Prima costa
La 1a costa delimita l’apertura superiore del torace; è diretta da dietro in avanti e dall’alto in basso. La testa è fornita di un’unica faccetta articolare che si articola con la 1a vertebra toracica. Il tubercolo costale è molto pronunciato. Nel corpo della 1a costa manca il solco costale; vi si possono considerare un tratto dorsale, dove le due facce volgono esternamente e internamente come nelle altre coste e un tratto ventrale, dove l’orientamento delle facce muta in quanto quella esterna volge in alto (faccia superiore) e quella interna in basso (faccia inferiore).
Arterie intercostali posteriori
Le arterie intercostali posteriori sono rami collaterali parietali dell’aorta toracica. Nascono dalla faccia posteriore dell’aorta toracica e presentano disposizione segmentaria. In numero di dieci per lato, decorrono negli ultimi nove spazi intercostali e sotto il margine inferiore della 12a costa. L’ultima arteria intercostale è detta anche sottocostale. I vasi dei due lati presentano decorso simmetrico; tuttavia, poiché la parte superiore dell’aorta toracica è situata a sinistra della colonna vertebrale, la maggior parte delle arterie intercostali posteriori destre incrocia i corpi vertebrali, passando dietro all’esofago, al dotto toracico e alla vena azigos. Tutte le arterie intercostali posteriori, per raggiungere lo spazio intercostale corrispondente,decorrono sulla superficie laterale del corpo vertebrale e passano…
Struttura dell’osso dell’adulto
Il tessuto osseo dell’adulto è caratterizzato da una struttura lamellare. Il tessuto osseo lamellare (o stratificato) è organizzato in lamelle spesse da 3 a 7 µm aggregate in strati paralleli e disposte in vario modo. Ciascuna lamella è costituita da cellule e da sostanza intercellulare. Le cellule ossee (o osteociti) sono accolte in cavità scavate nella matrice calcificata a forma di lente biconvessa denominate lacune ossee. Dalle lacune si irradiano ad angolo retto in tutte le direzioni canalicoli ossei ramificati che si anastomizzano con quelli delle lacune vicine appartenenti alla stessa lamella e a lamelle contigue e si connettono con i canali di Havers e di Volkmann contenenti i vasi…
Matrice organica dell’osso
La matrice organica dell’osso è rappresentata da fibre collagene (con la caratteristica periodicità assile di 68-70 nm al microscopio elettronico) incluse in una sostanza amorfa costituita da proteoglicani e da glicoproteine. Dal punto di vista qualitativo è simile a quella del tessuto cartilagineo, ma le differenze si notano dal punto di vista quantitativo: la concentrazione di proteoglicani (con catene laterali costituite da condroitin solfato e cheratan solfato) è molto bassa (0,2-1% rispetto alla cartilagine in cui è del 35-40%) di modo che il collagene (di tipo I) diventa prevalente rispetto agli altri costituenti. Per questo motivo la matrice ossea è acidofila ed Alcian blu-negativa mentre quella cartilagine è fortemente basofila,…
Timociti
La maggioranza dei timociti è data da piccoli linfociti fortemente addensati nella zona corticale del timo e meno ravvicinati nella zona midollare. Questi linfociti sono in diverso stadio di maturazione. In generale, le cellule destinate ad evolversi lungo la linea differenziativa T entrano nella corticale timica per via ematica; la maturazione inizia nella corticale e, via via che maturano, i timociti migrano verso la midollare che contiene, principalmente, linfociti T maturi. Questi linfociti T hanno per la maggior parte lunga vita e ricircolano continuamente tra il sangue e la linfa attraversando gli organi linfatici (tranne il timo) dove soggiornano per tempi variabili. Articolo creato il 29 marzo 2012. Ultimo aggiornamento:…
Tessuto connettivo denso (o compatto)
Nel tessuto connettivo denso (o compatto) le fibre collagene predominano sulle altre due componenti, cellule e sostanza fondamentale amorfa, e sono raccolte in grossi fasci stipati. Per questo motivo il tessuto connettivo denso è definito anche tessuto connettivo fibroso.
Articolazione sacro-iliaca
L’articolazione sacro-iliaca è un’articolazione che, per la variabilità che presenta (soprattutto in relazione all’età), è di classificazione incerta. Può essere considerata come una sincondrosi o, meglio, come un’artrodia atipica, in quanto i capi ossei che si mettono in giunzione sono liberi e separati da una cavità. Le superfici articolari,rappresentate dalle faccette articolari dell’osso sacro e dell’osso dell’anca, non sono perfettamente piane, ma presentano una doppia curvatura che conferisce all’interlinea articolare, se vista dall’avanti, un andamento a S italica e contribuisce a limitare le possibilità di reciproco scorrimento fra le due ossa. I mezzi di unione sono dati da una capsula articolare, rinforzata da legamenti periferici e inoltre da legamenti a…
Organi rudimentali annessi all’apparato genitale maschile
All’apparato genitale maschile, e più precisamente ai testicoli e alla prima parte delle vie spermatiche, sono annessi piccoli organi rudimentali e incostanti che rappresentano residui di formazioni embrionali. Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Recettori delle lipoproteine
I recettori delle lipoproteine sono dei recettori che legano le lipoproteine con l’importante funzione di internalizzare le lipoproteine e i lipidi ad essi legati e ciò è essenziale per la loro acquisizione cellulare. Tali recettori possono anche modulare l’attività sinaptica e soprattutto l’attività del recettore del glutammato di tipo NMDA. Articolo creato il 6 marzo 2010 Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Apparato sospensore del cristallino (o zonula ciliare di Zinn)
L’apparato sospensore del cristallino (o zonula ciliare di Zinn) è un sistema di fibre tese fra l’equatore del cristallino e il corpo ciliare, decorrenti nella parte posteriore della camera posteriore dell’occhio. Sostiene la lente e opera nel modificarne i raggi di curvatura durante l’accomodazione.