Struttura della cavità paranasale
Le cavità paranasali sono rivestite da una tonaca mucosa più sottile di quella che tappezza le cavità nasali; essa aderisce strettamente al periostio del piano osseo che delimita le cavità. L’epitelio è cilindrico semplice con ciglia vibratili e con cellule caliciformi intercalate. Nella tonaca mucosa mancano ghiandole e noduli linfatici, così come non si trovano plessi venosi di rilievo.
Nervo ottico
I due nervi ottici, destro e sinistro, rappresentano il II paio di nervi encefalici. Il nervo ottico è un nervo sensitivo somatico specifico che non dovrebbe essere considerato propriamente un nervo periferico in quanto deriva dalla vescicola ottica diencefalica. È in realtà un fascio di fibre che connette la retina (o tonaca nervosa dell’occhio) ai centri diencefalici. Le sue fibre si formano in corrispondenza della papilla del nervo ottico, dove i prolungamenti nervosi delle cellule multipolari della retina si accollano a costituire un unico fascio che abbandona il bulbo oculare e, attraverso il foro ottico, penetra nella cavità cranica; la zona della retina in cui queste fibre convergono prende il…
C’è relazione tra dieta e mal di testa?
Secondo il report del 2016, la prevalenza globale dell’emicrania come forma primaria di mal di testa è del 14,4% in entrambi i sessi e sembra che le donne siano colpite da emicrania 2 o 3 volte di più rispetto agli uomini, in forma più intensa e di maggior durata. Quando sono presenti disturbi concomitanti, come altri disturbi neurologici e psichiatrici, dolore cronico, malattie cardiovascolari, disturbi gastrointestinali, allergia o asma e obesità, il trattamento del mal di testa diventa più complicato. Indipendentemente dalle modalità di trattamento applicate, il controllo dei fattori scatenanti e la modifica dello stile di vita sono indispensabili alla gestione efficace dell’emicrania. Pertanto è fondamentale un approccio terapeutico…
Ghiandole (o cripte) intestinali (di Galeazzi)
Le ghiandole (o cripte) intestinali (di Galeazzi) sono presenti nella lamina propria di tutto l’intestino. L’epitelio ghiandolare è formato da enterociti e da cellule caliciformi; a queste si aggiungono cellule enterocromaffini (o basigranulose) che morfologicamente e funzionalmente sono del tutto simili a quelle già descritte nella mucosa gastrica. Nel duodeno si trovano anche cellule G secernenti, come quelle dell’area pilorica, gastrina. Nelle cripte si osservano, frequentemente, cellule epiteliali in mitosi; le cellule derivanti da queste mitosi risalgono lentamente, ma continuamente, verso l’apice dei villi. In tal modo gli enterociti che vanno persi all’apice dei villi sono sostituiti e l’intero epitelio intestinale è rinnovato. Nell’uomo un completo rinnovo avverrebbe ogni tre…
Vena faciale comune
La vena faciale comune origina sotto l'angolo della mandibola per la confluenza della vena faciale anteriore e della vena faciale posteriore; decorre in basso e in dietro, sotto il muscolo platisma, e raggiunge la vena giugulare interna all'altezza dell'osso ioide. Non possiede valvole.
Clearance plasmatica
Per clearance plasmatica (CL) di una sostanza (endogena o esogena come un farmaco) s’intende la quantità di sangue che viene depurata in un minuto da tale sostanza. Normalmente la clearance considerata è quella renale ma il concetto può essere applicato in generale. La clearance è un fattore di proporzionalità che mette in relazione la velocità di eliminazione e la concentrazione plasmatica del farmaco; viene espressa in ml/min (o l/h) ed è data dalla seguente formula: Clr = Us V Ps dove Us è la concentrazione della sostanza nelle urine (mg/ml), V è il flusso urinario(ml/min) e Ps è la concentrazione della sostanza nel plasma (mg/ml). Poiché l’escrezione renale dipende da…
Vasi e nervi dell’epifisi
L’epifisi è irrorata da rami delle arterie carotidee posteriori. I capillari formano una rete molto ricca e hanno caratteristiche ultrastrutturali simili a quelle dei capillari delle altre ghiandole endocrine. Le vene fanno capo a quelle cerebrali interne e principalmente alla grande vena cerebrale (di Galeno). La ghiandola pineale riceve fibre nervose afferenti che provengono dal ganglio cervicale superiore del simpatico e formano nell’organo un ricco plesso. La liberazione di noradrenalina da parte di queste fibre stimola le cellule parenchimali a produrre melatonina. Articolo creato il 20 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Borsa omentale (o retrocavità degli epiploon)
La borsa omentale (o retrocavità degli epiploon), di forma irregolare, è localizzata al di dietro dello stomaco ma si estende oltre i suoi limiti. Il termine di borsa omentale con cui essa viene anche indicata è dovuto alla sua analogia con una borsa sierosa, facilitante in questo caso i movimenti gastrici.
Rete venosa cutanea della parete antero-laterale del tronco
Le vene epigastrica superficiale, circonflessa iliaca superficiale e toracoepigastrica, insieme con una vena affluente all’arco venoso del giugulo, con rami perforanti che comunicano con le vene toraciche interne, con le vene toraciche laterali e con le vene pudende esterne, formano una rete di vasi ampiamente anastomizzati, la rete venosa cutanea della parete antero-laterale del tronco. Questa in alto approda alla vena giugulare esterna, alla vena ascellare e al tronco venoso brachiocefalico, e in basso si connette con la vena femorale realizzando un vasto sistema di comunicazione fra vena cava superiore e vena cava inferiore. Inoltre le anastomosi che tale rete contrae con le vene paraombelicali costituiscono un’importante via collaterale intercalata…
Vomere
Il vomere è una lamina impari e mediana, disposta sagittalmente nella compagine del setto nasale. Ha forma quadrangolare con due facce, destra e sinistra e quattro margini. Le facce sono piane con alcuni solchi vascolari e nervosi. Il margine superiore corrisponde alla faccia inferiore del corpo dello sfenoide e si sdoppia nelle cosiddette ali del vomere che comprendono il rostro sfenoidale. Il margine inferiore è orizzontale e si articola con la cresta nasale formata dai margini mediali dei processi palatini delle due ossa mascellari e delle parti orizzontali delle due ossa palatine.