Cartilagine tiroide
Muscolo elevatore del palato (o peristafilino interno)
Il muscolo elevatore del palato (o peristafilino interno) eleva il palato molle ed è costrittore dell’orifizio faringeo della tuba uditiva. È cilindrico all’origine e si fa appiattito verso l’inserzione. Si distacca dalla faccia inferiore della piramide del temporale e dalla lamina laterale della cartilagine tubarica. Si porta in basso e medialmente per inserirsi alla faccia posteriore dell’aponeurosi palatina. Articolo creato il 26 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Circolazione polmonare (o piccola circolazione)
La circolazione polmonare (o piccola circolazione) è il circuito di vasi che parte dal ventricolo destro del cuore, si capillarizza a livello degli alveoli polmonari e torna al cuore nell'atrio sinistro tramite le vene polmonari, che trasportano il sangue appena ossigenato. La piccola circolazione offre resistenze emodinamiche molto minori rispetto a quelle della circolazione sistemica; questo è il motivo per cui, nonostante la portata dell'aorta sia uguale a quella delle arterie polmonari, il cuore destro sia più debole e ha pareti più sottili. Il sistema venoso del piccolo circolo ha origine dalle reti capillari alveolari, a cui seguono le valvole e le vene che raggiungono l'ilo polmonare.
Seno petroso superiore
Il seno petroso superiore, pari, congiunge il seno cavernoso con il seno trasverso. Origina dalla parte posteriore del seno cavernoso; decorre nel solco omonimo del temporale, compreso nello spessore del margine aderente del tentorio del cervelletto e termina nel seno trasverso, nel tratto nel quale questo percorre il solco sigmoideo del temporale. Riceve vene cerebrali inferiori, vene cerebellari, vene timpaniche, la vena dell’acquedotto del vestibolo, vene del ponte e, talvolta, la vena grande anastomotica. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscoli dell’arto inferiore
I muscoli dell’arto inferiore si suddividono in quattro gruppi che, in direzione prossimo-distale, sono: i muscoli dell’anca, i muscoli della coscia, i muscoli della gamba e i muscoli del piede. I muscoli dell’anca si distinguono in: Muscoli interni dell’anca, tra cui: Muscolo ileopsoas. Muscolo piccolo psoas. Muscoli esterni dell’anca, tra cui: Muscolo grande gluteo. Muscolo medio gluteo. Muscolo piccolo gluteo. Muscolo piriforme. Muscoli gemelli (superiore e inferiore). Muscoli otturatorio interno. Muscoli otturatorio esterno. Muscolo quadrato del femore. Le fasce dei muscoli dell’anca sono rappresentate dalla fascia iliaca e dalla fascia glutea (o fascia dei muscoli grande e medio gluteo). I muscoli della coscia si distinguono in: Muscoli anteriori della coscia,…
Configurazione interna dell’uretra maschile
Il lume dell'uretra allo stato di riposo è virtuale e, nelle sezioni trasversali, appare come una fessura variabile per forma e direzione a seconda delle zone: semilunare a convessità anteriore nella porzione prostatica, irregolarmente trasversale nel tratto membranoso e cavernoso, sagittale nei pressi del meato esterno.
Tronco venoso brachiocefalico (o vena anonima)
I tronchi venosi brachiocefalici (o vene anonime) raccolgono il sangue refluo dalla testa, dal collo, dagli arti superiori, dalle pareti e da alcuni organi del torace. Risiedono nella parte alta del mediastino anteriore. Si formano, dietro l'articolazione sternoclavicolare per la confluenza della vena succlavia e dellavena giugulare interna. Hanno struttura di vene di tipo recettivo. Sono raggiunti da espansioni delle fasce del collo che li mantengono beanti. Non posseggono valvole. Terminano, confluendo tra loro, dietro la 1a articolazione condrosternale destra per formare il tronco impari della vena cava superiore. Hanno pertanto, nei due lati, decorso, lunghezza e rapporti differenti.
Metodi per la dimostrazione degli enzimi
I metodi per la dimostrazione degli enzimi sono in generale basati sull’incubazione di sezioni di tessuto in un substrato opportuno che è specifico per l’enzima da studiare. Il substrato viene attaccato dall’enzima e forma così un prodotto di reazione insolubile che può essere già colorato o reso visibile al microscopio attraverso procedimenti successivi. In questi metodi, quindi, non viene messo in evidenza l’enzima, bensì il prodotto di una reazione catalizzata dall’enzima.
Parametri farmacocinetici
Trasformazione di un farmaco: processi di ordine zero, primo e misto.
Vena intercostale suprema sinistra
La vena intercostale suprema sinistra è un piccolo tronco risultante dalla confluenza delle prime 2 o 3 vene intercostali di sinistra. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.