• Istologia,  Tessuto cartilagineo

    Proprietà tintoriali della cartilagine

    La presenza di elevate concentrazioni di proteoglicani nella cartilagine spiega le sue proprietà tintoriali. La sostanza amorfa della cartilagine è intensamente basofila e si colora metacromaticamente con il Blu di toluidina e con Azzurro A; si colora, inoltre, con la reazione al Ferro colloidale di Hale e con il metodo Alcian blu. La matrice amorfa si colora intensamente in rosso con la reazione PAS non per i proteoglicani (che sono PAS-negativi), ma per la presenza delle glicoproteine.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Ghiandola sottomandibolare

    La ghiandola sottomandibolare, pari, è una ghiandola salivare maggiore che si trova nella regione sopraioidea accolta entro la loggia sottomandibolare, avvolta da una sottile capsula connettivale. Ciascuna ghiandola, del peso di 7-8 g, ha la forma di un prisma triangolare; vi si distinguo­no una faccia laterale, una faccia mediale e una faccia inferiore. La faccia laterale è in rapporto in avanti con la fossa sottomandibolare della mandibola e indietro con il muscolo pterigoi­deo interno; tra la superficie della ghiandola e la mandibola decorrono l’arteria e la vena sot­tomentale e si trovano alcuni linfonodi sotto­mandibolari; anche l’arteria faciale si pone in rapporto con la parte posteriore di questa faccia. La faccia…

  • Anatomia microscopica

    Struttura del pancreas esocrino

    Alla parte esocrina del pancreas compete l'e­laborazione e la secrezione di succhi digestivi ricchi di enzimi proteolitici, glicolitici e lipolitici (succo pancreatico). La componente esocrina del pancreas presen­ta una struttura alquanto simile a quella della parotide; si tratta cioè di una ghiandola acinosa composta a secrezione sierosa. Gli adenomeri del pancreas esocrino non sono conformati co­me acini, ma piuttosto come tubuli che potreb­bero anche essere frequentemente anastomizzati fra loro.

  • Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Precollettori linfatici

    I precollettori linfatici sono gli esili e brevi vasi linfa­tici di raccordo tra la sezione periferica assor­bente, rappresentata dai vasi capillari, e le vie di deflusso della linfa, costituite dai collettori lin­fatici. Posseggono valvole rare e non sufficienti per cui sono normalmente possibili, a questo livello, reflussi o inversioni della corren­te linfatica. Lungo il loro decorso sono interca­lati linfonodi interruttori. Confluiscono tra loro a formare i collettori linfatici.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Superficie esterna del cranio (o esocranica)

    Osservando il cranio nel suo insieme in proiezione anteriore o laterale, risulta evidente la diversa conformazione generale dello splancnocranio, situato verticalmente e inferiormente, rispetto al neurocranio che si trova dorsalmente e superiormente. Il limite tra le due parti è segnato da una linea (linea cranio-faciale) che ha inizio in corrispondenza dell’articolazione fronto-nasale (nasion) e segue il contorno superiore dell’orbita per continuare passando attraverso l’articolazione zigomatico-frontale, il margine postero-superiore dell’osso zigomatico, fino al processo zigomatico dell’osso temporale.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Plesso venoso vescicoprostatico

    Il plesso venoso vescicoprostatico, equivalente nel maschio del plesso venoso vescicovaginale, è situato sui due lati della prostata e della parte inferio­re della vescica ed è costituito da grosse vene tortuose ric­camente anastomizzate; comunica anteriormente con il plesso pudendo, in dietro con il plesso rettale. Rami affluenti del plesso venoso vescicoprostatico sono: Vene vescicali laterali e posteriori. Vene della prostata. Vene del tratto terminale dell’ure­tere. Vene delle vescichette seminali e del tratto conti­guo del condotto deferente. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia microscopica

    Organi cavi

    Gli organi cavi (stomaco, cuore, intestino, ecc.) sono costituiti da una parete che delimita un lume (per lume s’intende una cavità, quindi si capisce bene come lo stomaco abbia una cavità, la trachea anche e pure i vasi sanguiferi la possiedono. Organi pieni come il fegato o il polmone, invece, non la possiedono e sono definiti anche parenchimatosi).

  • Anatomia microscopica

    Struttura della ghiandola sottolinguale

    Le ghiandole sottolinguali sono miste, a secrezione siero-mucosa: il secreto è tuttavia prevalentemente mucoso. La struttura della ghiandola sottolinguale è dunque caratterizzata dalla prevalenza di tu­buli mucosi chiusi all’estremità da semilune sie­rose; i condotti preterminali indifferenziati mancano quasi del tutto, si trovano cioè soltan­to al seguito dei rari acini sierosi e i condotti striati sono meno numerosi ed estesi rispetto al­le ghiandole parotide e sottomandibolare. Ghiandola sottolinguale di uomo. È la più piccola delle ghiandole salivari maggiori o extramurali, è di tipo misto con prevalenza della componente mucosa. Il parenchima ghiandolare (Pgh) si presenta suddiviso in lobuli da setti connettivali (sc). I lobuli sono mucosi puri frammisti a lobuli misti…

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Vascolarizzazione della retina

    La retina possiede un corredo vascolare proprio soltanto in corrispondenza della parte ottica; le parti ciliare e iridea dipendono invece, per il loro trofismo, dai vasi del corpo ciliare e dell’iride. I vasi retinici decorrono soltanto negli strati più interni della tonaca nervosa. Lo strato pigmentato e l’intero strato dei fotorecettori (strato delle cellule dei coni e delle cellule dei bastoncelli, membrana limitante esterna, strato dei granuli esterni e strato plessiforme esterno) sono infatti sprovvisti di vasi e dipendono per la loro nutrizione dal liquido interstiziale che filtra dai vasi della lamina coriocapillare della corioidea. Pertanto, la regione della fovea centralis, dove i soli fotorecettori rendono ragione dell’intero spessore della…