• Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Conformazione interna del tronco encefalico (o cerebrale)

    L’organizzazione generale del tronco encefalico (o cerebrale) è sensibilmente diversa rispetto a quella del midollo spinale in quanto manca una regolare neuromeria. Una disposizione segmentale si manifesta tuttavia anche nel tronco encefalico durante l’ontogenesi, quando l’emergenza dei nervi encefalici presenta una regolare seriazione in senso cranio-caudale che, in qualche modo, ricorda quella dei nervi spinali. Nelle fasi successive di sviluppo, tuttavia, alle formazioni grigie rappresentate dai nuclei dei nervi encefalici si aggiungono, sopravanzandole largamente, altre formazioni grigie intercalate sul decorso delle vie ascendenti e discendenti che attraversano il tronco encefalico e sono denominate nuclei propri, in quanto non direttamente connesse con fibre dei nervi encefalici. In termini di organizzazione generale…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene del cervelletto (o vene cerebellari)

    Le vene del cervelletto (o vene cerebellari) comunicano tra loro (a livello di una rete ve­nosa superficiale), con le vene del ponte, del bulbo (o mi­dollo allungato) e con i plessi venosi vertebrali. Sono da ricordare la vena cerebellare superio­re mediana diretta alle vene cerebrali interne o alla vena grande cerebrale o al seno retto, la vena cerebellare inferiore mediana incostante, defluente nel seno trasverso o nel confluente dei seni, le vene cerebellari laterali anteriori per il seno petroso superiore, e posteriori per il seno trasverso. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Biologia

    Lipidi di membrana

    La parte lipidica delle membrane è molto eterogenea. Principalmente essi sono rappresentati da fosfogliceridi, sfingolipidi e steroli. I fosfogliceridi rappresentano i lipidi di membrana più importanti; sono costituiti da uno scheletro di glicerolo. Al glicerolo si legano due catene di acido grasso ed un gruppo fosforico. Il fosfato fa da ponte fra la colina, l’etanolammina, il glicerolo, l’inositolo, la serina o la treonina e la struttura lipidica. I fosfogliceridi sono molecole anfipatiche: l’estremità della molecola che reca le catene alifatiche è apolare e idrofobica, mentre l’estremità che porta il gruppo fosfato è polare e idrofila. Se viene esposta ad un solvente acquoso, l’estremità polare si associa con le molecole d’acqua;…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo splenio della testa

    Il muscolo splenio della testa è innervato dai rami posteriori del 2°, 3° e 4° nervo cervicale. Con la sua azione estende la testa, inclinandola e ruotandola dal proprio lato. Fa parte dei muscoli delle docce vertebrali del piano superficiale; origina dai 2/3 inferiori del legamento nucale e dai processi spinosi dell’ultima vertebra cervicale e delle prime due vertebre toraciche; i suoi fasci si portano in alto e lateralmente per inserirsi sui 2/3 laterali della linea nucale superiore e sul processo mastoideo. È ricoperto dai muscoli sternocleidomastoideo, trapezio, romboide e dentato posteriore superiore; a sua volta ricopre i muscoli semispinali e il muscolo lunghissimo della testa. Articolo creato il 22…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo omoioideo

    Il muscolo omoioideo è innervato dai rami anteriori dei primi tre nervi cervicali attraverso l’ansa dell’ipoglosso. Con la sua azione abbassa l’osso ioide e tende la fascia cervicale media. È un muscolo digastrico, formato da un ventre inferiore e da un ventre superiore, tra loro uniti da un tendine intermedio. Il ventre inferiore origina dal margine superiore della scapola, all’interno dell’incisura, e si porta in alto, in avanti e medialmente, per proseguire nel tendine intermedio; da quest’ultimo ha origine il ventre superiore che continua ancora in alto e medialmente per fissarsi al margine inferiore dell’osso ioide, a lato dell’inserzione del muscolo sternoioideo.

  • Anatomia microscopica

    Dentina (o avorio)

    La dentina (o avorio) è una forma particolare di tessuto osseo, più dura dell’osso compatto, che fa parte della sostanza compatta del dente che circonda la cavità pulpare. La sostanza della dentina è costituita da una matrice organica (28%) e da una matrice inorganica (72%). La parte organica è costituita da collagene, proteoglicani  e glicoproteine. Tra queste ultime va ricordata la fosforina, una proteina specifica della dentina che costituisce il 4-5% delle proteine della dentina. Le cellule della dentina, denominate odontoblasti, in quanto elaborano la dentina, anziché essere contenute in tale sostanza formano uno strato epitelioide sulla parete della cavità pulpare. Possiedono lunghi prolungamenti, le fibre della dentina (o fibre…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Sistema nervoso periferico (SNP)

    Il sistema nervoso periferico (SNP) è quella parte del sistema nervoso che collega il sistema nervoso centrale (SNC) (o nevrasse) alla periferia, cioè con tutti gli organi non nervosi del corpo. Il sistema nervoso periferico, schematicamente, si distingue in due parti: Sistema nervoso periferico somatico Ha la funzione di condurre stimoli propri della vita di relazione. Sistema nervoso autonomo (SNA) (o viscerale o vegetativo o simpatico) Controlla l’attività secretiva delle ghiandole, la motilità delle pareti dei visceri e dei vasi e di altre formazioni anatomiche fornite di muscolatura liscia. Presiede alle complesse funzioni della vita vegetativa recando stimoli effettori ai visceri dell’apparato digerente, respiratorio, urogenitale, endocrino e cardiocircolatorio. Dagli stessi…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Rapporti del midollo spinale

    Nei primi tre mesi di vita intrauterina il midollo spinale cresce nella stessa misura della colonna vertebrale e occupa l’intera lunghezza del canale vertebrale. Il suo limite superiore corrisponde, come nell’adulto, a un piano passante tra l’emergenza del nervo ipoglosso (XII paio di nervi encefalici) e quella del primo nervo spinale (C1), mentre l’estremità inferiore giunge in basso sino al coccige. In questo periodo, tutti i nervi spinali emergono ad angolo retto dalla superficie dei vari segmenti midollari (o neuromeri), per portarsi ai rispettivi fori intervertebrali. A partire dal 4° mese fetale, lo sviluppo della colonna vertebrale, nel tratto toracico e lombare, è più rapido di quello del midollo spinale,…