Residui embrionali nell’apparato genitale femminile
Nell’apparato genitale femminile si possono rinvenire organi rudimentali che rappresentano residui degli abbozzi embrionali dell’apparato urogenitale, non evoluti. Essi sono: l’epooforon, il parooforon, le appendici vescicolose, il canale di Malpighi-Gärtner. Articolo creato il 10 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Calcagno
Il calcagno è un osso breve, con il maggior asse antero-posteriore. Si trova sotto l’astragalo e presenta sei facce. La faccia superiore si articola anteriormente con l’astragalo cui corrisponde perfettamente sia per quanto riguarda le faccette articolari sia per il solco del calcagno che, opponendosi all’omologo dell’astragalo, forma il seno del tarso. Dietro la faccetta postero-laterale, la superficie superiore dell’osso si fa irregolarmente cilindrica. La faccia inferiore, irregolare, presenta in dietro un rilievo, la tuberosità posteriore del calcagno da cui partono due tubercoli, mediale e laterale. Alla sua estremità anteriore la faccia è delimitata da un’altra sporgenza ossea detta tuberosità anteriore. Sulla faccia laterale si nota, all’unione del terzo anteriore…
Muscolo tibiale posteriore
Il muscolo tibiale posteriore è un muscolo posteriore dello strato profondo della gamba. È innervato dal nervo tibiale (L5-S1). Agisce flettendo plantarmente il piede e partecipa ai movimenti di adduzione e di rotazione interna del piede; accentua anche la curvatura della volta plantare.
Tessuto condroide (o pseudocartilagine)
Il tessuto condroide (o pseudocartilagine) è una varietà di cartilagine rara nell’uomo, riscontrandosi nelle ossa sesamoidi e nel menisco. Assomiglia al tessuto cartilagineo non completamente differenziato ed è composto da cellule vescicolose fittamente stipate, circondate da una sottile capsula ricca di fibre collagene ma povera di proteoglicani. Articolo creato il 3 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arterie di medio e piccolo calibro (di tipo muscolare)
Le arterie di medio e piccolo calibro (di tipo muscolare) hanno un diametro fra 7 mm e 0,1 mm e presentano una prevalente struttura muscolare. Appartengono a questo tipo strutturale la maggior parte delle arterie. La tonaca intima (è il nome della tonaca mucosa nei vasi sanguigni) è sempre sottile e formata da cellule endoteliali allungate in direzione longitudinale che riposano su un esile strato sottoendoteliale; è delimitata esternamente dalla lamina elastica interna che si presenta come strato omogeneo, ondulato e rifrangente.
Polarità
Per polarità s’intende una differenziazione della morfologia e della funzione dell’estremità apicale (rivolta verso la superficie) di una cellula epiteliale rispetto all’estremità basale (orientata verso il sottostante connettivo). Di conseguenza, anche gli organelli cellulari sono disposti in maniera particolare all’interno della cellula al fine di consentire la specializzazione delle due estremità. La polarità è soprattutto evidente nell’epitelio cilindrico semplice a funzione assorbente e di trasporto dell’intestino e del tubulo renale e nelle ghiandole esocrine.
Struttura della vescica urinaria
Come ogni organo cavo, la parete della vescica urinaria è costituita dalle tonache mucosa, muscolare, avventizia e sierosa. Il suo spessore varia da 1,5 cm, quando è vuota, a 0,3-0,4 cm, quando è piena. La tonaca mucosa, relativamente liscia nella vescica distesa, si solleva in numerose pieghe nella vescica vuota, ad eccezione della zona corrispondente al trigono vescicale dove si mantiene sempre liscia, aderendo strettamente agli strati sottostanti. L’epitelio di rivestimento è del tipo di transizione; esso, in corrispondenza dei rispettivi meati, continua, senza modificarsi, con quello che riveste la superficie interna degli ureteri e del primo tratto dell’uretra. Al microscopio elettronico il plasmalemma che riveste l’apice delle cellule superficiali…
Recettori TRP
I recettori-canale che determinano variazioni transitorie di potenziale (TRP – Transient Receptor Potential Channels) hanno una struttura molto simile a quella dei canali del potassio e sono attivati da calcio e dai metaboliti che si formano in seguito all’attivazione di recettori accoppiati alle proteine G come DAG e IP3; sono anche attivati da composti come l’anandamide che è un composto endogeno facente parte degli endocannabinoidi e da sostanze esogene di abuso come derivati della canapa, marijuana, hashish. I recettori si classificano in recettori GD1 e GD2 attivati selettivamente da derivati dalla canapa indiana. Un altro ligando è rappresentato dalla capsaicina che è il principio attivo del peperoncino. Articolo creato il…
Nervo olfattivo
Il primo paio comprende il nervo olfattivo e il nervo terminale. È un nervo sensitivo somatico specifico connesso al telencefalo. Il nervo olfattivo è formato dall’insieme dei filamenti olfattivi che recano al bulbo olfattivo (una formazione nervosa telencefalica) stimoli sensoriali ricevuti a livello della mucosa olfattiva delle cavità nasali. Le cellule olfattive, neuroni sensoriali primari (protoneuroni sensoriali) che danno origine ai filamenti olfattivi, occupano l’area di mucosa delle fosse nasali soggiacente alla lamina cribrosa dell’etmoide. Dal loro polo profondo si distacca un esilissimo neurite che si porta profondamente alla mucosa e, con neuriti di altre cellule, si mette nella compagine di fascicoli primari formati da fibre amieliniche). I fascetti primari…
Linfonodi iliaci interni
I linfonodi iliaci interni rientrano tra i linfonodi dell’addome e della pelvi. Da 10 a 12, sono situati lungo il decorso dei vasi omonimi, componendo con i collettori afferenti ed efferenti il plesso iliaco interno. Ricevono collettori linfatici che approdano al plesso seguendo i rami dell'arteria e che provengono dalle vie urinarie (vescica, uretra), dagli organi genitali (vescichette seminali, prostata, dotto deferente, utero, vagina), dal perineo, dal retto, dal cavo pelvico, dai muscoli della regione posteriore della coscia e della natica.