• Istologia,  Tessuto epiteliale

    Epitelio cubico (o isoprismatico) e cilindrico (o batiprismatico) pluristratificato

    L'epitelio cubico (o isoprismatico) e cilindrico (o batiprismatico) pluristratificao è formato da cellule poliedriche negli strati profondi e da elementi prismatici o di forma cuboide in quelli superficiali. È un epitelio più raro rispetto al più comune epitelio pseudostratificato e lo si ritrova in parte nella mucosa laringea e faringea, nel fornice congiuntivale, nella parte cavernosa dell’uretra e nei dotti escretori più voluminosi di talune ghiandole.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo flessore profondo delle dita della mano

    Il muscolo flessore profondo delle dita della mano è un muscolo anteriore del terzo strato dell’avambraccio. È innerva­to dal nervo mediano (metà laterale) e dal nervo ulnare (metà mediale) (C7-T1). Agisce flettendo la 3a falange del 2°, 3°, 4° e 5° dito; in contra­zione forzata flette anche le seconde falangi e coopera alla flessione delle prime falangi e della mano. Oc­cupa la parte mediale del terzo strato dove si trova insieme al muscolo flessore lungo del pollice.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria ulnare

    L'arteria ulnare è il ramo terminale mediale di biforcazione dell'arteria bra­chiale. Nasce a livello del processo coronoideo dell'ulna, 1 cm sotto la piega del gomito e si di­rige in basso e medialmente, impegnandosi sot­to ai muscoli epitrocleari, per raggiungere il lato mediale dell'avambraccio. Decorre poi sulla faccia anteriore dell'ulna fino al polso.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Dotto cistico

    Il dotto cistico si estende dal collo della colecisti al dotto epatico comune nel quale conflui­sce per formare il coledoco. Ha una lunghezza media di 3-4 cm; questo valore è peraltro assai variabile, come variabile è il suo modo di con­fluire con il dotto epatico comune. È compreso nel legamento epatoduodenale. Il dotto cistico presenta una configurazione interna caratteristica. La mucosa infatti si pre­senta sollevata in una piega spiraliforme deno­minata valvola spirale (di Heister). Il dotto cistico riceve 2-3 arterie provenienti dall’arteria cistica; queste si anastomizzano con le arterie del coledoco. Le vene vanno direttamente nel tronco della vena porta, oppure si aprono nella rete venosa della colecisti. I linfatici…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vascolarizzazione dell’anca

    Il circolo anastomotico dell’anca è formato dalle numerose anastomosi esi­stenti, a livello dell’anca e della radice dell’arto inferiore, fra i rami delle arterie iliaca interna, iliaca esterna e femorale. Le anastomosi si determinano: A livello dell’an­ca, fra le arterie circonflessa iliaca profonda (arteria iliaca esterna), ileolombare e il ramo profondo dell’arteria glutea superiore (arteria iliaca interna); fra ramo pubico dell’arteria ot­turatoria (arteria iliaca interna) e arteria epiga­strica inferiore (arteria iliaca esterna). A livello della radice dell’arto inferiore, fra le arterie cir­conflessa laterale del femore, 1a perforante (ar­teria femorale profonda) e ramo muscolare del­l’arteria glutea inferiore (arteria iliaca interna); fra le arterie circonflessa mediale del femore (arteria femorale profonda) e arteria…

  • Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Vasi linfatici dell’arto superiore

    I vasi linfatici dell’arto superiore sono superficiali e profondi. I collettori linfatici superficiali originano dal­le reti linfatiche dei tegumenti e decorrono nel tessuto connettivo sottocutaneo. Le reti d'origi­ne sono particolarmente ricche nelle dita e nel palmo della mano. Nell'avambraccio i collettori linfatici che risalgono dal palmo e dal dorso della mano si riuniscono in tre gruppi, collettori mediali, laterali e anteriori(intermedi ai prece­denti).

  • Fisiologia

    Recettore dell’insulina

    Il recettore dell’insulina è costituito da due catene polipeptidiche alfa identiche che sporgono sulla superficie esterna della membrana plasmatica e da due subunità beta transmembrana, con il dominio carbossi-terminale che si estende nel citosol della cellula. Le catene alfa contengono il dominio con il sito di legame dell’insulina, mentre i domini intracellulari delle catene beta contengono il sito attivo della protein-chinasi. A differenza degli altri recettori TRK, quando l’insulina si lega il recettore non dimerizza perché è già presente sottoforma di dimero con le due catene beta legate tramite un ponte cistinico.

  • Senza categoria

    Coagulazione del sangue

    La coagulazione del sangue è la terza fase dell’emostasi che interviene per arrestare il sanguinamento in caso di danni di grave entità della parete vasale per i quali non è sufficiente la sola formazione del tappo piastrinico (seconda fase dell’emostasi). Nel sangue e nei tessuti sono state finora trovate più di 50 diverse sostanze capaci di influenzare la coagulazione del sangue, alcune promuovendola, procoa­gulanti, altre inibendola, anticoagulanti. Normalmente il sangue non coa­gula dentro i vasi per la prevalenza degli anticoagulanti, ma ove si determini rottura di un vaso sanguigno l’attività dei procoagulanti nella sede della lesione aumenta in mi­sura tale da portare alla formazione del coagulo. Il processo di coagulazione…

  • Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Appendice del testicolo (o idatide di Morgagni)

    L’appendice del testicolo (o idatide di Morgagni) è un piccolo corpicciuolo sferoidale del diametro di 3-4 mm attaccato, tramite un peduncolo di lunghezza variabile, al polo superiore del testicolo, subito al di sot­to della testa dell’epididimo. È rivestito da un epitelio cilindrico e contiene tessuto connettivo lasso ricco di va­si sanguigni e linfatici. L’appendice del testicolo rappre­senta il residuo dell’estremità craniale del dotto paramesonefrico (di Muller). Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento:vedi sotto il titolo.