• Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Organi rudimentali annessi all’apparato genitale maschile

    All’apparato genitale maschile, e più precisamente ai testicoli e alla prima parte delle vie spermatiche, sono annessi piccoli organi rudimentali e incostanti che rap­presentano residui di formazioni embrionali. Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori delle lipoproteine

    I recettori delle lipoproteine sono dei recettori che legano le lipoproteine con l’importante funzione di internalizzare le lipoproteine e i lipidi ad essi legati e ciò è essenziale per la loro acquisizione cellulare. Tali recettori possono anche modulare l’attività sinaptica e soprattutto l’attività del recettore del glutammato di tipo NMDA. Articolo creato il 6 marzo 2010 Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Apparato sospensore del cristallino (o zonula ciliare di Zinn)

    L’apparato sospensore del cristallino (o zonula ciliare di Zinn) è un sistema di fibre tese fra l’equatore del cristallino e il corpo ciliare, decorrenti nella parte posteriore della camera posteriore dell’occhio. Sostiene la lente e opera nel modificarne i raggi di curvatura durante l’accomodazione.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo diaframma

    Insieme ai muscoli toracoappendicolari, ai muscoli spinoappendicolari e ai muscoli spinocostali, costituise i muscoli estrinseci del torace. Il muscolo diaframma è innervato dai nervi frenici (C3-C5). Durante la contrazione esso si abbassa ed eleva le ultime coste; amplia così la cavità toracica, comportandosi, quindi, come un muscolo inspiratorio, e determina un aumento della pressione addominale.

  • Senza categoria

    Purganti

    Il razionale d’uso di un purgante osmotico consiste nel minimizzare l’assorbimento accelerando il transito dell’agente tossico nel tratto gastrointestinale. Essi sono in genere considerati sicuri, a meno che il veleno non abbia danneggiato la parete del tratto gastrointestinale. I purganti sono indicati dopo l’ingestione di compresse rivestite gastroresistenti, quando sia trascorsa almeno un’ora dall’ingestione, e per gli avvelenamenti da idrocarburi volatili. Il sorbitolo è il più efficace, ma vengono utilizzati anche il solfato di sodio e il solfato di magnesio; hanno tutti un’azione veloce e solitamente una bassissima tossicità. Il solfato di magnesio, tuttavia, deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza renale o a soggetti predisposti a sviluppare…

  • Anatomia microscopica

    Struttura della laringe

    La tonaca mucosa della laringe è formata da un epitelio di rivestimento e da una lamina pro­pria. L'epitelio è batiprismatico pluriseriato vi­bratile, con cellule caliciformi mucipare. In vici­nanza dell'adito laringeo e sui due labbri vocali, oltre che sulla faccia anteriore dell'epiglottide e su parte della faccia posteriore di questa cartila­gine, l'epitelio è invece pavimentoso composto. In esso si possono trovare calici gu­stativi. È di rilievo la presenza di epitelio pavi­mentoso composto sui labbri vocali in quanto essi sono la sede di frequenti neoplasie epiteliali benigne (polipi) e maligne (carcinomi) che han­no per lo più una struttura epiteliale squamosa.

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Plesso brachiale

    Il plesso brachiale è formato dai rami anteriori del 5°, 6°, 7°, 8° nervo cervicale e del 1° nervo toracico. Riceve anche un piccolo contingente di fibre dal ramo anteriore del 4° nervo cervicale e del 2° nervo toracico. Il plesso è caratterizzato da ripetute anastomosi e suddivisioni dei suoi nervi secondo modalità che, pur presentando frequenti variazioni individuali, possono essere schematizzate come segue. Il ramo anteriore del 5° nervo cervicale, dopo aver ricevuto un ramo anastomotico dal ramo anteriore del 4° nervo, si unisce inferiormente con quello del 6° nervo cervicale e forma il tronco primario superiore. Il ramo anteriore del 7° nervo cervicale rimane indipendente e prende il…

  • Anatomia microscopica

    Struttura della palpebra

    Procedendo dalla faccia anteriore alla posteriore delle palpebre si trovano: cute, strato sottocutaneo, strato muscolare, strato intermedio, strato muscolare liscio e congiuntiva palpebrale. La cute delle palpebre, sottile e ricoperta di delicata lanugine, è provvista di scarse ghiandole sebacee e di piccole ghiandole sudoripare. Lo strato sottocutaneo delle palpebre, molto lasso, è privo di tessuto adiposo e molto distendibile. Lo strato muscolare delle palpebre è costituito dalla parte palpebrale del muscolo orbicolare dell’occhio la cui porzione più esigua, corrispondente al margine palpebrale, prende il nome di muscolo ciliare (di Riolano).

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Vene del midollo spinale

    Dalle reti capillari della sostanza grigia e della sostanza bianca hanno origine venule intrami­dollari che si raccolgono in vene perimidollari e quindi in vene efferenti accompagnando, in nu­mero di due, ciascun vaso arterioso. Le vene intramidollari, corrispondenti alle ar­terie omonime di cui seguono il decorso, si distinguono in mediane, radicolari e periferiche; esse emergono, rispettivamente, a livello della fessura mediana anteriore e del solco mediano posteriore, dei solchi laterali anteriori e poste­riori e da vari punti della superficie midollare. Le vene perimidollari raccolgono, al di sotto della pia madre, vasi derivati dalla rete venosa intramidollare e vanno a costituire, all’esterno del midollo spinale, un tratto venoso mediano anteriore corrispondente alla…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria femorale

    L’arteria femorale rappresenta il ramo terminale dell’arteria iliaca esterna e rappresenta il tronco arterioso principale dell'arto inferiore. Inizia dietro il legamento inguinale, nella la­cuna dei vasi e termina nel canale dei muscoli adduttori, uscita dal quale prende il nome di arteria poplitea. Discende nel­la regione antero-mediale della coscia con un de­corso che corrisponde a una linea che unisce il punto di mezzo del legamento inguinale alla parte posteriore del condilo mediale del femore.