• Anatomia,  Apparato respiratorio

    Muscolo cricoaritenoideo posteriore

    Il muscolo cricoaritenoideo posteriore è un muscolo intrinseco della laringe, posto dietro alla cartilagine cricoide, al di sotto della mucosa faringea. I due muscoli, contraendosi, portano medialmente e in basso i processi muscolari delle aritenoidi; pertanto, i processi vocali si allontanano e si innalzano, dilatando la rima glottidea. Ha forma triangolare e i suoi fasci originano dalla fossa della lamina della cartilagine cricoide, portandosi lateralmente e verso l’alto fino al processo muscolare della cartilagine aritenoide. Articolo creato l’11 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Guaine muscolari

    Le guaine muscolari sono lamine di tessuto connettivo fibroso che circondano le parti carnose dei muscoli estrinseci dell’occhio (o bulbo oculare) in tutta la loro lunghezza; sono ben visibili soprattutto nella loro parte anteriore, in vicinanza della fascia del bulbo (o capsula di Tenone), mentre posteriormente sono molto sottili. Le guaine dei 4 muscoli retti sono connesse fra loro per mezzo di lamine connettivali (membrane intermuscolari) che su di esse prendono inserzione, occupando così gli spazi che separano tali muscoli. Queste membrane si fanno sempre più consistenti procedendo in direzione anteriore dove esse prendono attacco alla fascia del bulbo. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Aderenza alla terapia (o compliance del paziente) e risposta farmacologica

    Se il paziente non aderisce alla terapia secondo modalità, tempi e dosi non avrà ottimi risultati. I pazienti possono commettere vari tipi di errore in relazione all’assunzione di uno schema terapeutico: Errori di scopo, ossia assunzione di farmaci per motivi errati. Errori di orario. Errori di sequenza. Sospensione prematura della terapia. Sospensione del farmaco per tre o più giorni almeno una volta al mese. Assunzione di farmaci non prescritti. Le ragioni per cui i pazienti tendono a non aderire strettamente alle prescrizioni mediche sono varie: Mancata comprensione dell’importanza del farmaco, dello scopo per il quale esso viene somministrato o della modalità di somministrazione. Fattori di natura economica. Comparsa di reazioni…

  • Istologia

    Metodo dell’orceina (o di Unna-Tanzer-Livini)

    Il metodo dell’orceina (o di Unna-Tànzer-Livini) è utilizzato per la colorazione delle fibre elastiche; queste ultime per l’azione dell’orceina appaiono di tonalità rosso-bruna intensa e spiccano su un fondo pressoché incolore, salvo colorazione di contrasto. Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria oftalmica

    L’arteria oftalmica è un ramo collaterale dell’arteria carotide interna che nasce all’altezza del processo clinoideo anteriore dello sfenoide e penetra nel canale ottico dove decor­re insieme al nervo ottico. Giunta all’interno dell’orbita, si dirige in avanti e medialmente, circondando il nervo ottico e, passando sotto al muscolo obliquo superiore, raggiunge l’angolo interno dell’orbita dove, nei pressi del legamen­to palpebrale mediale, si divide nei suoi rami terminali, le arterie palpebrali mediali, l’arteria dorsale del naso e l’arteria frontale. Nel suo decorso, l’arteria è accompagnata dal nervo oftalmico superiore. Rami collaterali dell’arteria oftalmica sono: Arteria centrale della retina, che ha origine nel canale ottico e decorre dapprima lateralmente al nervo ottico poi,…

  • Istologia,  Tessuto osseo

    Periostio

    Il periostio è la membrana connettivale fibro-elastica, riccamente vascolarizzata, che aderisce tenacemente alla superficie esterna delle ossa. Tale lamina è assente a livello delle superfici articolari e nelle zone di inserzione dei tendini e dei legamenti. Microscopicamente è possibile distinguere due strati: uno strato esterno, fibroso e compatto, povero di cellule ma ricco di vasi, ed uno strato interno profondo più lasso, più ricco di cellule e contenente un’estesa rete capillare e fibre elastiche.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Sperimentazione

    Dopo la sua preparazione, il farmaco viene sottoposto a sperimentazione, riconosciuta dal Ministero della Sanità, con lo scopo di valutare se la sostanza può determinare effetti terapeutici e per controllare l’eventuale presenza di effetti tossici. La sperimentazione viene suddivisa in preclinica e clinica.  

  • Anatomia,  Apparato urinario

    Vescica urinaria

    La vescica urinaria è un organo cavo muscolomembranoso e rappresenta il serbatoio dell’urina che, prodotta dai reni, vi giunge dagli ureteri e vi si deposita. Raggiun­ta una certa quantità (la capacità vescicale fisio­logica è pari in media a 250-350 ml), l’urina vie­ne emessa all’esterno attraverso l’uretra con l’atto della minzione. La variazione pressoria è di soli 5 cm/H2O, il che dimostra l’elevata compliance di questa struttura; per questa ragione la vescica è in grado di modificare in misura significativa le proprie dimensioni determinando dei veri e propri spostamenti a carico degli organi vicini (utero nella donna e anse intestinali in entrambi i sessi). La parete molto distensibile, inoltre, permette in…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo elevatore dell’ano

    Il muscolo elevatore dell’ano, pari e di forma quadrangolare, rappresenta la porzione princi­pale del diaframma pelvico. Esso ha una lunga origine laterale che si estende dalla superficie in­terna del pube, al lato della sinfisi, fino alla spi­na ischiatica; nell’intervallo fra questi due punti esso trova attacco su un ispessimento della fa­scia del muscolo otturatorio interno (arco tendi­neo del muscolo elevatore dell’ano), rappresen­tato da un robusto cordone fibroso che scende dal contorno antero-superiore a quello postero-inferiore del forame otturatorio. Da questa li­nea di origine, i fasci muscolari si portano in dietro e medialmente: i più anteriori, originati dal pube, costituiscono il muscolo pubococcigeo e hanno direzione quasi sagittale; nel por­tarsi in…