonari, che trasportano il sangue appena ossigenato. La piccola circolazione offre resistenze emodinamiche molto minori rispetto a quelle della circolazione sistemica; questo è il motivo per cui, nonostante la portata dell'aorta sia uguale a quella delle arterie polmonari, il cuore destro sia più debole e ha pareti più sottili. Il sistema venoso del piccolo circolo ha origine dalle reti capillari alveolari, a cui seguono le valvole e le vene che raggiungono l'ilo polmonare.