Muscolo grande rotondo
Il muscolo grande rotondo è innervato dal nervo sottoscapolare inferiore (C5-C7). Ha un'azione simile, ma meno potente, a quella del muscolo grande dorsale, adducendo, estendendo e intrarotando l'omero. Si trova inferiormente al muscolo piccolo rotondo ed è anch'esso allungato e appiattito.Origina al di sotto del piccolo rotondo, dalla faccia dorsale dell'angolo inferiore della scapola e si reca in alto e lateralmente per inserirsi al labbro posteriore e al fondo del solco bicipitale dell'omero. La faccia posteriore del grande rotondo è in rapporto con il muscolo grande dorsale e con il capo lungo del tricipite.
Smalto del dente
Lo smalto del dente è l’unica parte del dente che non deriva dal mesenchima, infatti non è formato da tessuto osseo ma è una sostanza di origine epiteliale. È elaborato durante lo sviluppo del dente da cellule ectodermiche chiamate ameloblasti, che successivamente si atrofizzano e scompaiono. Lo smalto è la sostanza più dura che si trovi nel corpo umano; è costituito quasi interamente di sali di calcio, sotto forma di grossi cristalli di apatite, e solo per il 3-4% da sostanza organica (proteine e glicoproteine). È privo di cellule. Gli ameloblasti elaborano solo la matrice organica dello smalto che in seguito calcifica al di fuori delle cellule. I cristalli di…
Funzioni dei reni
La funzione principale dei reni è la produzione di urina con cui vengono eliminati acqua e soluti in modo da regolare il volume e la composizione di liquidi corporei, mantenendone i valori entro limiti ristretti anche a fronte di ampie variazioni dell’assunzione di cibo e di acqua. Oltre alla produzione di urina, essi svolgono diverse funzioni importanti, tra cui: Regolazione dell’osmolalità e del volume dei liquidi corporei; il controllo dell’osmolalità è importante per mantenere il normale volume cellulare in tutti i tessuti dell’organismo, mentre il controllo del volume dei liquidi corporei è necessario per la normale funzione del sistema cardiovascolare. Entrambi questi controlli avvengono regolando l’escrezione di acqua e NaCl.…
Proprietà tintoriali della cartilagine
La presenza di elevate concentrazioni di proteoglicani nella cartilagine spiega le sue proprietà tintoriali. La sostanza amorfa della cartilagine è intensamente basofila e si colora metacromaticamente con il Blu di toluidina e con Azzurro A; si colora, inoltre, con la reazione al Ferro colloidale di Hale e con il metodo Alcian blu. La matrice amorfa si colora intensamente in rosso con la reazione PAS non per i proteoglicani (che sono PAS-negativi), ma per la presenza delle glicoproteine.
Ghiandola sottomandibolare
La ghiandola sottomandibolare, pari, è una ghiandola salivare maggiore che si trova nella regione sopraioidea accolta entro la loggia sottomandibolare, avvolta da una sottile capsula connettivale. Ciascuna ghiandola, del peso di 7-8 g, ha la forma di un prisma triangolare; vi si distinguono una faccia laterale, una faccia mediale e una faccia inferiore. La faccia laterale è in rapporto in avanti con la fossa sottomandibolare della mandibola e indietro con il muscolo pterigoideo interno; tra la superficie della ghiandola e la mandibola decorrono l’arteria e la vena sottomentale e si trovano alcuni linfonodi sottomandibolari; anche l’arteria faciale si pone in rapporto con la parte posteriore di questa faccia. La faccia…
Arteria cerebrale media
L’arteria cerebrale media è un ramo terminale dell’arteria carotide interna che decorre nella scissura laterale (del Silvio) fino a raggiungere la superficie dell'insula dove inizia a fornire i suoi rami corticali superficiali.
Struttura del pancreas esocrino
Alla parte esocrina del pancreas compete l'elaborazione e la secrezione di succhi digestivi ricchi di enzimi proteolitici, glicolitici e lipolitici (succo pancreatico). La componente esocrina del pancreas presenta una struttura alquanto simile a quella della parotide; si tratta cioè di una ghiandola acinosa composta a secrezione sierosa. Gli adenomeri del pancreas esocrino non sono conformati come acini, ma piuttosto come tubuli che potrebbero anche essere frequentemente anastomizzati fra loro.
Precollettori linfatici
I precollettori linfatici sono gli esili e brevi vasi linfatici di raccordo tra la sezione periferica assorbente, rappresentata dai vasi capillari, e le vie di deflusso della linfa, costituite dai collettori linfatici. Posseggono valvole rare e non sufficienti per cui sono normalmente possibili, a questo livello, reflussi o inversioni della corrente linfatica. Lungo il loro decorso sono intercalati linfonodi interruttori. Confluiscono tra loro a formare i collettori linfatici.
Superficie esterna del cranio (o esocranica)
Osservando il cranio nel suo insieme in proiezione anteriore o laterale, risulta evidente la diversa conformazione generale dello splancnocranio, situato verticalmente e inferiormente, rispetto al neurocranio che si trova dorsalmente e superiormente. Il limite tra le due parti è segnato da una linea (linea cranio-faciale) che ha inizio in corrispondenza dell’articolazione fronto-nasale (nasion) e segue il contorno superiore dell’orbita per continuare passando attraverso l’articolazione zigomatico-frontale, il margine postero-superiore dell’osso zigomatico, fino al processo zigomatico dell’osso temporale.
Plesso venoso vescicoprostatico
Il plesso venoso vescicoprostatico, equivalente nel maschio del plesso venoso vescicovaginale, è situato sui due lati della prostata e della parte inferiore della vescica ed è costituito da grosse vene tortuose riccamente anastomizzate; comunica anteriormente con il plesso pudendo, in dietro con il plesso rettale. Rami affluenti del plesso venoso vescicoprostatico sono: Vene vescicali laterali e posteriori. Vene della prostata. Vene del tratto terminale dell’uretere. Vene delle vescichette seminali e del tratto contiguo del condotto deferente. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.