• Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso occipitale

    L’osso occipitale è un osso impari e mediano che delimita la scatola cranica inferiormente e posteriormente, entrando nella costituzione della base e della volta. Inoltre, è l’osso che mette in comunicazione il cranio con la colonna vertebrale per mezzo dell’articolazione con la 1° vertebra cervicale. È attraversato dal grande foro occipitale tramite cui la cavità cranica comunica con il canale vertebrale. L’occipitale ha forma di losanga in cui possiamo considerare 2 facce (interna ed esterna), 4 margini (2 superiori e 2 inferiori) e 4 angoli (superiore, inferiore e due laterali).

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena epigastrica inferiore

    La vena epigastrica inferiore trae origine dalla parete anteriore dell’addome all’al­tezza dell’ombelico; decorre in basso e lateralmente sul­la faccia posteriore del muscolo retto dell’addome; sbocca nella vena iliaca esterna proprio alla sua origine. Raccoglie sangue refluo dai muscoli obliquo esterno e retto dell’addome, dal tessuto sottoperitoneale e dalla cute. Alla sua origine si anastomizza con la vena epigastrica superiore, affluente della vena toracica interna, e con le vene paraombelicali. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria gastrica sinistra

    L’arteria gastrica sinistra è il più piccolo ramo del tronco celiaco. Dall’origine risale in alto e verso si­nistra per raggiungere il cardia, poi discende in basso e verso destra sulla piccola curvatura del­lo stomaco dove termina anastomizzandosi con l’arteria gastrica destra. Davanti o in vicinanza del cardia, l’arteria gastrica sinistra fornisce due o tre arterie esofagee per il tratto addomi­nale dell’esofago; queste arterie, risalendo at­traverso l’orifizio esofageo del diaframma, si anastomizzano con le arterie esofagee, rami viscerali dell’aorta toracica. Alcuni rami si portano anche al cardia e al fondo dello stomaco do­ve contraggono anastomosi con i rami gastrici dell’arteria lienale. Sulla piccola curvatura l’ar­teria decorre fra le due pagine del…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazioni del tarso

    Le articolazioni del tarso si distinguono un’articolazione tra le ossa della fila prossimale, l’articolazione astragaleo-calcaneale, le articolazioni tra le ossa della fi­la distale e l’articolazione tra le ossa delle due file, ossia l’articolazione trasversa del tarso (di Chopart). Le articolazioni tra le ossa della fi­la distale sono: l’articolazione cuboideo-navicolare, l’articolazione cuneo-cuboidea, le due articolazioni intercuneiformi e l’articolazione cuneo-navicolare. Per la forma delle loro superfici articolari queste giunzioni sono tutte da classificare tra le artrodie. L’articolazione trasversa del tarso (di Chopart) unisce le ossa posteriori a quelle anteriori del tarso e comprende l’articolazione astragaleo-navicolare (mediale) e l’articolazione calcaneo-cuboidea (laterale). Le articolazioni del tarso agiscono simulta­neamente; la più ampia libertà di movimento…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Colecisti (o cistifellea)

    La colecisti (o cistifellea) è un serbatoio piri­forme annesso alle vie biliari; si trova a occupa­re una depressione corrispondente alla porzione anteriore del solco sagittale destro della faccia viscerale del fegato; questa depressione si pre­senta slargata e viene per questo detta fossa del­la colecisti (ofossa cistica).

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Mezzi di fissità del midollo spinale

    Il midollo spinale è mantenuto in sede anzitutto dalla sua continuità con il bulbo. Le radici dei nervi spinali che, dal midollo, si portano ai fori intervertebrali e il filamento terminale, collegato alla parete del canale vertebrale, contribuiscono a mantenerlo fisso. Un’importante mezzo di fissità del midollo spinale è dato infine dai legamenti denticolati.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vascolarizzazione del gomito

    La vascolarizzazione del gomito è garantita da una rete articolare formata dalle anastomosi fra i rami dell'arteria brachiale e i rami ricorrenti delle arterie radiale e ulnare. È situata sulla faccia dorsale dell'articolazio­ne del gomito, addossata all'estremità inferiore dell'omero, alla superficie posteriore dell'olecrano e al tendine del muscolo tricipite.