Articolazione radio-carpica (o radio-carpale)
L’articolazione radio-carpica (o radio-carpale) è una condiloartrosi cui prendono parte il radio dal lato prossimale e le ossa del carpo dal lato distale. L’ulna non entra direttamente nel gioco articolare in quanto fra la sua estremità inferiore e le ossa del carpo si trova il disco articolare. La superficie articolare del lato prossimale ha forma di una cavità ovale, la cavità glenoidea, che è allungata in senso trasversale. La cavità glenoidea è formata nel suo terzo interno dalla faccia inferiore del disco articolare e nei suoi 2/3 esterni dalla faccia articolare carpica dell’estremità inferiore del radio; quest’ultima risulta divisa, ad opera di una cresta antero-posteriore, in una parte esterna corrispondente…
Paragangli
I paragangli sono piccoli raggruppamenti di cellule cromaffini, distribuiti in varie parti dell’organismo, in stretto rapporto con i gangli e i nervi del simpatico. Sono bene sviluppati nelle prime età della vita e hanno, in genere, un diametro di qualche millimetro, ma in seguito tendono a regredire, rimanendo rappresentati solo da residui microscopici. Le cellule che costituiscono i paragangli derivano dai simpaticogoni delle creste neurali e presentano caratteristiche del tutto simili a quelle delle cellule della midollare surrenale; sono cromaffini, riducono i sali d’argento e producono noradrenalina.
Classificazione delle reazioni avverse
Per semplicità, le ADR sono classificate in 3 tipi: Tipo A (A = aumento) Tipo B (B = bizzarro) Tipo C (C = complesso) Le ADR di tipo A (tra queste rientrano gli effetti collaterali) sono le più frequenti (80%) e si possono manifestare in pazienti predisposti già alle dosi terapeutiche. Sono in funzione della dose: più è alta, più è facile che si manifestino queste reazioni. Sono reazioni comuni, con percentuali variabili dal 25 al 40% fino al 100% dei pazienti per i farmaci antitumorali; sono prevedibili e spesso evitabili usando dosaggi più bassi per il singolo paziente o specifiche precauzioni d’uso. Possono rappresentare: Un eccesso dell’azione farmacologica principale…
Muscolo genioioideo
Il muscolo genioioideo è innervato dal nervo ipoglosso e con la sua azione sposta in alto l’osso ioide e abbassa la mandibola. Si trova al di sopra del muscolo miloioideo. Origina dalla parte inferiore della spina mentale e si inserisce alla faccia anteriore del corpo dell’osso ioide. I muscoli dei due lati sono addossati con la faccia mediale; la faccia inferiore è in rapporto con il muscolo miloioideo; la superiore è in rapporto con il muscolo genioglosso e con la ghiandola sottolinguale. Articolo creato il 25 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Tarso
Il tarso è un complesso di ossa brevi organizzate in due file; la fila prossimale comprende l'astragalo (o talo) e il calcagno; nella fila distale si trovano l'osso scafoide (o navicolare) tarsale, l'osso cuboide e le tre ossa cuneiformi.
Caratteristiche del tessuto di conduzione del miocardio
Le cellule muscolari specializzate del tessuto di conduzione presentano alcune differenze strutturali rispetto alle comuni fibre miocardiche. Le cellule del nodo seno-atriale (di Keith e Flack) e del nodo atrio-ventricolare (di Tawara) sono più piccole delle comuni fibre del cuore e sono accolte in un abbondante tessuto connettivo piuttosto compatto. Le fibre delle branche destra e sinistra del fascio atrio-ventricolare (di Purkinje) sono più grandi delle fibre muscolari degli atri e dei ventricoli ed assumono un aspetto molto caratteristico di modo che possono essere facilmente distinte dalle comuni fibre cardiache. La parte centrale della fibra è occupata dal nucleo, unico o duplice, e da un abbondante sarcoplasma ricco di mitocondri…
Prova ufficiale concorso SSM 2023
In questa pagina è possibile effettuare la prova ufficiale del concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche 2023 (SSM 2023) secondo le regole ufficiali, ovvero: 140 domande a risposta multipla, ognuna con 5 possibili risposte; 1 sola risposta corretta; 1 punto per risposta corretta; 0 punti per risposta non data; -0,25 punti per risposta sbagliata; 210 minuti di tempo. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate al termine della prova. Il risultato sarà visualizzato entro 30 secondi, quindi attendere dopo aver cliccato su “Risultato”. Se la prova non è completata nel tempo stabilito, il quiz sarà automaticamente terminato e visualizzato il punteggio. Tutte le domande/risposte sono quelle ufficiali SSM 2023. Ogni…
Rigenerazione dei neuroni
I neuroni appartengono alle cosiddette popolazioni cellulari statiche (cellule perenni del Bizzozero), ossia perdono rapidamente e definitivamente, dopo i primi anni di vita postnatale, la proprietà di dividersi. I neuroni, tranne quelli che muoiono nel corso della vita, hanno dunque una durata di vita che coincide con quella dell’organismo. Si deduce, quindi, che in caso di lesioni gravi che interessino i corpi cellulari dei neuroni, le cellule nervose circostanti sono incapaci di proliferare e di riparare la perdita di sostanza. Se, invece, la lesione è limitata all’assone, il corpo cellulare è in grado di rigenerare il moncone periferico.
Vestibolo della bocca
Il vestibolo della bocca è una cavità che comunica anteriormente con l'esterno tramite la rima buccale e prosegue in dietro nella cavità buccale propriamente detta. Ha una forma a ferro di cavallo, con la convessità volta in avanti. Presenta una parete esterna formata dalle labbra e dalle guance e una parete interna data dalle due arcate gengivodentali.
Tireociti (o cellule follicolari)
I tireociti (o cellule follicolari) sono le cellule che costituiscono l’epitelio follicolare nella tiroide. Presentano caratteristiche morfologiche piuttosto variabili. Al microscopio ottico, oltre alla variazione di altezza, esse presentano, in rapporto allo stadio funzionale, un diverso sviluppo dell'apparato di Golgi, un grado variabile di basofilia citoplasmatica, più evidente in fase di attività secretoria e numerose gocciole PAS- positive, che si accumulano nella regione apicale.