Struttura della vescica urinaria
Come ogni organo cavo, la parete della vescica urinaria è costituita dalle tonache mucosa, muscolare, avventizia e sierosa. Il suo spessore varia da 1,5 cm, quando è vuota, a 0,3-0,4 cm, quando è piena. La tonaca mucosa, relativamente liscia nella vescica distesa, si solleva in numerose pieghe nella vescica vuota, ad eccezione della zona corrispondente al trigono vescicale dove si mantiene sempre liscia, aderendo strettamente agli strati sottostanti. L’epitelio di rivestimento è del tipo di transizione; esso, in corrispondenza dei rispettivi meati, continua, senza modificarsi, con quello che riveste la superficie interna degli ureteri e del primo tratto dell’uretra. Al microscopio elettronico il plasmalemma che riveste l’apice delle cellule superficiali…
Recettori TRP
I recettori-canale che determinano variazioni transitorie di potenziale (TRP – Transient Receptor Potential Channels) hanno una struttura molto simile a quella dei canali del potassio e sono attivati da calcio e dai metaboliti che si formano in seguito all’attivazione di recettori accoppiati alle proteine G come DAG e IP3; sono anche attivati da composti come l’anandamide che è un composto endogeno facente parte degli endocannabinoidi e da sostanze esogene di abuso come derivati della canapa, marijuana, hashish. I recettori si classificano in recettori GD1 e GD2 attivati selettivamente da derivati dalla canapa indiana. Un altro ligando è rappresentato dalla capsaicina che è il principio attivo del peperoncino. Articolo creato il…
Nervo olfattivo
Il primo paio comprende il nervo olfattivo e il nervo terminale. È un nervo sensitivo somatico specifico connesso al telencefalo. Il nervo olfattivo è formato dall’insieme dei filamenti olfattivi che recano al bulbo olfattivo (una formazione nervosa telencefalica) stimoli sensoriali ricevuti a livello della mucosa olfattiva delle cavità nasali. Le cellule olfattive, neuroni sensoriali primari (protoneuroni sensoriali) che danno origine ai filamenti olfattivi, occupano l’area di mucosa delle fosse nasali soggiacente alla lamina cribrosa dell’etmoide. Dal loro polo profondo si distacca un esilissimo neurite che si porta profondamente alla mucosa e, con neuriti di altre cellule, si mette nella compagine di fascicoli primari formati da fibre amieliniche). I fascetti primari…
Linfonodi iliaci interni
I linfonodi iliaci interni rientrano tra i linfonodi dell’addome e della pelvi. Da 10 a 12, sono situati lungo il decorso dei vasi omonimi, componendo con i collettori afferenti ed efferenti il plesso iliaco interno. Ricevono collettori linfatici che approdano al plesso seguendo i rami dell'arteria e che provengono dalle vie urinarie (vescica, uretra), dagli organi genitali (vescichette seminali, prostata, dotto deferente, utero, vagina), dal perineo, dal retto, dal cavo pelvico, dai muscoli della regione posteriore della coscia e della natica.
Cartilagine fibrosa (o fibrocartilagine)
La cartilagine fibrosa (o fibrocartilagine) si riscontra nei dischi intervertebrali (e si continua in alto e in basso con la cartilagine ialina delle vertebre adiacenti ed in periferia con i legamenti spinali), nella sincondrosi tra prima costa e sterno, in vari menischi articolari, nei labbri glenoideo e aceta bolare, nella sinfisi pubica, nel legamento rotondo del femore e nella zona d’inserzione sull’osso di alcuni tendini. La cartilagine fibrosa è una forma di transizione tra il tessuto connettivo denso (o compatto) e la cartilagine; è caratterizzata da grossi fasci fibrosi immersi in una scarsa matrice cartilaginea contenente quantità variabili di proteoglicani.
Vene freniche superiori, vene timiche, vene pericardiche, vene mediastiniche anteriori
Le vene freniche superiori sono satelliti delle arterie pericardicofreniche; le vene pericardiche e mediastiniche anteriori confluiscono spesso in tronchi comuni. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Canali del sodio
I canali del sodio sono canali ionici che permettono l’ingresso di ioni sodio (Na+) all’interno delle cellule su cui sono presenti, ossia su tutte le cellule eccitabili; sono molto numerosi a livello del cono d’emergenza dell’assone nei motoneuroni, ove generano il potenziale d’azione, e a livello dei nodi di Ranvier per la progressione dell’impulso lungo le fibre nervose. Canali al sodio sono anche presenti a livello del sistema di conduzione cardiaco ove permettono la generazione e la trasmissione di stimoli pacemakers. I canali del sodio sono caratterizzati da cinetiche di attivazione e deattivazione estremamente rapide (1-10 ms); sono formati da una subunità fondamentale, la subunità α, e da subunità β…
Muscolo estensore radiale lungo del carpo
Il muscolo estensore radiale lungo del carpo è un muscolo laterale dell’avambraccio. È innervato dal nervo radiale (C5-C7) e, contraendosi, estende e abduce la mano. Si trova fra il muscolo brachioradiale e il muscolo estensore radiale breve. Origina dalla parte anteriore del margine laterale dell'omero, dall'epicondilo omerale e dal setto intermuscolare laterale; il ventre muscolare prosegue in un tendine che decorre sulla faccia laterale del radio, si porta quindi dorsalmente, attraversa il 2° condotto del legamento dorsale del carpo e s’inserisce alla faccia dorsale della base del 2° osso metacarpale.
Struttura della sostanza grigia del midollo spinale
La sostanza grigia del midollo spinale è costituita da neuroni, fibre nervose per la maggior parte amieliniche e da cellule di nevroglia. I neuroni si distinguono per il comportamento del loro neurite, per le modalità di collegamento e per il significato funzionale. Si considerano: cellule funicolari, cellule radicolari (questi due tipi costituiscono le cellule del 1° tipo del Golgi) e cellule del 2° tipo del Golgi.
Cartilagini corniculate (di Santorini)
Le cartilagini corniculate (di Santorini) sono due piccoli coni con gli apici incurvati a uncino in dentro e in dietro; si connettono per la base con l’apice delle cartilagini aritenoidi e sporgono posteriormente sul contorno dell’orifizio della laringe. Vengono ritenute porzioni delle cartilagini aritenoidi resesi indipendenti. Sono formate da cartilagine elastica. Articolo creato il 10 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.