Vascolarizzazione del gomito
La vascolarizzazione del gomito è garantita da una rete articolare formata dalle anastomosi fra i rami dell'arteria brachiale e i rami ricorrenti delle arterie radiale e ulnare. È situata sulla faccia dorsale dell'articolazione del gomito, addossata all'estremità inferiore dell'omero, alla superficie posteriore dell'olecrano e al tendine del muscolo tricipite.
Fascia palmare superficiale (o aponeurosi palmare)
La fascia palmare superficiale (o aponeurosi palmare) è una robusta membrana fibrosa, posta nel sottocutaneo, tra le eminenze tenar e ipotenar. Ha forma triangolare con la base distale e l’apice prossimale; vi si considerano, oltre alla base e all’apice, un margine laterale e uno mediale, una faccia superficiale e una profonda. L’apice fa seguito al tendine del muscolo palmare lungo. La base si trova a livello della radice delle dita. La faccia superficiale è unita alla cute da tratti fibrosi. La faccia profonda si unisce al legamento trasverso del carpo, più in basso ricopre i tendini dei muscoli flessori, i muscoli lombricali, i vasi dell’arcata arteriosa palmare superficiale e i…
Denti
I denti sono organi durissimi la cui funzione primaria è quella, oltre quella fonetica ed estetica, della masticazione del cibo.
Abuso di mezzi di correzione o di disciplina
L’articolo 571 del Codice Penale prevede che chiunque abusi dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per l'esercizio di una professione o di un arte, è punito, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi. Se dal fatto deriva una lesione personale si applicano le pene stabilite negli articoli 582 e 583 c.p. ridotte a un terzo; se ne deriva la morte, si applica la reclusione da tre a otto anni.
Struttura della cavità paranasale
Le cavità paranasali sono rivestite da una tonaca mucosa più sottile di quella che tappezza le cavità nasali; essa aderisce strettamente al periostio del piano osseo che delimita le cavità. L’epitelio è cilindrico semplice con ciglia vibratili e con cellule caliciformi intercalate. Nella tonaca mucosa mancano ghiandole e noduli linfatici, così come non si trovano plessi venosi di rilievo.
Nervo ottico
I due nervi ottici, destro e sinistro, rappresentano il II paio di nervi encefalici. Il nervo ottico è un nervo sensitivo somatico specifico che non dovrebbe essere considerato propriamente un nervo periferico in quanto deriva dalla vescicola ottica diencefalica. È in realtà un fascio di fibre che connette la retina (o tonaca nervosa dell’occhio) ai centri diencefalici. Le sue fibre si formano in corrispondenza della papilla del nervo ottico, dove i prolungamenti nervosi delle cellule multipolari della retina si accollano a costituire un unico fascio che abbandona il bulbo oculare e, attraverso il foro ottico, penetra nella cavità cranica; la zona della retina in cui queste fibre convergono prende il…
C’è relazione tra dieta e mal di testa?
Secondo il report del 2016, la prevalenza globale dell’emicrania come forma primaria di mal di testa è del 14,4% in entrambi i sessi e sembra che le donne siano colpite da emicrania 2 o 3 volte di più rispetto agli uomini, in forma più intensa e di maggior durata. Quando sono presenti disturbi concomitanti, come altri disturbi neurologici e psichiatrici, dolore cronico, malattie cardiovascolari, disturbi gastrointestinali, allergia o asma e obesità, il trattamento del mal di testa diventa più complicato. Indipendentemente dalle modalità di trattamento applicate, il controllo dei fattori scatenanti e la modifica dello stile di vita sono indispensabili alla gestione efficace dell’emicrania. Pertanto è fondamentale un approccio terapeutico…
Ghiandole (o cripte) intestinali (di Galeazzi)
Le ghiandole (o cripte) intestinali (di Galeazzi) sono presenti nella lamina propria di tutto l’intestino. L’epitelio ghiandolare è formato da enterociti e da cellule caliciformi; a queste si aggiungono cellule enterocromaffini (o basigranulose) che morfologicamente e funzionalmente sono del tutto simili a quelle già descritte nella mucosa gastrica. Nel duodeno si trovano anche cellule G secernenti, come quelle dell’area pilorica, gastrina. Nelle cripte si osservano, frequentemente, cellule epiteliali in mitosi; le cellule derivanti da queste mitosi risalgono lentamente, ma continuamente, verso l’apice dei villi. In tal modo gli enterociti che vanno persi all’apice dei villi sono sostituiti e l’intero epitelio intestinale è rinnovato. Nell’uomo un completo rinnovo avverrebbe ogni tre…
Vena faciale comune
La vena faciale comune origina sotto l'angolo della mandibola per la confluenza della vena faciale anteriore e della vena faciale posteriore; decorre in basso e in dietro, sotto il muscolo platisma, e raggiunge la vena giugulare interna all'altezza dell'osso ioide. Non possiede valvole.
Clearance plasmatica
Per clearance plasmatica (CL) di una sostanza (endogena o esogena come un farmaco) s’intende la quantità di sangue che viene depurata in un minuto da tale sostanza. Normalmente la clearance considerata è quella renale ma il concetto può essere applicato in generale. La clearance è un fattore di proporzionalità che mette in relazione la velocità di eliminazione e la concentrazione plasmatica del farmaco; viene espressa in ml/min (o l/h) ed è data dalla seguente formula: Clr = Us V Ps dove Us è la concentrazione della sostanza nelle urine (mg/ml), V è il flusso urinario(ml/min) e Ps è la concentrazione della sostanza nel plasma (mg/ml). Poiché l’escrezione renale dipende da…